sabato 29 agosto 2009

Influenza suina ( SETTIMA PARTE )


E' di oggi, reperibile - nel momento in cui scrivo - solo sul sito del quotidiano "Il Corriere della Sera", la notizia secondo la quale "un nuovo ceppo molto più aggressivo è in arrivo nei prossimi mesi".
Non ho capito se si tratta di una nuova influenza o è la stessa ( AH1N1 ) modificata. Non credo che quest'ultima ipotesi sia da avvalorare dato che, quanto riportato dall'edizione on-line de La Repubblica di ieri e di oggi, l'O.M.S. dichiara che "non si rilevano segni che sia mutato in una forma più virulenta o letale."
Staremo a vedere gli sviluppi di questa notizia.
Intanto, qui sotto, il testo dell'articolo del Corriere della Sera:


l'h1n1 è il virus influenzale dominante nel mondo

Influenza A, arriva ceppo più aggressivo

Il nuovo virus attaccherà direttamente i polmoni,
anche di persone perfettamente in salute


MILANO- Il peggio deve ancora arrivare. Almeno per quel che riguarda l'influenza A. Lo spiega l'Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui un nuovo ceppo molto più aggressivo è in arrivo nei prossimi mesi. Il nuovo virus attaccherà direttamente i polmoni, anche di persone perfettamente in salute, e richiederà un trattamento ospedaliero molto costoso.

L'ALLARME- L’Oms ha avvertito ieri che il virus A/H1N1, che ha provocato circa 2.200 morti in 177 Paesi, è diventato il virus influenzale dominante nel mondo, soppiantando ormai quello dell’influenza stagionale. L’Organizzazione ha sottolineato, in una nota, che in diversi luoghi dove l’epidemia si è diffusa «il virus pandemico H1N1 ha rapidamente preso piede ed è diventato il ceppo dominante di influenza nella maggior parte del mondo». L’Oms definisce «probabile» la dominazione del virus H1N1 questo inverno. Secondo gli ultimi dati, l’influenza A, dichiarata prima pandemia del ventesimo secolo l’11 giugno scorso, ha ucciso almeno «2.185 persone» e provocato 209.438 contagi in 177 Paesi.


29 agosto 2009


Qui sotto lo screenshot dell'articolo:





Qui sotto ancora, lo screenshot dell'articolo de La Repubblica di ieri ( venerdì 28 agosto ) in cui, tra le varie notizie, vi è quella sulla NON modificazione dell'influenza suina:




venerdì 28 agosto 2009

Paura, intimidazione e disinformazione mediatica: il governo inglese prevede fosse comuni in caso di una pandemia del virus AH1N1(di M.Chossudovsky)


Articolo tratto da ComeDonChisciotte.


DI MICHEL CHOSSUDOVSKY

Global Reasearch

Un comunicato ufficiale del governo inglese—ampiamente citato nei “tabloid media” [giornali e media sensazionalistici, Ndt] britannici—sta mettendo in guardia il pubblico britannico che ci saranno innumerevoli morti nel caso di una pandemia di influenza suina. Secondo l’OMS, in autunno si svilupperà una situazione di emergenza sanitaria globale.

Viene previsto un alto numero di morti senza alcuna prova che lo avvalori.

Il comunicato ufficiale conferma che il governo intende costruire fosse comuni per le vittime dell pandemia dell’influenza suina.

“Piani per fosse comuni sono stati redatti per far fronte a una seconda ondata di influenza suina questo autunno. Gli agghiaccianti progetti sono spiegati chiaramente in un documento del Ministero dell’Interno discusso ad un incontro dei funzionari di Whitehall [sede del governo britannico, ndt] e dei leader dei consigli locali lo scorso mese.

Questo segnala che piani di emergenza potrebbero esser necessari in aree dove non ci sono tombe a sufficienza per affrontare la situazione.

Il documento di 59 pagine discute l’utilizzo di ‘una tomba per un certo numero di persone non legate da parentela, scavata meccanicamente in anticipo e progettata per una preparazione e un utilizzo efficienti’” (The Sun, 19 agosto 2009).


Le fosse comuni, secondo il comunicato, “sono in progettazione per far fronte al numero crescente di morti per influenza suina, dovesse la pandemia intensificarsi”:

“La terribile rivelazione prevede che i siti di seppellimento di massa verranno scavati in anticipo per prevenire qualunque crisi possibile.

Il governo intende creare una serie di tombe collettive per affrontare la seconda insorgenza di influenza suina prevista per l’autunno e per tutto l’inverno.

Un documento del Ministero dell’Interno pubblicato precedentemente quest’anno espone le direttive secondo cui i comuni dovrebbero rispondere ad un elevato numero di morti—stime sul numero di morti per il letale virus H1N1 variano da 55.000 fino a 750.000—includendo la costruzione di camere mortuarie temporanee.

Finora è stato confermato che 44 persone sono morte in Inghilterra in seguito alla contrazione del virus dell’influenza suina e altre cinque in Scozia. Secondo il documento, nonostante la maggior parte dei cimiteri abbiano una capacità di sepoltura sufficiente per un certo numero di anni, all’apice della pandemia ciò potrebbe esser messo alla prova. (Daily Express, 19 Agosto 2009)



Le proposte raccrapiccianti contenute nel comunicato del governo servono a intimidire il pubblico britannico e a creare un’atmosfera di panico. Una crisi di salute pubblica sta venendo organizzata in maniera diabolica.

Il comunicato fa intendere in modo inequivocabile che ci saranno innumerevoli morti derivanti dalla pandemia per l’OMS di livello 6, la quale richiede lo sviluppo di fosse comuni:

Entro settimane dallo scoppio della pandemia vera e propria, il numero di seppellimenti potrebbe più che raddoppiare. Le aree urbane più interne “potrebbero confrontarsi con carenza di spazio per i seppellimenti”, afferma il comunicato.

Container di merci e unità di magazzino “gonfiabili” potrebbero divenire necessari come spazi mortuari in più. Ma il comunicato afferma che “veicoli refrigerati e roulotte non devono essere utilizzati”.

Altri piani consigliati per imprevisti sono la necessità che cimiteri e crematori siano in funzione sette giorni su sette e che venga assunto dell’altro personale per far fronte alle richiesta.

Ci potrebbe essere anche la necessità di “servizi religiosi essenziali e più corti” o di “messe commemorative” da tenersi invece nelle case delle persone.

Medici in pensione potrebbero essere richiamati al lavoro per rilasciare certificati di morte così che i medici di base possano concentrarsi sui pazienti, mentre la sezione Sangue e Trapianti del National Health Service [il sistema di sanità pubblica inglese, Ndt] ha chiesto al pubblico di donare il sangue per garantire che le banche del sangue siano ben rifornite.

Un portavoce del governo ha detto: “Questa è una pianificazione prudente e precauzionale che viene portata avanti da un po’ di anni con il sistema sanitario, altri servizi essenziali e le autorità locali. È importante sottolineare che questi sono scenari possibili, non certezze, così che i nostri azionisti possano organizzarsi per il peggio ed esser pronti a confrontarsi con l’insorgenza dell’influenza in modo efficace” (Ibid).


Queste affermazioni sono completamente inventate. Non c’è assolutamente alcuna prova che corrobori queste dichiarazioni.

La realtà è stata capovolta. Il governo britannico sta deliberatamente ingannando il pubblico britannico.

Con alcune eccezioni, i media inglesi sono responsabili di non aver analizzato queste “autorevoli” dichiarazioni rilasciate da Sua Maestà il Governo.

L’OMS non ha fornito prove, né lo ha fatto il governo britannico.

Ci sono numerose prove, documentate in numerosi comunicati, che il livello 6 di allarme pandemico dell’OMS si basa su motivazioni inventate e su una manipolazione delle cifre relative alla mortalità e all’incidenza del virus H1N1 dell’influenza suina.

I dati utilizzati inizialmente per giustificare il livello 5 di allarme mondiale dell’OMS nell’aprile 2009 erano estremamente insufficienti.

L’OMS asserì senza alcuna prova che “un’ insorgenza a livello globale della malattia è imminente”. Distorse i dati del Messico relativi alla mortalità per la pandemia di influenza suina. Secondo il Direttore generale dell’OMS, Margaret Chan, nella sua dichiarazione ufficiale del 29 aprile: “Finora, 176 persone sono morte in Messico.” Di cosa? Da dove prende queste cifre? 159 persone sono morte di influenza, di cui solo sette morti, confermate da analisi di laboratorio, a causa del ceppo dell’influenza suina H1N1, secondo il Ministero della Salute messicano.

L’influenza suina ha gli stessi sintomi dell’influenza stagionale: febbre, tosse e mal di gola. Ciò che sta succedendo è che l’incidenza diffusa della comune influenza viene utilizzata per generare i dati relativi all’influenza suina H1N1.

E all’improvviso, le autorità britanniche predicono mortalità diffusa a causa di una malattia connessa all’influenza. Quale ne è la prova? Dietro i comunicati ufficiali e la campagna di disinformazione mediatica c’è Big Pharma.

Similmente, negli Stati Uniti l’intervento dell’esercito (così come la disposizione della legge marziale) vengono presi in considerazione nel caso di un’emergenza di sanità pubblica.

