Breve articolo che va al centro della questione:
il post "Brexit", ovvero il referendum tenuto il 23 Giugno c.a. nel Regno Unito per uscire dall'Unione Europea, ha visto, già dalle prime ore del 24 a scrutinio terminato, una valanga di isterismo per il "Sì" all'uscita del Regno Unito dalla UE.
(fonte: Il Sole 24 Ore)
Tante sono state le motivazioni per far lacrimare, in primis, gli inglesi che avevano votato per rimanere, e poi anche noi "europei". Tralasciandole, in quanto me ne occuperò in un secondo articolo, arriviamo al 25 Giugno, dove ben un milione e mezzo di persone hanno votato, tramite una petizione on-line, per indire un nuovo referendum!
Sì, avete letto bene: un nuovo referendum! Cosa mai vista (tranne per l'Irlanda, che dieci anni fa votò NO per la Costituzione Europea ma alla fine, dopo un certo lasso di tempo, la consultazione popolare venne riproposta e vinse, guarda un po'!, il Sì)!
(Fonte: https://petition.parliament.uk - screenshot delle ore 10:04 di domenica 26 Giugno 2016)
Mettendo da parte anche questo argomento (ne riparlerò in un altro pezzo riguardante il clima di isteria post referendum), non possiamo non notare - e qui arrivo al nocciolo della questione - che in un tale humus di nervosismo delle istituzioni europee, di gente grondante lacrime per non avere il Regno Unito nell'Europa, di inglesi delusi dalla maggioranza che ha vinto, dai ragazzini caricati a molla perché non faranno l'Erasums, e via dicendo, tutto potrebbe accadere. Dal gesto di un folle, a quello di una cellula terroristica che, manipolata ad arte, approfittandosene del clima europeo, potrebbe organizzare attentati, fino ad arrivare nel fomentare i britannici gli uni contro gli altri. In quest'ultimo caso, potemmo avere una sorta di "rivoluzione colorata"? Un'Ucraina inglese?
Sono convinto che lì a Bruxelles non staranno vivendo bei momenti; vuoi che non si aspettavano un risultato del genere, vuoi che si immaginavano brogli a favore del "No", sta di fatto che a lor signori rode e non poco. Potrebbero arrivare a tanto, pur di far indietreggiare la gente e maledire il referendum tanto da rifarlo nuovamente? E con l'occasione, isolare chi è un cosiddetto "euroscettico"?
Calcolate che già il 24 stesso, circolava la notizia, naturalmente diffusa dall'Osservatorio "Site" di Rita Katz, che l'Isis starebbe pianificando attentati sfruttando proprio l'avvenuta Brexit. Capito? I trogloditi dell'Isis, tra una testa da tagliare e un prigioniero da bruciare vivo, si prendono anche il tempo per pianificare degli attentati in Europa proprio grazie alla Brexit!
Ma vi pare normale, come cosa? Non che i neanderthaliani dell'Isis siano persone normali, ma il discorso di approfittare - guarda caso - della Brexit per fare attentati, puzza di falso da un chilometro di distanza.
Vedremo un po'...