giovedì 27 gennaio 2011

I have a driin ( articolo di Eugenio Benetazzo )




Il seguente articolo, è ad opera dell'operatore di borsa Eugenio Benetazzo.


Da qualche mese ormai ho un drinn che continua a risuonarmi nella testa, un drinn che non mi ricorda un campanello per richiamare l’attenzione, quanto piuttosto un vero e proprio allarme di fuga. Fuga dall’Italia. Almeno imprenditorialmente parlando. Chi fa parte dell’Amministrazione Pubblica o chi si trova in pensione con una rendita più che dignitosa mantiene ancora la convenienza di starsene nel “Non più Bel Paese” a farsene il turista in casa propria. Chi invece è ancora giovane, o meglio ancora studente, è il caso che cominci a proiettarsi mentalmente di andare a lavorare e vivere al di fuori della penisola italiana.
  

Vorrei essere un po piu accondiscendente, ma gli ennessimi episodi di gossip italiano a sfondo sessuale fanno comprendere che non solo non c’è speranza per il Paese, ma non c’è speranza alcuna per la popolazione, inebetita ormai a tal punto da essere completamente amorfa agli eventi quotidiani che la circondano. Per chi è giovane non vi sono prospettive lavorative alcune, al di là di quelle di cui parlerò alla fine di questo intervento: entro cinque anni infatti perderemo circa il 40 per cento del nostro potenziale manifatturiero, quindi altri milioni di posti di lavoro che dovranno essere trasformati in mansioni e compiti a singhiozzo, mal retribuiti e poco tutelati. Con i quali non si potrà alimentare il circuito dei consumi interni e tanto meno si potrà pianificare il proprio percorso di vita.



Quello che risulta più triste per chi ha la mia età è rendersi conto di come la generazione dei baby boomers (chi è nato tra il 1946 ed il 1963) sia riuscita ad avere tutto e vivere meglio di qualsiasi altra generazione precedente o successiva, andando ad ipotecare il futuro dei loro stessi figli. Come ho già a vuto modo di raccontare durante lo show finanziario “Era il mio Paese” tutto questo fa parte di un processo inarrestabile che sta portando lentalmente il nostro Paese prima a un declino industriale e successivamente al default economico. Non abbiamo ancora fatto la fine della Grecia grazie a tre elementi strutturali che ci danno ancora credibilità nei confronti delle comunità finanziarie internazionali.



Per primo abbiamo la terza riserva aurea al mondo (dopo Usa e Germania), circa 2500 tonnellate di oro e con il metallo giallo che sembra essere proiettato alla fatidica soglia dei 2000 dollari l’oncia, sarebbe una credenziale molto convincente a dare sostegno a manovre di emergenza e salvataggio (pensate  che Cina, India e Svizzera messe assieme detengono meno oro di noi italiani). In secondo luogo il “Non più bel Paese” detiene il più grande monte risparmio del mondo, vale a dire la ricchezza finanziaria in mano ai residenti italiani suddivisa tra depositi a vista, a termine, obbligazioni, azioni e altri strumenti finanziari. Come terzo punto di forza abbiamo il peso ed il volume consistente dell’economia sommersa, il polmone che tiene ancora in piedi le piccole imprese, senza il quale cesserebbero di esistere.



Se proprio dovessi dare un consiglio a livello imprenditoriale al fine di aiutare chi si sta per diplomare o chi deve scegliere la propria mission universitaria mi sento di sbilanciarmi su queste tre aree di investimento fornendo maggiori prospettive occupazionali: realizzazione e gestione di residence per anziani autosufficienti, produzione e gestione di fonti di energia rinnovabile (come imprenditore ci ho investito pure io) ed infine rilancio e promozione dei prodotti italiani tipici del mondo enograstronomico al di fuori dei confini europei. Inoltre qualora venissero effettivamente realizzate le centrali termonucleari in Italia (per le quali non nutro grande entusiasmo), si potrebbe considerare anche una quarta area di interesse che potrebbe generare tra diretto ed indotto oltre 500mila posti di lavoro.



Tutto il mondo occidentale sta vivendo una triste e inesorabile trasformazione causata dallo spostamento geoeconomico e geopolitico del baricentro del cuore del libero mercato: da New York/Londra, stiamo andando verso Ankara/Shanghai con inevitabili conseguenze per paesi come soprattutto il nostro in cui oltre 1/5 del PIL veniva prodotto dal settore manifatturiero. Il futuro occupazionale, la prosperità economica ed il centro del mondo saranno purtroppo in Asia, mentre l'Europa ed in misura maggiore l'Italia sono destinati a diventare prestigiosi cimiteri di elefanti.



Riproduzione concessa con citazione della fonte
EugenioBenetazzo.com

martedì 25 gennaio 2011

Paolo Barnard - Il più grande crimine ( Video )

I seguenti video, sono tratti dal Canale YouTube del giornalista Paolo Barnard. E sono incentrati sulla sua nuova inchiesta intitolata "IL più grande crimine".

Il più grande crimine - 1a parte di 6


Il più grande crimine - 2a parte di 6


Il più grande crimine - 3a parte di 6


Il più grande crimine - 4a parte di 6


Il più grande crimine - 5a parte di 6


Il più grande crimine - 6a parte di 6

sabato 8 gennaio 2011

Moria di uccelli in tutto il mondo

Così come da oggetto, l'argomento di discussione è questa (fino ad ora)  misteriosa morte di uccelli in quasi tutto il mondo.