Non è che stanno progettando questa emergenza in anticipo? Non è che stanno coordinando queste varie emrgenze nazionali (Regno Unito, Francia) attraverso consultazioni tra i governi, che servono a scatenare un’emergenza globale di sanità pubblica, sulla base di prove inventate?

Vaccini mortali

D’altro canto, i vaccini proposti, come è stato ampiamente documentato e negato dai governi occidentali, potrebbero risultare in più morti di quelle causate dall’influenza H1N1, secondo quanto confermato dall’Health Protection Agency inglese [agenzia di protezione sanitaria, Ndt]:

Un avvertimento del fatto che il nuovo vaccino anti-influenza suina sarebbe connesso a una malattia nervosa mortale è stata mandato al governo da neurologi superiori in una lettera confidenziale.

La lettera dall’Agenzia di protezione sanitaria, l’istituto ufficiale che supervisiona la salute pubblica, è trapelata al giornale The Mail on Sunday, portando a richieste di sapere perché l’informazione non è stata data al pubblico prima che la vaccinazione di milioni di persone, bambini inclusi, cominci.

La lettera comunica ai neurologi che devono stare in allerta per un aumento di un disturbo cerebrale chiamato sindrome di Guillain-Barré (GBS), che potrebbe essere scatenato dal vaccino.

La sindrome di Guillain-Barré attacca le guaine dei nervi, causando paralisi e incapacità di respirare, e può essere fatale.

La lettera, inviata a circa 600 neurologi il 29 luglio, è il primo segno che esiste massima preoccupazione per il fatto che il vaccino stesso possa causare serie complicazioni.

Fa riferimento all’uso di un simile vaccino anti-influenza suina negli Stati Uniti nel 1976 quando:

- Più persone morirono per il vaccino che per l’influenza suina.
- Furono rilevati 500 casi di sindrome di Guillain-Barré.
- Il vaccino potrebbe aver aumentato il rischio di contrarre la sindrome di Guillain-Barré di circa otto volte.
- Il vaccino venne ritirato dopo sole sei settimane quando la connessione con la sindorme di Guillain-Barré divenne chiara.
- Il governo statunitense venne costretto a ripagare milioni di dollari alle persone ammalatesi (Mail on Sunday, 16 Agosto 2009).

Il governo britannico ha annunciato che più di 13 milioni di persone verranno vaccinate. Finora, i vaccini per il virus H1N1 dell’influenza suina non sono stati testati.

Titolo originale: "Fear, Intimidation & Media Disinformation: UK Government is Planning Mass Graves in Cases of H1N1 Swine Flu Pandemic"

Fonte: http://www.globalresearch.ca
Link
19.08.2009

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ALBERTO TADDEI


P.S.
Qui il link all'articolo del tabloid inglese, The Sun, in cui si parla di fosse comuni.
E qui la sezione interamente dedicata all'influenza suina ( !! )


mercoledì 26 agosto 2009

Influenza suina ( SESTA PARTE )


E' di ieri ( martedì 25 agosto ) la notizia - che si aspettava da mesi - su quando, qui in Italia, avverrà la vaccinazione contro la "Nuova influenza".
Il tutto partirà dal 15 novembre e i primi soggetti alla vaccinazione saranno, così come annunciarono a luglio gli organi preposti al suddetto piano, le seguenti persone:
  • personale sanitario e di assistenza dei servizi sanitari
  • il personale dei Distretti Militari
  • almeno il 90% dei medici di famiglia e dei pediatri
  • i medici competenti
  • gli addetti ai servizi amministrativi di supporto
  • il personale delle Poste Italiane e della Telecom
Come scrive il Corriere della Sera: "Queste categorie saranno sottoposte a vaccinazione dai Dipartimenti di Prevenzione- Centri Vaccinali. Per queste categorie si prevedono un milione e mezzo di dosi di vaccino." Parlando di dosi, si deve specificare che esse saranno divise in due trance: una prima, di 8 milioni di dosi, che saranno a disposizione a partire dal 15 novembre sino a tutto il mese di dicembre, una seconda, 16 milioni di dosi del vaccino, che saranno disponibili a partire dal 31 gennaio in poi. Nella prima trance saranno compresi i soggetti sopra elencati e quelli a rischio ( cittadini dai due ai sessantacinque anni, con 7 milioni di dosi ), nella seconda, invece, "la popolazione compresa tra i due e i ventisette anni, comprendendo quindi la popolazione sana, con modalità che dovranno ancora definirsi."

Vedremo se, con l'arrivo della classica influenza stagionale, la AH1N1 aumenterà la sua virulenza oppure ( speriamo ) non comporterà nulla di serio. E quindi si scongiurerà l'eventuale vaccinazioni di massa ( forzata ). Dimenticavo, le ditte farmaceutiche realizzatrici dell'inluenza, cioè, volevo dire del vaccino, incredibilmente saranno esenti dal fornire spiegazioni e quant'altro in caso di effetti collaterali!


Qui sotto alcuni screenshot dei giornali di ieri sulle vaccinazioni che partiranno il 15 novembre:

Corriere della Sera


La Repubblica


martedì 25 agosto 2009

Commento Tecnico del 25/08/2009 di Eugenio Benetazzo


L'articolo che segue è un commento tecnico dell'operatore di borsa indipendente, Eugenio Benetazzio. L'originale potete leggerlo cliccando qui. Il suo sito web è: http://www.eugeniobenetazzo.com/index.htm


Soffermiamoci a fare una considerazione sull'andamento dell'indice americano S&P500, di fatto l'indice guida per tutte le borse del pianeta, il quale tuttavia da alcuni trimestri inizia a sentire l'ingombrante influenza dell'indice cinese, lo Shangai Composite. Chi segue le mie analisi sicuramente si ricorda della proiezione grafica a 5 onde di Elliott che mi aspetto per i prossimi mesi.
Sostanzialmente all'interno di un ciclo ribassista a 5 onde i questo momento stiamo cavalcando una onda 4 correttiva di impulso rialzista dentro un bear market. Le recenti sedute di borsa sono state tuttavia caratterizzate da una inattesa spinta al rialzo. Cerchiamo di delineare un quadro di analisi: nonostante il clamore dei media il peggio non è ancora passato, ci aspetta un ottobre rosso almeno sul piano ocupazionale, nelle ultime due settimane sono fallite altre 9 banche negli USA con una frequenza sempre più incalzante, i governi europeri parlano di ripresa del PIL per il 2010 con un modesto + 0,2 quando il 2009 finirà con almeno un - 5 %, per non parlare sempre della disoccupazione negli USA ormai oltre il 9,5 %.
Non dobbiamo infatti dimenticare che se la grande depressione che ci si aspettava ancora un anno fa si è risolta o trasformata in una grande recessione, questo non significa che non ci saranno significative contrazioni sui livellli dei consumi e dei livelli di profitto per le aziende (considerate che negli ultimi tre trimestri le trismesrali sugli utili delle imprese americane hanno visto un miglioramento rispetto alle attese, ma sono pur sempre in calo progressivo).
A sentire piccoli e medi imprenditori non si percepiscono segnali di effettivo rallentamento tanto meno di inversione. Su questo fronte la Cina è il paese che preoccupa di più, il governo continua a sostenere l'attività industriale aumentando vistosamente la quantità di credito, ma ricordiamo sempre che le imprese cinesi trattano ordinativi di output industriale dall'Europe e dagli USA se queste stesse aree sono poi in grado di assorbire quanto richiesto.
Le giornate di rialzo borsistico si sono verificate durante le due settimane centrali di agosto, in piena pausa estiva, con bassi volumi e grandi operatori istituzionali assenti. La mia view tecnica, osservando il grafico postato, è pertanto di una ripresa della discesa già nelle prossime sedute con un'accentuazione della caduta per il mese di ottobre. La rottura di area 980 punti di S&P500 daranno un forte segnale ribassista.
Per cavalcare il ribasso vi sono numerosi ETF con strategia di short selling. Abbandonerò questa view solo se l'indice chiuderà sopra i 1050 punti sulla chiusura weekly. Termino infine con una considerazione sui volumi di negoziazione troppo esigui e con segnali contrastanti in tema di indicatori sull'attuale trend rialzista. Appuntamento tra 15 giorni per il prossimo aggiornamento.




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domenica 23 agosto 2009

"Superquark" ed il controllo mentale: quali strategie adotta la televisione satanista per manipolare le coscienze ( articolo di Straker )

Absit iniuria verbis.


Nulla è più facile che nascondere l'evidenza.


Il 20 agosto scorso è andata in onda una puntata dell'ignobile trasmissione condotta da Pirlangela, "Superquark". All'interno del programma è stato inserito un siparietto sulle scelleratezze del sistema e si è pure accennato alle scie chimiche, cercando di spacciarle per “leggenda metropolitana” (sic).

Il nostro amico System failure, a proposito di questa immonda farsa, ha scritto: "Il documentario "invertito" ha esibito foto e video di chemtrails, mentre la voce fuori campo ad un certo punto, dopo aver collocato sullo stesso livello morale, cartomanti ed operazioni militari clandestine, si è posta una domanda, con il solito timbro suadente e familiare, su come fosse possibile che ancora "tanti di noi" possano credere in "queste" cose. Poi è stata data la parola a pollidoro con tanto di inquadratura da premio oscar, ed a paolo cattivissimo con un'espressione molto indagatrice..."





Questi agenti dell'inganno insistono nella disinformazione più bieca, nella propaganda più volgare pur di convincere i dubbiosi e testimoni preoccupati che le chemtrails non esistono. A quali strumenti ricorrono i falsari della parola e delle immagini con il fine di manipolare i telespettatori?

- Usano in primo luogo la strategia della confusione, ossia mescolano ad arte argomenti futili ed insignificanti a temi scabrosi e seri, ad esempio il “mago” truffatore e l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy.

- Ricorrono al principio di "autorità" non autorevole, intervistando illustri ed accreditati bugiardi, quasi sempre esponenti o domestici del famigerato C.I.C.A.P. A causa della loro notorietà, di un carisma mal acquisito ma solido, come per miracolo, le colossali menzogne di questi spudorati ciarlatani diventano verità rivelate.

- Adottano l'insinuazione: ancora più della negazione plateale, la suggestione sortisce i suoi effetti. Coloro che investigano i complotti orditi dagli stati sono dei creduloni, dei visionari, dei paranoici. Si noti l’accorta climax che si snoda dal paternalismo ("poverini, sono un po' ingenui"), sino alla pseudo-diagnosi di paranoia.

- Eludono i fatti, i dati e le osservazioni, per trasporre i contenuti informativi sul piano della "fede": "credere" o "non credere" agli U.F.O. Questa tattica è stata adoperata, però, anche da Mazzucco… un motivo di riflessione.

- Ignorano i fatti, i dati, le osservazioni per trasferire il discorso sul piano personale: si scivola così in un'"analisi" pseudo-sociologica alla Umberto Eco, tutta focalizzata sui ricercatori descritti come persone non competenti e strambe. Quali sarebbero le competenze di Paolo Cattivissimo, esperto nel macinare le cose, e di Massimo Pollidoro, indecente docente di Psicologia dell'insolito (sic)?

- Si basano sulla tautologia scientista: la "scienza" dimostra che le scie che deturpano il cielo sono solo scie di condensazione, perché lo sostengono gli "scienziati". Gli "scienziati" lo affermano, poiché sono depositari delle verità “scientifiche”.

- Impiegano strategie sensoriali ad hoc: accostamenti tra immagini di scie chimiche e volti ambigui, tra sequenze di particolare impatto e voci carezzevoli.

- Si fondano sulla tattica del "cavallo di Troia": dapprincipio sono prodotti e trasmessi programmi innocui con documentari sugli animali, sugli ambienti naturali, poi, in modo graduale, si introducono brevi e capziosi accenni agli organismi geneticamente modificati, alla predazione degli organi, alle nanotecnologie etc. Infine si dedicano servizi alle "leggende urbane", cercando di sottolineare il contrasto tra la "scienza" dei vari "esperti" e l’ignoranza del cittadino medio: ecco allora le cannonate di Cannella, i lanci di Lanciano, le manierate maniere di Mainardi... Tra l'altro il bersaglio di "Superquark" e di formats simili è costituito dagli adolescenti e dai giovani, i più vulnerabili, in quanto fiduciosi nel mezzo televisivo ed animati da sincera curiosità verso argomenti scientifici o presentati come tali.

- Adoperano metodi della programmazione neuro-linguistica.

- Si avvalgono del linguaggio orientato: uso soggettivo, surrettizio e sofistico di termini per mettere in cattiva luce i ricercatori indipendenti.

Ci troviamo al cospetto di una propaganda alla Goebbels, imperniata sulla ripetizione ossessiva di pseudo-concetti, sull'uso emotivo delle immagini e della gestualità, sulla penetrazione nel subconscio del messaggio distorto attraverso la sua collocazione nella parte finale del servizio, sulla diffamazione ed irrisione degli oppositori, sulla malcelata istigazione ad isolare i dissidenti.

E’ una vera propaganda in stile nazionalsocialista, resa ancora più efficace dall'enorme diffusione del mezzo televisivo e dalla sua credibilità basata sulla confusione-identificazione tra medium (lo strumento tecnologico) e messaggio (i contenuti della disinformazione), secondo l’intuizione di Mc Luhan.

Dobbiamo chiederci come le reti televisive possano contribuire in modo così vergognoso al controllo mentale: ebbene, apertis verbis, asseriamo, circoscrivendo il discorso ai canali nazionali, la R.A.I. è una rete satanista, finanziata ed egemonizzata dai Rotschild. D’altronde, i programmatori e curatori del palinsesto oltre ad adottare tutti i sistemi per filtrare, selezionare, interpolare e contraffare le notizie e le fonti, non esitano ad occultare simboli ambigui, come, ad esempio, la farfalla che richiama l'infame e spaventosa Mondex, l'azienda produttrice del microchip sottocutaneo, il cui nome è la crasi di Money dexter, con allusione al marchio dell'Apocalisse.

Infine si ricordi che la R.A.I. è una protesi del sistema: così Pirlangela è un demoniaco banditore di menzogne, un vegetariano che trangugia compiaciuto il sangue degli animali appena sgozzati.


Articolo correlato: F. Lamendola,"… e la lor cieca vita è tanto bassa che 'nvidïosi son d'ogni altra sorte", 2009


P.S.
L'articolo originale potete leggerlo qui.


martedì 4 agosto 2009

La legge marziale e la militarizzazione della salute pubblica - il programma di vaccinazione mondiale contro l'influenza H1N1 (di M.Chossudovsky)


Articolo tratto da ComeDonChisciotte

“È arrivata la stagione dell’influenza. Di quale tipo ci preoccuperemo quest’anno, e quali vaccinazioni ci diranno di fare? Vi ricordate il panico per l’influenza suina del 1976? Quello fu l’anno in cui il governo USA disse a tutti che quella suina poteva diventare un’influenza killer che poteva diffondersi in tutto il paese, e Washington decise che tutti gli uomini, le donne e i bambini avrebbero dovuto farsi vaccinare per prevenire lo scoppio di una pandemia”. (Mike Wallace, CBS, 60 Minutes, 4 novembre 1979)

“I funzionari federali e i rappresentanti dell’industria si erano riuniti per discutere su un inquietante nuovo studio che sollevava interrogativi allarmanti in merito alla sicurezza di una serie di vaccini comuni per l’infanzia somministrati a bambini di pochi mesi e nei primi anni di vita. Secondo l’epidemiologo del CDC Tom Verstraeten, che aveva analizzato l’enorme database dell’agenzia contenente i dati medici di 100 000 bambini, un conservante a base di mercurio -- il timerosal -- presente nei vaccini sembrava essere responsabile del drammatico aumento dell’autismo e di una serie di disordini neurologici nei bambini…

È difficile calcolare il danno per il nostro paese -- e per gli sforzi internazionali finalizzati a eradicare le malattie epidemiche -- se le nazioni del terzo mondo iniziassero a pensare che l’iniziativa americana di aiuti all’estero più pubblicizzata sta avvelenando i loro bambini. Non è difficile prevedere come questo scenario sarà interpretato dai nemici dell’America all’estero” (Robert F. Kennedy Jr., Vaccinations: Deadly Immunity, giugno 2005)

I vaccini dovrebbero renderci più sani; ma in venticinque anni di lavoro come infermiera nelle scuole ho visto così tanti bambini danneggiati e malati. Sta succedendo qualcosa molto, molto sbagliato ai nostri figli.” (Patti White, infermiera scolastica, dichiarazione alla Government Reform Commitee della Camera, 1999, citato in Robert F. Kennedy Jr., Vaccinations: Deadly Immunity, giugno 2005).

“Sulla base di … valutazioni esperte delle prove, i criteri scientifici per una pandemia influenzale sono stati raggiunti. Ho pertanto deciso di alzare il livello di allerta della pandemia influenzale dalla Fase 5 alla Fase 6. Il mondo è adesso all’inizio della pandemia influenzale del 2009”. … Margaret Chan, direttore generale, Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), comunicato stampa 11 giugno 2009)

Potrebbero essere contagiate fino a 2 miliardi di persone nei prossimi due anni – quasi un terzo della popolazione mondiale”. (Organizzazione Mondiale della Sanità, citazione dai media occidentali, luglio 2009)

La febbre suina potrebbe colpire fino al 40% degli Americani nei prossimi due anni e potrebbero morire fino a molte centinaia di migliaia di persone se la campagna di vaccinazione e le altre misure non saranno efficaci”. (Dichiarazione ufficiale dell’amministrazione USA, Associated Press, 24 luglio 2009).

“Gli USA si aspettano di avere a disposizione 160 milioni di dosi del vaccino contro l’influenza suina entro ottobre”, (Associated Press, 23 luglio 2009). “I produttori di vaccini potrebbero produrre 4,9 miliardi di dosi di vaccino influenzale all’anno nella migliore delle ipotesi”, Margaret Chan, direttore generale, Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) citazione della Reuters, 21 luglio 2009)

I paesi più ricchi come gli USA e la Gran Bretagna pagheranno poco meno di 10 dollari per dose [di vaccino influenzale H1N1]. … I paesi in via di sviluppo pagheranno un prezzo minore”. [circa 400 miliardi di dollari per Big Pharma] (Business Week, luglio 2009)

Guerra senza frontiere, una grande depressione, un’avventura militare nel Medio Oriente, un’enorme concentrazione di ricchezza derivata dalla ristrutturazione del sistema finanziario globale.