Il tutto incominciò a inizio anno, quando, nella cittadina statunitense dell'Arkansas, Beebe, vennero trovati decine e decine di merli morti.
Le idee che presero piede - anche se, da ignorante che sono in materia, abbastanza ridicole ( soprattutto la seconda ) - fu che la morte sarebbe stata causata o da una tempesta di grandine, oppure dai fuochi artificiali sparati per la ricorrenza del 31 dicembre che hanno spaventato gli uccelli i quali, nella confusione, si sono scontrati tra loro.

Qui sotto lo screenshot tratto dal Corriere della Sera:



3 gennaio 2011: una novità ( sempre misteriosa ) si abbatte nuovamente sull'Arkansas; dopo la moria dei merli, si aggiunge quella dei pesci. Il tutto si verifica a 200 Km da Beebe e per la precisione in un fiume della cittadina di Ozark. Però, non essendoci stata nessuna fuga  tossica sia dispersa in aria e/o in acqua da nessuna fabbrica, il mistero si fa più consistente.
Qui sotto lo screenshot tratto dal Corriere della Sera:



5 gennaio 2011: tramite un video-articolo del Corriere della Sera, vengo a sapere che la moria di uccelli, oltre ad essersi verificata in un altro stato degli USA, la Lousiana, è avvenuta anche in Svezia!
Nel servizio, la giornalista - senza neanche troppi giri di parole - nel riportare le perplessità della popolazione delle zone colpite da questa moria, tira in ballo HAARP come probabile causa di morte.

7 gennaio 2011: ennesima novità; la moria di uccelli colpisce anche l'Italia, nello specifico la cittadina di Faenza. Le cause? Ecco cosa riporta il Corriere della Sera: "Anche se i risultati degli esami e degli accertamenti diagnostici arriveranno solo la prossima settimana, dai primi esami necroscopici effettuati sui corpi delle tortore, l'ipotesi più plausibile e più accreditata al momento è quella di uno squilibrio digestivo per eccesso di un particolare tipo di cibo (i semi di girasole) legato ad un momento sfavorevole delle condizione atmosferiche. Il freddo infatti non avrebbe permesso loro di trovare altro tipo di cibo." 
Va bè, mettiamoci pure uno squilibrio digestivo. Ma se fosse vero, dovrebbe aver colpito gli uccelli di mezzo mondo, quindi. Possibile?

Qui sotto lo screenshot tratto dal Corriere della Sera:


Non so che dire; tirare in ballo ( così come hanno riportato i telegiornali, giusto allo scopo di prendere in giro chi si pone delle domande in merito a questa moria ) la fine del mondo, non mi va. Sembra più catastrofismo ed esagerazione che altro, forse messo in giro proprio per screditare. Infatti non notate con quanta enfasi i giornalisti si stanno tuffando sulla faccenda della fine del mondo?

Cause naturali? Può darsi, ma che cosa sarà stato? Il magnetismo terrestre? Qualcosa incomincia ad andare per il "verso" sbagliato? Se è sì, c'è da stare tranquilli?

Cause terrene? cioè a opera dell'uomo? Sùbito ci ho pensato; per la precisione alle onde HAARP che potrebbero aver influenzato sullo stato dei volatili. Il tutto è rientrato quando si diffuse la notizia della morte dei pesci. Però, non essendo un esperto nè di pesci e nè di uccelli, non escludo totalmente HAARP.

Oppure....grazie alla irrorazione in cielo delle scie chimiche, chi me lo dice se non sono stati diffusi deliberatamente dei batteri tipo quelli dell'aviaria? Si colpiscono gli uccelli che, cadendo a terra, possono infettare gli umani i quali, in un perido dell'anno alle prese con la comune influenza stagionale, essendo debilitati, sono più soggetti al passaggio dell'aviaria dagli uccelli a se stessi.

Oppure, più che il passaggio dell'aviaria all'uomo tramite l'influenza stagionale, il passaggio tramite l'incrocio dell'aviaria con l'A/H1N1 ( la suina )?
E' di qualche giorno fa la morte, nel resto dell'Europa, di alcune persone per via della ( reddiviva ) suina!

Qui sotto lo screenshot tratto dal Corriere della Sera e subito dopo quello de La Repubblica che mette in guardia sull'influenza "A":






Il tutto, se ci fate caso, pur se presente con articoli sui siti di alcuni quotidiani e con qualche accenno ( pur se denigratorio e in stile barzelletta ) sui telegiornali, sta andando avanti in maniera "silenziosa". E' come se tutto fosse stato pianificato:
  • Prime notizie di uccelli trovati morti negli USA;
  • Nuove notizie sul ritrovamento anche di pesci morti;
  • Morti sospette anche in un altro stato degli USA e anche in Svezia;
  • Nonostante tutto, le notizie che vengono diffuse sono poche e per niente preoccupanti;
  • ( da qui  ipotizzo ) Qualche ipedemiologo incomincerà a tirar fuori, dalle analisi effettuate su degli uccelli morti, l'idea che i decessi siano causati da un virus, che ben presto potrà essere considerata una sorta ( o in tutto e per tutto ) di aviaria;
  • Altri studiosi metteranno in guardia su di un possibile contagio con l'uomo, a maggior ragione visto che ci troviamo nel mezzo dell'influenza stagionale. Altri, addirittura, incominceranno a pensare ad un incrocio tra l'aviaria e la suina ( idea già ventilata nel 2009 in piena bufala suina );
  • Via ad una campagna di informazione, di terrore e di corsa alle scorte ( già presenti, se è per questo ) di vaccino.

Staremo a vedere. Spero, ovviamente, che non ci sia nulla di strano e che la causa sia naturale e per nulla pericolosa sia per l'uomo che per il resto degli uccelli ( e dei pesci ) scampati indenni da questa moria.