Le dislocazioni economiche e sociali che si stanno succedendo sono di ampia portata.

La vita delle persone viene distrutta.

Il mondo è alla giuntura della più grave crisi della storia moderna.

Le bancarotte, la disoccupazione di massa e il crollo dei programmi sociali sono le incalcolabili conseguenze.

Ma l’opinione pubblica deve rimanere allo scuro sulle cause della crisi globale.

“La fase peggiore della recessione è alle nostre spalle”;

“Ci sono sempre più segnali di ripresa economica”,

“La guerra in Medio Oriente è una ‘guerra giusta’”, un’impresa umanitaria,

le forze della coalizione sono impegnate a “mantenere la pace”, stiamo “combattendo il terrorismo con la democrazia”

“dobbiamo difenderci dagli attacchi terroristici”


I dati sul numero dei civili morti sono manipolati. I crimini di guerra vengono nascosti.

La gente viene fuorviata circa la natura e la storia del nuovo ordine mondiale.

Le reali cause e conseguenze di questo crollo economico e sociale in tutto il mondo rimangono sottaciute. Le realtà vengono stravolte. La “crisi reale” deve venire offuscata attraverso le menzogne politiche e la disinformazione dei media.

È interesse dei mediatori di potere in politica e degli attori dominanti della finanza distrarre l’attenzione pubblica dalla comprensione della crisi globale.

Come si può meglio raggiungere tale obiettivo?

Creando un’atmosfera di paura e di intimidazione che serva ad indebolire e a disarmare il dissenso organizzato e diretto contro l’ordine economico e politico stabilito.

L’obiettivo è minare tutte le forme di opposizione e di resistenza sociale. Abbiamo a che fare con un progetto diabolico. Il pubblico non deve solo rimanere allo scuro. Con il peggiorare della crisi, con l’impoverimento della gente, le cause reali devono essere rimpiazzate da un insieme di relazioni fittizie.

Viene annunciata una crisi basata su finte cause: “la guerra globale al terrorismo” è fondamentale per fuorviare l’interpretazione del pubblico della guerra in medio oriente, che è una battaglia per il controllo di estese riserve di petrolio e gas naturale.

Il movimento contro la guerra viene indebolito. Le persone non sanno più pensare. Sostengono inequivocabilmente il consenso della “guerra al terrorismo”. Accettano le menzogne politiche. Nella loro coscienza interiore, i terroristi minacciano la loro sopravvivenza.

In questo ambito, anche l’arrivo dei “disastri naturali”, delle “pandemie” e delle “catastrofi naturali” riveste un utile ruolo politico. Distorce le reali cause della crisi. Giustifica un’emergenza della sanità pubblica globale con motivazioni umanitarie.

La pandemia influenzale globale da virus H1N1: verso un’emergenza globale della sanità pubblica?

La pandemia influenzale mondiale da virus H1N1 serve a fuorviare l’opinione pubblica.

La pandemia del 2009 che è iniziata in Messico ad aprile, è arrivata in un momento propizio: coincide con l’aggravarsi della depressione economica. Capita in un momento di escalation militare.

I dati epidemiologici sono fabbricati, falsificati e manipolati. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si sta ora avvicinando un’epidemia di portata mondiale che minaccia la vita di milioni di persone.

Sta per succedere un’ “emergenza catastrofica”. L’OMS e il Center for Disease Control (CDC) americano sono gli enti competenti. Perché mai dovrebbero mentire? Le informazioni divulgate da queste organizzazioni, seppure soggette ad errori statistici, non potrebbero, neanche immaginandolo, essere falsificate o manipolate.

La gente crede che la crisi sanitaria pubblica a livello globale sia reale e che i funzionari sanitari del governo stiano “lavorando per il bene pubblico”.

La stampa ha confermato l’intento del governo americano di attuare un programma di vaccinazione di massa contro il virus H1N1 durante l’autunno-inverno del 2009. È stato firmato un importante contratto per 160 milioni di dosi con Big Pharma, sufficienti per l’inoculazione di oltre la metà della popolazione americana. Sono in corso programmi simili in altri paesi occidentali compresa la Francia, il Canada e il Regno Unito.

Stanno cercando volontari per testare il vaccino influenzale durante il mese di agosto, con la prospettiva di attuare un programma di vaccinazione su scala nazionale in autunno.

La manipolazione dei dati

Ci sono numerose prove, documentate in molte relazioni, che il livello 6 di allerta pandemica dichiarato dall’OMS sia basato su prove fabbricate e sulla manipolazione dei dati sulla mortalità e la contagiosità provocate dall’influenza suina da H1N1.

I dati inizialmente usati per giustificare il livello 5 di allerta mondiale dell’OMS lo scorso aprile erano estremamente scarsi. L’OMS ha dichiarato senza prove che l’ “insorgenza su scala globale della malattia era imminente”. Ha distorto i calcoli delle mortalità in Messico pertinenti alla pandemia da influenza suina. Secondo Margaret Chan, direttore generale dell’OMS, nella sua dichiarazione ufficiale del 29 aprile scorso: “Fino ad ora sono morte 176 persone in Messico”. Di che cosa? Da dove ha preso questi numeri? 159 persone sono morte di influenza di cui solo sette morti, corroborate da analisi di laboratorio, sono state causate dal ceppo influenzale dell’H1N1, secondo il ministero della sanità messicano.

Similarmente a New York in aprile, svariate centinaia di bambini sono stati categorizzati come soggetti colpiti da influenza da H1N1, sebbene in nessuno di questi casi la diagnosi fosse stata confermata da un esame di laboratorio.

“Il dott. Frieden ha detto che i funzionari sanitari hanno raggiunto la loro conclusione preliminare dopo aver condotto dei test virali sugli strisci [swab] nasali e della gola degli otto studenti, che gli hanno consentito di eliminare gli altri ceppi influenzali”.

Sono stati effettuati dei test sugli scolari del [quartiere newyorkese di] Queens, ma i test sono stati inconclusivi: tra queste “centinaia di scolari” non ci sono stati rapporti di analisi di laboratorio che portassero all’identificazione positiva del virus influenzale. In effetti i rapporti sono contraddittori: secondo quanto riportato, il CDCP di Atlanta sarebbe “l’unico laboratorio di tutto lo stato che sia in grado di confermare con certezza il ceppo della nuova influenza suina – che è stato identificato come l’H1N1”. (Michel Chossudovsky, Political Lies and Media Disinformation regarding the Swine Flu Pandemic, Global Research, May 2009, l’ultima citazione è del New York Times, 25 aprile 2009)


L’influenza è una malattia comune. In assenza di un esame di laboratorio approfondito, l’identità del virus non può essere stabilita.

Ci sono numerosi casi di influenza stagionale in tutta America ogni anno. “Secondo il Canadian Medical Association Journal, l’influenza uccide ogni anno fino a 2500 Canadesi e circa 36 000 Americani. In tutto il mondo, il numero dei decessi attribuiti all’influenza ogni anno va da 250 000 a 500 000” (Thomas Walkom, The Toronto Star, 1 maggio 2009).

Il CDCP e l’OMS stanno sistematicamente ricategorizzando un gran numero di casi di influenza comune come [casi di] influenza suina da H1N1.

“Il crescente numero di casi in molti paesi con trasmissione sostenuta a livello di comunità sta rendendo estremamente difficile, se non impossibile, per i vari paesi di cercare di confermarli attraverso i test di laboratorio. Inoltre, il conteggio dei casi individuali non è più essenzialenota informativa 2009) in tali paesi né per monitorare il livello e la natura del rischio che rappresenta il virus pandemico, né per guidare l’attuazione delle misure di risposta più appropriate”. (OMS,


L’OMS ammette che a livello statale le analisi di laboratorio sono spesso assenti, mentre sottolinea che la conferma del laboratorio non viene richiesta per la raccolta dei dati al fine di accertare la diffusione della malattia:

Una strategia imperniata sul riconoscimento, la conferma da parte del laboratorio e l’indagine di tutti i casi, compresi quelli con sintomi lievi, è estremamente intensiva sul piano delle risorse. In alcuni paesi, questa strategia assorbe gran parte della capacità di risposta nazionale e dei laboratori, lasciando poca capacità per il monitoraggio e l’indagine dei casi seri ed altri eventi eccezionali. … Per tutte queste ragioni, l’OMS non pubblicherà più le tabelle mondiali che indicano i numeri di casi confermati per tutti i paesi. Tuttavia, come parte integrante dei continui sforzi per documentare la diffusione globale della pandemia da H1N1, saranno forniti regolari aggiornamenti che descrivono la situazione nei nuovi paesi colpiti. L’OMS continuerà a richiedere che questi paesi riportino i primi casi confermati e per quanto possibile, che forniscano elenchi settimanali di casi aggregati e l’epidemiologia descrittiva dei primi casi (Ibid).


Nel corso di una conferenza stampa dell’OMS di giugno 2009, è stata sollevata la questione delle analisi di laboratorio:

Marion Falco, CNN Atlanta: Forse la mia domanda è un po’ troppo basilare, ma se voi non, e scusatemi se lo è, ma se voi non richiedete le analisi di laboratorio nei paesi che hanno già dei numeri stabiliti di casi, allora come fate a distinguere l’influenza stagionale da questa particolare influenza. Voglio dire come fate a separare i numeri?

Dott. Fukuda, OMS, Ginevra: non è che raccomandiamo di non fare più le analisi. Infatti quando sarà pubblicata la guida, suggerirà ai vari paesi di limitare il numero di analisi che vengono effettuate in modo da non cercare di sottoporvici tutti, ma di continuare certamente ad effettuare le analisi per alcune persone, per i motivi di cui lei parla. Quando si ammalano le persone di una malattia come l’influenza è importante per noi sapere se è stata causata dal virus pandemico o se è stata causata dai virus stagionali. Stiamo indicando che anche se si riduce il numero dei test saremo ancora in grado di capirlo e quindi non abbiamo bisogno di sottoporre tutti alle analisi per questo motivo, ma continueremo a raccomandare un certo livello di analisi – ad un livello inferiore di quello delle persone che continuano ad ammalarsi. Vedi trascrizione della Virtual Press Conference dell’OMS, Dott. Keiji Fukuda, vice direttore generale per la Salute, la Sicurezza e l’Ambiente, OMS, Ginevra, luglio 2009, enfasi aggiunta).


“Capirlo”? Le dichiarazioni dell’OMS riportate sopra suggeriscono che:

1) l’OMS non sta raccogliendo dati sulla diffusione dell’H1N1 sulla base di conferme sistematiche di laboratorio.

2) l’OMS in effetti scoraggia gli ufficiali sanitari nazionali dal condurre il riconoscimento e la conferma di laboratorio, allo stesso tempo mettendo sotto pressione le autorità sanitarie pubbliche dei singoli paesi affinché forniscano i dati sui casi di H1N1 all’OMS su base settimanale.

3) l’OMS nelle sue relazioni si riferisce solo ai “casi confermati”. Non distingue i casi confermati da quelli non confermati. Sembrerebbe che i casi “non confermati” siano categorizzati come casi confermati e che i numeri siano poi usati dall’OMS per provare che questa malattia si sta diffondendo (vedi tabelle OMS: http://www.who.int/csr/don/2009_07_06/en/index.html)


L’influenza suina ha gli stessi sintomi dell’influenza stagionale: febbre, tosse e mal di gola. La diffusa incidenza dell’influenza comune viene usata per generare i rapporti consegnati all’OMS pertinenti all’influenza suina da H1N1. Ciononostante nella pubblicazione delle tabelle dei dati a livello nazionale, l’OMS usa l’espressione: “numero di casi confermati in laboratorio”, mentre ammette anche che i casi sono, in molti casi, non confermati.

La pandemia in tutto il mondo

L’OMS stabilisce le tendenze sulla diffusione della malattia, essenzialmente usando dati non confermati. Sulla base di queste estrapolazioni, l’OMS sostiene adesso, in assenza delle conferme dei laboratori, che “potrebbero essere contagiate fino a 2 miliardi di persone nei prossimi due anni – quasi un terzo della popolazione mondiale”. Dal canto suo negli USA, il Center for Disease Control (CDC) di Atlanta suggerisce che “La febbre suina potrebbe colpire fino al 40% degli Americani nei prossimi due anni e potrebbero morire fino a molte centinaia di migliaia di persone se la campagna di vaccinazione e le altre misure non saranno efficaci”. (24 luglio 2009)

Come sono arrivati a questi numeri?

La stima del CDC non ha niente a che fare con una valutazione della diffusione del virus H1N1. È basata su un’estrapolazione meccanica pro-rata delle tendenze fondamentali della pandemia del 1957, che ha causato 70 000 morti negli USA. Si presuppone che l’influenza H1N1 abbia lo “stesso percorso di trasmissione” dell’epidemia del 1957.

Creare una crisi dove non c’è crisi

L’intento politico fondamentale è di usare la pandemia livello sei dell’OMS per distrarre l’attenzione pubblica da un’imminente crisi sociale di vasta portata, che è in gran parte la conseguenza di una profonda depressione economica globale.

“Sulla base di … valutazioni esperte delle prove, i criteri scientifici per una pandemia influenzale sono stati raggiunti. Ho pertanto deciso di alzare il livello di allerta della pandemia influenzale dalla Fase 5 alla Fase 6. Il mondo è adesso all’inizio della pandemia influenzale del 2009. … Parlare di pandemia è anche un segnale per la comunità internazionale. Questo è il momento in cui tutti i paesi del mondo, ricchi e poveri, grandi e piccoli, devono unirsi in nome della solidarietà globale per assicurare che nessun paese a causa delle scarse risorse, che la popolazione di nessun paese sia lasciata indietro senza aiuto. … L’Organizzazione Mondiale della Sanità si è messa in contatto con comunità donatrici, con partner di sviluppo, paesi poveri di risorse, ed anche con società farmaceutiche e società produttrici di vaccini.” Margaret Chan, direttore generale Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), comunicato stampa, 11 giugno 2009.


Come meglio tenere a bada i cittadini di una nazione e arginare il risentimento della gente di fronte all’aumento della disoccupazione?

Creare una pandemia mondiale, instillare un’atmosfera di ansia e intimidazione, che demobilizzi l’azione pubblica organizzata e significativa contro l’arricchimento programmato di una minoranza sociale. La pandemia influenzale viene usata per precludere la resistenza organizzata contro le politiche economiche del governo in favore delle elite finanziarie. Fornisce sia un pretesto che una giustificazione per adottare le procedure di emergenza. Secondo l’attuale legislazione degli USA la legge marziale, che implica la sospensione del governo costituzionale, potrebbe essere invocata nel caso di “un’emergenza catastrofica” compresa la pandemia influenzale suina da H1N1.

La legge marziale

La legislazione ereditata dall’amministrazione di Clinton, per non parlare i Patriot Act I e II post 9/11, consentono ai militari di intervenire in attività di ordine pubblico civili e giudiziarie. Nel 1996 è stata approvata una legge che permetteva ai militari di intervenire in caso di emergenza internazionale. Nel 1999, il Defense Authorization Act (DAA) di Clinton ha ampliato questi poteri (secondo la legislazione del 1996) creando un’ “eccezione” al Posse Comitatus Act, che permettesse ai militari di essere coinvolti negli affari civili “indipendentemente da un’emergenza”. (vedere ACLU all’indirizzo http://www.aclu.org/NationalSecurity/NationalSecurity.cfm?ID=8683&c=24)

Tuttavia la dichiarazione di una pandemia o di un’emergenza sanitaria pubblica non era espressamente descritta nella legislazione dell’epoca di Clinton.

Il disastro Katrina (2005) costituisce una linea di demarcazione, uno spartiacque che ha portato de facto alla militarizzazione del soccorso in caso di emergenza:

“il disastro che ha colpito New Orleans e la Costa del Golfo meridionale ha dato origine alla più grande mobilizzazione militare della storia moderna sul suolo americano. Quasi 65 000 soldati americani sono ora spiegati nell’area del disastro, trasformando la devastata città portuale in una zona di guerra,” (Bill Van Auken, Wsws.org, settembre 2005).


Gli uragani Katrina (agosto 2005) e Rita (settembre 2005) hanno contribuito a giustificare il ruolo dei militari nei disastri naturali. Hanno anche contribuito a plasmare la formulazione delle direttive presidenziali e la successiva legislazione. Il presidente Bush ha richiesto che i militari diventassero l’ “agenzia di comando” nel soccorso disastri:

“… l’altra domanda certo, che ho fatto, era se c’è una circostanza in cui il dipartimento della difesa diventa l’agenzia di comando. Chiaramente, sarebbe così nel caso di un attacco terroristico, ma c’è un disastro naturale che -- di una certa portata, che potrebbe consentire al dipartimento della difesa di diventare l’agenzia di comando nel coordinamento e nel comando dello sforzo di risposta. Sarà una considerazione molto importante a cui il Congresso dovrà pensare. (Conferenza stampa, 25 settembre 2005 http://www.globalresearch.ca/index.php?context=viewArticle&code=BUS20050925&articleId=1004)


La militarizzazione della salute pubblica: l’influenza aviaria

La crisi dell’influenza aviaria del 2005 è seguita appena un mese dopo l’uragano Rita. È stata presentata al pubblico americano come una questione di sicurezza nazionale. A seguito dello scoppio dell’influenza aviaria del 2005, il presidente Bush ha confermato che i militari sarebbero stati attivamente coinvolti in caso di pandemia, con l’autorità di detenere grandi numeri di persone:

“Sono preoccupato per l’influenza aviaria. Sono preoccupato per quello che comporterebbe lo scoppio dell’influenza aviaria per gli Stati Uniti e per il mondo intero. … ho riflettuto sugli scenari che potrebbe comportare lo scoppio di un’influenza aviaria….

Le decisioni di politica per un presidente nella gestione di un’epidemia di influenza aviaria sono difficili…

Se si verificasse un’epidemia da qualche parte negli Stati Uniti, non metteremmo forse in quarantena quella parte del paese? E come si farebbe, allora, ad attuare la quarantena?

un’opzione è l’uso di militari che possano pianificare e muoversi. Ecco perché ne parlo. Credo che sia un importante dibattito da fare in seno al Congresso.

… Ma il Congresso deve dare uno sguardo alle circostanze che potrebbero rendere necessario conferire al presidente la capacità di andare oltre tale dibattito. E tale catastrofe o tale sfida potrebbe essere lo scoppio di un’influenza aviaria. (Conferenza stampa della Casa Bianca, 4 ottobre 2005, enfasi aggiunta)


Il giorno dopo la conferenza stampa di Bush del 4 ottobre 2005, è stato introdotto un importante pacchetto legislativo nel Senato USA. Il Pandemic Preparedness and Response Act.

Anche se la proposta di legislazione non è mai stata adottata, ha tuttavia contribuito a costruire un consenso tra i membri di spicco del Senato americano. La militarizzazione della salute pubblica è stata successivamente realizzata con il John Warner Defense Authorization Act del 2007.

“Emergenza della salute pubblica” e legge marziale: il John Warner Defense Autorization Act del 2007. H.R. 5122

Viene concepita una nuova legislazione. I termini “epidemia”, e “emergenza della salute pubblica” sono compresi esplicitamente in un pacchetto legislativo chiave, approvato dal presidente Bush nell’ottobre 2006.

Perso tra le centinaia di pagine il Public Law 109-364 meglio conosciuto come il “John Warner Defense Autorization Act del 2007” (H.R.5122) comprende una sezione specifica sul ruolo del corpo militare nelle emergenze nazionali.

La Section 1076 della legislazione intitolata “L’uso delle forze armate nelle maggiori emergenze pubbliche” consente al presidente degli Stati Uniti di schierare le forze armate e la Guardia Nazionale in tutti gli USA per il ripristino dell’ordine pubblico e l’esecuzione delle leggi degli Stati Uniti” nel caso di “un disastro naturale, un’epidemia, o un’altra seria emergenza della salute pubblica”:

SEZ.1076. L’USO DELLE FORZE ARMATE NELLE MAGGIORI EMERGENZE PUBBLICHE.

(a) Uso delle forze armate autorizzato-

(1) IN GENERALE – Sezione 333 titolo 10, United States Code, viene emendata come segue:

Sez.333. Maggiori emergenze pubbliche; interferenza con la legge statale e federale

(a) Uso delle forze armate nelle maggiori emergenze pubbliche – (1) Il Presidente potrà impiegare le forze armate, compresa la Guardia Nazionale in servizio federale, per --

(A) ripristinare l’ordine pubblico e far rispettare le leggi degli Stati Uniti quando, come risultato di un disastro naturale, epidemia o altra grave emergenza della salute pubblica, incidente o attacco terroristico, o altra condizione in qualsiasi stato o possedimento degli Stati Uniti, il presidente determini che --

(i)si è verificata violenza nazionale al punto che le autorità costituite dello stato o possedimento sono incapaci di mantenere l’ordine pubblico; e
(ii)tale violenza determina una condizione descritta al paragrafo (2); o

(B) sopprimere, in uno stato, qualsiasi insurrezione, violenza nazionale, combinazione illegale, o cospirazione se tale insurrezione, violazione, combinazione, o cospirazione determina una condizione descritta al paragrafo (2).

(2) Una condizione descritta in questo paragrafo è una condizione che --

(A)ostacola l’esecuzione delle leggi dello stato o possedimento, a seconda del caso, e degli Stati Uniti all’interno di quel dato stato o possedimento, in modo tale che qualsiasi parte o classe della sua popolazione viene deprivata di un diritto, privilegio, di un’immunità o protezione nominati nella costituzione e garantiti per legge, e che le autorità costituite di quello stato o possedimento sono incapaci di proteggere tale diritto, privilegio, o immunità, non lo fanno oppure si rifiutano di farlo, o per dare tale protezione; o

(B)si oppone o ostacola l’esecuzione delle leggi degli Stati Uniti o intralcia il corso della giustizia secondo tali leggi.

(3) in qualsiasi situazione trattata al paragrafo (1)(B), si riterrà che lo stato abbia negato l’equa protezione delle leggi garantite dalla costituzione.

(b) Avviso al Congresso – il presidente notificherà il Congresso della determinazione di esercitare l’autorità di cui al sottoparagrafo (a)(1)(A) appena possibile dopo la determinazione ed in seguito ogni 14 giorni durante la durata dell’esercizio di quell’autorità. (vedere HR5122 http://thomas.loc.gov/cgi-bin/query/F?c109:6:./temp/~c109bW9vKy:e939907; http://www.govtrack.us/congress/bill.xpd?bill=h109-5122&tab=summary)


Questi provvedimenti di vasta portata consentono alle forze armate di avere la precedenza sull’autorità dei governi civili federali, statali e locali coinvolti negli aiuti per i disastri e nella sanità pubblica. Garantiscono inoltre al corpo militare un mandato nelle funzioni di polizia civile. Ossia la legislazione implica la militarizzazione dell’applicazione della legge nel caso di un’emergenza nazionale.

“Emergenza catastrofica” e “continuità di governo”,: la National Security and Homeland Security Presidential Directive NSPD 51/HSPD 20

In concomitanza con l’approvazione del John Warner Defense Authorization Act, è stata pubblicata una direttiva presidenziale sulla sicurezza nazionale nel maggio 2007, (National Security Presidential Directive NSPD 51/HSPD 20).

La NSPD 51/HSPD 20 è una direttiva combinata sulla sicurezza nazionale, proveniente dalla Casa Bianca e dal Dipartimento di Sicurezza Nazionale. Pur essendo stata formulata in relazione alla “guerra al terrorismo” nazionale, comprende anche dei provvedimenti che prevedono la legge marziale nel caso di un disastro naturale, compresa una pandemia influenzale.

Tuttavia il vigore e l’enfasi della NSPD 51 sono differenti dalla sezione 1076 del HR5122. Definisce le funzioni del Dipartimento di Sicurezza Nazionale nel caso di un’emergenza nazionale e la sua relazione con la Casa Bianca e il corpo militare. Fornisce inoltre al presidente ampi poteri di dichiarare l’emergenza nazionale senza l’approvazione del Congresso.

La direttiva stabilisce le procedure per la “continuità di governo” (COG) nel caso di un’ “emergenza catastrofica”. Quest’ultima è definita nella NSPD 51/HSPD 20 (di seguito chiamata NSPD 51), come “qualsiasi incidente, indipendentemente dal luogo, che determina livelli straordinari di vittime in massa, danni, o disagio con gravi ripercussioni sulla popolazione, l’infrastruttura, l’ambiente, l’economia o le funzioni governative degli USA”.

La “continuità di governo” o “COG”, viene definita nella NSPD 51 come uno “sforzo coordinato all’interno del ramo esecutivo del governo federale per garantire che le funzioni essenziali nazionali continuino ad essere svolte anche durante un’emergenza catastrofica”.

Il presidente condurrà le attività del governo federale per assicurare il governo costituzionale. Per consigliare ed assistere il presidente in tale funzione, l’Assistente al Presidente per la Sicurezza Nazionale e per il Contro-Terrorismo (APHS/CT) viene così designato come Coordinatore della Continuità Nazionale. Il coordinatore della continuità nazionale, in collaborazione con l’Assistente al Presidente per gli Affari di Sicurezza Nazionale (APNSA), senza esercitare l’autorità direttiva, coordinerà lo sviluppo e l’attuazione della politica di continuità per le agenzie e i reparti esecutivi. Il Comitato di Coordinamento della Politica di Continuità (CPCC) presieduto da un direttore senior dello staff del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, nominato dal coordinatore della continuità nazionale, sarà il forum principale di tutti i giorni per tale coordinazione della politica. (National Security and Homeland Security Presidential Directive NSPD 51/HSPD 20, enfasi aggiunta).


Questa direttiva combinata NSPD 51/HSPD 20 conferisce poteri senza precedenti alla presidenza e al Dipartimento di Sicurezza Nazionale, ignorando i fondamenti del governo costituzionale. La NSPD 51 consente al presidente in carica di dichiarare un’ “emergenza nazionale” senza l’approvazione del Congresso. L’adozione della NSPD 51 porterebbe alla chiusura de facto della legislazione e alla militarizzazione della giustizia e dell’esecutivo.

La direttiva NSPD 51 dà poteri straordinari di stato di polizia alla Casa Bianca e al Dipartimento di Sicurezza Nazionale (DHS), nell’evento di un’ “emergenza catastrofica”.

Una pandemia influenzale o un’emergenza sanitaria è parte dei termini di riferimento della NSPD 51. Un’ “emergenza catastrofica” viene generalmente definita nella direttiva NSPD 51 come “qualsiasi incidente, indipendentemente dal luogo, che determini livelli straordinari di vittime in massa, danni o disagio con gravi ripercussioni sulla popolazione, l’infrastruttura, l’ambiente, l’economia o le funzioni governative degli USA”.

La direttiva conferma il potere prevalente del corpo militare nel caso di un’emergenza nazionale: la direttiva presidenziale “non sarà interpretata per danneggiare o riguardare in altro modo… l’autorità del Segretario della Difesa sul Dipartimento della Difesa, compresa la catena di comando per le forze militari dal presidente al segretario della difesa, al comandante delle forze militari, o il comando militare e le procedure di controllo”.

Dal momento della loro approvazione due anni fa, né il John Warner Defense Authorization Act né la NSPD 51 sono stati oggetto di dibattito o discussione nei media. La NSPD 51 e/o il John Warner H.R.5122 potrebbero venire invocati con minimo preavviso a seguito della dichiarazione di un’emergenza sanitaria pubblica e di un programma di vaccinazione forzata in tutta la nazione. L’ordine del giorno nascosto consiste nell’uso della minaccia di una pandemia e/o dello stato di calamità naturale come pretesto per stabilire la legge militare dietro la facciata di una “democrazia funzionante”.

Vaccinazione: dall’H5N1 all’H1N1

Un programma nazionale di vaccinazione contro l’influenza è stato in cantiere negli USA dal 2005.

Secondo il Wall Street Journal (1 ottobre 2005) l’amministrazione Bush ha chiesto al Congresso circa 6-10 miliardi di dollari “per fare scorte di vaccini e farmaci antivirali come parte integrante dei piani di preparazione degli USA per una possibile pandemia influenzale”. Gran parte di questo budget, e cioè 3,1 miliardi è stata usata durante l’aministrazione Bush per fare scorte del farmaco antivirale oseltamivir (Tamiflu), i cui diritti di proprietà intellettuale appartengono alla Gilead Science Inc, una società che aveva come direttore Don Rumsfeld prima che diventasse segretario della difesa durante l’amministrazione Bush.

Coerentemente con il suo ruolo di “agenzia di comando”, più di metà della somma destinata dall’amministrazione Bush al programma è stata consegnata al Pentagono. In altre parole, abbiamo a che fare con un processo di militarizzazione degli stanziamenti per la salute pubblica civile. Parte del budget per la salute pubblica è controllato dal Dipartimento della Difesa, secondo le regole di approvvigionamento del Dipartimento della Difesa.

“Il Senato americano ha votato ieri [3 settembre 2005] per fornire 4 miliardi di dollari per farmaci antivirali ed altre misure per prepararsi ad una temuta pandemia influenzale, ma non è chiaro se la misura passerà al Congresso.

Secondo la Associated Press (AP), il Senato ha attaccato il provvedimento ad un progetto di spesa per la difesa di 440 miliardi di dollari per il 2006. Ma la Camera non ha incluso stanziamenti per l’influenza nella sua versione del bilancio difesa, e un senatore chiave ha detto che avrebbe cercato di tenere i fondi fuori dalla versione compromesso Camera-Senato. Il Senato dovrebbe votare sul bilancio generale la prossima settimana.

Secondo la Reuters, quasi 3,1 miliardi di dollari del budget saranno usati per fare scorte del farmaco antivirale oseltamivir (Tamiflu) e il resto andrà per la sorveglianza globale dell’influenza, lo sviluppo di vaccini e la preparazione a livello statale e locale. Il governo ora ha abbastanza oseltamivir per il trattamento di alcuni milioni di persone, e punta ad acquistarne abbastanza per il trattamento di 20 milioni di persone”.

(CIDRAP, http://cidrap.umn.edu/cidrap/content/influenza/panflu/news/sep3005avian.html)


La minaccia di una pandemia di influenza aviaria da H5N1 nel 2005 ha determinato guadagni di molti miliardi di dollari per l’industria farmaceutica e biotecnologica. In merito a ciò un certo numero delle maggiori società farmaceutiche tra cui la GlaxoSmithKline, la Sanofi-Aventis, la californiana Chiron Corp, la BioCryst Pharmaceuticals Inc, la Novavax and Wave Biotech, e il gigante farmaceutico svizzero Roche Holding si erano già posizionate.

Nel 2005 la società biotecnologica del Maryland MedImmune che produce “un vaccino antinfluenzale da inalare”, si era posizionata per lo sviluppo di un vaccino contro l’influenza aviaria H5N1. Sebbene non avesse expertise del virus dell’influenza aviaria, uno dei maggiori attori nel business dei vaccini con un contratto con il Pentagono era la Bioport, una società in parte di proprietà del Carlyle Group, con stretti contatti con il gabinetto di Bush, avendo Bush senior nel suo consiglio di amministrazione.

La vaccinazione in un’emergenza della salute pubblica. Momento d’oro da molti miliardi di dollari per i conglomerati della biotecnologia

Il falso allarme influenza aviaria del 2005 era sotto molti punti di vista una prova costumi. La pandemia del virus da H1N1 del 2009 è un’operazione molto più grande da molti bilioni di dollari. Un certo numero di società biotecnologiche e farmaceutiche sono state coinvolte nelle negoziazioni riservate con l’OMS e l’amministrazione USA. Le agenzie chiave sono il Center for Disease Control di Atlanta e la Food and Drug Administration (FDA), che hanno forti legami con l’industria farmaceutica. I conflitti d’interesse di queste agenzie emergono dallo studio dettagliato di Robert F. Kennedy Jr. intitolato Vaccinations: Deadly Immunity, giugno 2005:

“La storia dei complotti delle agenzie sanitarie del governo con Big Pharma per nascondere i rischi del timerosal al pubblico è un’agghiacciante casistica di arroganza istituzionale, potere e avidità. Sono stato trascinato nella controversia con riluttanza. Come avvocato e ambientalista, ed avendo trascorso anni a lavorare sulla questione della tossicità del mercurio, ho incontrato spesso le madri di bambini autistici che erano assolutamente convinte che i loro figli erano stati danneggiati dai vaccini. … Nel 1999 l’infermiera scolastica Patti White, ha detto alla Government Reform Comittee della Camera: “le classi elementari sono travolte da bambini che hanno sintomi di danni neurologici o del sistema immunitario”. “I vaccini dovrebbero renderci più sani; ma in venticinque anni di lavoro come infermiera nelle scuole ho visto così tanti bambini danneggiati e malati. Sta succedendo qualcosa molto, molto sbagliato ai nostri figli”. Robert F. Kennedy Jr, Vaccinations: Deadly Immunity, giugno 2005.


L’OMS sta programmando la produzione di 4,9 miliardi di dosi, sufficienti per inoculare una grande fetta della popolazione mondiale. Big Pharma tra cui la Baxter, la GlaxoSmithKline, la Novartis, la Sanofi-Aventis e l’AstraZeneca hanno firmato contratti di approvvigionamento con circa 50 governi. (Reuters, 16 luglio 2009) Per queste società la vaccinazione obbligatoria è una promessa molto redditizia:

“L’OMS si è rifiutata di rendere noto il verbale di una riunione decisiva di un gruppo di esperti sui vaccini ‘piena di dirigenti della Baxter, della Novartis e della Sanofi’ che hanno raccomandato l’obbligo di vaccinazione contro il virus artificiale dell’ “influenza suina” H1N1 negli USA, in Europa e in altri paesi per il prossimo autunno.

Stamattina un portavoce dell’OMS ha dichiarato in una e-mail che non esisteva un verbale della riunione che ha avuto luogo il 7 luglio 2009 a cui hanno partecipato i dirigenti esecutivi della Baxter e di altri gruppi farmaceutici e in cui sono state formulate le linee guida adottate dall’OMS lunedì scorso, sulla necessità di vaccinazioni su scala mondiale.

Secondo le International Health Regulations, le linee guida dell’OMS hanno carattere vincolante su tutti i 194 paesi firmatari dell’OMS nell’evento di un’emergenza pandemica del tipo atteso il prossimo autunno, quando emergerà la seconda ondata, più aggressiva, del virus H1N1 – che è stato bioingegnerizzato in modo tale da assomigliare al virus influenzale spagnolo.

In breve: l’OMS ha il potere di costringere chiunque in quei 194 paesi a farsi vaccinare con il fucile puntato addosso, ad imporre quarantene e a limitare la possibilità di viaggio”. (Jane Burgermeister, WHO moves forward in secrecy to accomplish forced vaccination and population agenda, Global Research luglio 2009).


Il 19 maggio il direttore generale e i funzionari senior dell’OMS si sono incontrati in privato con i rappresentanti di circa 30 società farmaceutiche.

“In un mondo perfetto le principali società farmaceutiche del pianeta potrebbero produrre 4,9 miliardi di vaccini per l’influenza suina da H1N1 nel corso del prossimo anno. Questa è l’ultima stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il direttore generale dell’OMS dott. Margaret Chan ha incontrato 30 società farmaceutiche martedì scorso e ha informato i reporter sul piano dell’OMS di assicurare la vaccinazione per i paesi poveri senza le necessarie infrastrutture per combattere una possibile pandemia. (Digital Journal, 19 maggio 2009)


Secondo un articolo di Business Week, “I paesi più ricchi come gli USA e la Gran Bretagna pagheranno meno di 10 dollari per dose, lo stesso prezzo del vaccino per l’influenza stagionale. I paesi in via di sviluppo pagheranno un prezzo inferiore (Business Week, luglio 2009). L’OMS suggerisce che le 4,9 miliardi di dosi non saranno sufficienti e che sarà necessaria una seconda inoculazione.

4,9 miliardi di dosi a circa dieci dollari ($10.00) per iniezione e qualcosa di meno per i paesi in via di sviluppo rappresentano un profitto dell’ordine di 400 miliardi di dollari in un solo anno per Big Pharma. E l’OMS sostiene che un’unica dose per persona potrebbe non essere sufficiente…

Vaccini pericolosi per la vita: chi è proprietario del brevetto?

Mentre la produzione è stata affidata ad un numero selezionato di società, sembra che i diritti di proprietà intellettuale appartengano alla Baxter, gigante farmaceutico dell’Illinois. La Baxter è di importanza strategica nelle negoziazioni tra l’amministrazione americana e l’organizzazione mondiale della sanità (OMS). Per di più, “un anno prima che fosse segnalato alcun caso dell’attuale presunta H1N1” la Baxter aveva già presentato domanda per un brevetto per il vaccino H1N1:

Domanda di brevetto vaccino Baxter US 2009/0060950 A1. (vedere William Engdahl, Now legal immunity for swine flu vaccine makers, Global Research, Luglio 2009). La domanda dichiara:

“la composizione o vaccino comprende più di un antigene… come l’influenza A e l’influenza B in particolare, selezionati da uno o più dei [virus] umani H1N1, H2N2, H3N2, H5N1, H7N7, H1N2, H9N2, H7N2, H7N3, H10N7 sottotipi, dell’influenza suina H1N1, H1N2, H3N1, e H3N2 sottotipi, dell’influenza canina o equina H7N7, H3N8, sottotipi o dell’aviaria H5N1, H7N2, H1N7, H7N3, H13N6, H5N9, H11N6, H3N8, H9N2, H5N2, H4N8, H10N7, H2N2, H8N4, H14N5, H6N5, H12N5 sottotipi”.

La domanda dichiara inoltre, “coadiuvanti idonei possono essere scelti tra i gel minerali, idrossido di alluminio, surfattanti, lisolecitina, polioli pluronici, polianioni o emulsioni oleose come acqua in olio oppure olio in acqua, o una combinazione di questi. Naturalmente la scelta del coadiuvante dipende dall’uso che se ne intende fare. Ad esempio la tossicità può dipendere dall’organismo soggetto destinato e potrà variare da nessuna tossicità ad alta tossicità.

Senza la responsabilità legale, può essere che la Baxter si stia preparando a vendere centinaia di milioni di dosi contenenti l’altamente tossico idrossido di alluminio come coadiuvante? (ibid)


Il Los Angeles Times ha rassicurato il pubblico americano con un articolo intitolato: “Che probabilità ci sono che l’H1N1 ti uccida?” Ovvero, che probabilità ci sono che il vaccino dell’H1N1 ti uccida?

Il National Emergency Centers Establishment Act: H.R. 645

Non ci sono indicazioni che l’amministrazione Obama stia programmando nel futuro prossimo un’emergenza sanitaria pubblica che richiederebbe l’imposizione della legge marziale. In questo articolo abbiamo messo in rilievo l’esistenza di vari provvedimenti (legislazione e direttive presidenziali) che consentirebbero al presidente degli Stati Uniti di invocare la legge marziale nel caso di un’emergenza della salute pubblica. Se la legge marziale dovesse essere adottata nel contesto di tale emergenza, dovremmo fare i conti con la “vaccinazione forzata” su particolari gruppi della popolazione, come pure con la possibile creazione di strutture per il concentramento delle persone messe in quarantena.

A questo proposito, vale la pena notare che nel gennaio 2009 un pacchetto legislativo intitolato National Emergency Centers Establishment Act (HR 645) è stato introdotto dal Congresso americano. La proposta di legge prevede la creazione di sei centri per le emergenze nazionali nelle maggiori regioni degli Stati Uniti da essere ubicati sulle esistenti installazioni militari, che potrebbero essere usate per mettere in quarantena la gente nel caso di un’emergenza sanitaria o di un programma di vaccinazione forzata.

La proposta va ben oltre le precedenti legislazioni (compresa la HR 5122). Lo scopo dichiarato dei “centri per le emergenze nazionali” è quello di fornire “temporaneamente un tetto, assistenza medica, e assistenza umanitaria agli individui e alle famiglie che vengono dislocate a causa di un’emergenza o di un grave disastro”. Nella realtà abbiamo a che fare con dei campi di concentramento FEMA. La HR 645 dichiara che i campi possono essere usati per “soddisfare altre necessità appropriate, determinate dal segretario della sicurezza nazionale”. (Michel Chossudovsky, Preparing for Civil Unrest in America Legislation to Establish Internment Camps on US Military Bases, Global Research, Marzo 2009).

Non c’è stata realmente alcuna copertura stampa della HR 645, che al momento viene discussa da svariati comitati congressuali. Non ci sono indicazioni che la proposta di legge stia per essere adottata.

Queste “strutture civili” su basi militari USA dovranno essere realizzate in collaborazione con le forze armate americane.

Se un individuo venisse arrestato e internato in un campo FEMA situato all’interno di una base militare, durante un’emergenza sanitaria nazionale quell’individuo rientrerebbe quasi certamente nella giurisdizione de facto del corpo militare: la giustizia civile e le forze dell’ordine compreso l’habeas corpus non conterebbero più.

La HR 645 potrebbe essere usata, se dovesse essere adottata, in caso di emergenza sanitaria pubblica. Ovviamente, è in diretta relazione con la crisi economica e con la possibilità di proteste di massa in tutta America. Costituisce un’ulteriore mossa per militarizzare l’applicazione della legge civile, abrogando il Posse Comitatus Act.

Citando il rappresentante [al Congresso] Ron Paul:

“… i centri di fusione, la polizia militarizzata, le telecamere di sorveglianza e il comando militare nazionale non sono abbastanza… Anche se sappiamo che le strutture di detenzione esistono già, adesso vogliono legalizzare la costruzione di campi FEMA su istallazioni militari usando la sempre popolare scusa che le strutture sono per scopi di emergenza nazionale. Con il peggiorare di giorno in giorno di un’economia falsa basata sul credito, la possibilità di disordini civili diventa una minaccia sempre maggiore per l’establishment. Basta guardare solo all’Islanda, alla Grecia e ad altre nazioni per [vedere] ciò che succederà negli Stati Uniti”. (Daily Paul, settembre 2008, enfasi aggiunta).


I campi di concentramento proposti dovrebbero essere visti in relazione al più ampio processo di militarizzazione delle istituzioni civili. La costruzione dei campi di concentramento è precedente all’introduzione della HR 645 (costruzione dei centri di emergenza) del gennaio 2009.

“Sostegno civile militare”: il ruolo del Northern Command americano nel caso di una pandemia influenzale

Il Northern Command americano ha il mandato di sostegno e di supervisione delle istituzioni civili nel caso di un’emergenza nazionale.

“Oltre a difendere la nazione, il Northern Command americano fornisce sostegno in difesa delle autorità civili secondo le leggi degli Stati Uniti e sotto la direzione del presidente o del segretario alla difesa. L’assistenza militare è sempre in sostegno di un’agenzia federale di comando, come l’Agenzia Federale Gestione Emergenze (FEMA).

Il sostegno ai civili da parte del corpo militare comprende le operazioni di soccorso in caso di disastro che hanno luogo durante gli incendi, gli uragani, le inondazioni e i terremoti. Il sostegno comprende le operazioni contro il narcotraffico e l’assistenza per la gestione conseguenze, come quelle che accadrebbero dopo un evento terroristico con l’impiego di un’arma di distruzione di massa.

Generalmente, un’emergenza deve superare le capacità di gestione delle agenzie federali, statali e locali prima che venga coinvolto il Northern Command americano. Nel prestare sostegno ai civili, il comando opera attraverso Joint Task Forces subordinate.

(vedere sito web dello US Northcom http://www.northcom.mil/index.cfm?fuseaction=s.who_civil)


Gli uragani Katrina e Rita hanno avuto un ruolo fondamentale nel plasmare il ruolo del Northern Command nelle attività di “sostegno militare ai civili”. Le procedure di emergenza erano strettamente coordinate dal Northern Command dalla Peterson Air Force Base, insieme con il Dipartimento di Sicurezza Nazionale, che ha la supervisione della FEMA.

Durante l’uragano Rita (settembre 2005) il quartier generale del Northern Command aveva il controllo diretto sugli spostamenti del personale e dell’hardware militare nel Golfo del Messico, in alcuni casi annullando, come nel caso di Katrina, le azioni dei corpi civili. L’intera popolazione era sotto la giurisdizione dei militari piuttosto che della FEMA. (Michel Chossudovsky, US Northern Command and Hurricane Rita, Global Research, 24 settembre 2005).

Il Northern Command come parte integrante del proprio mandato nel caso di un’emergenza nazionale, avrebbe la supervisione di una serie di funzioni civili. Come ha detto il presidente Bush al momento del picco d’intensità dell’uragano Rita, “il Governo e le forze militari americane avevano bisogno di una più ampia autorità per aiutare a gestire le maggiori crisi a livello nazionale come gli uragani”. Il segretario alla Sicurezza Nazionale Michael Chertoff ha successivamente classificato l’uragano Rita come un “incidente di rilevanza nazionale”, che ha giustificato l’attivazione di un cosiddetto “Piano di Risposta Nazionale” (NRP). (Per ulteriori informazioni, consultare il documento completo al sito http://www.dhs.gov/interweb/assetlibrary/NRPbaseplan.pdf)

Nello schema più ampio di “soccorso disastri” il Northern Command nel corso degli ultimi due anni ha definito un mandato nell’eventualità di un’emergenza della salute pubblica o di una pandemia influenzale. L’accento è sulla militarizzazione della salute pubblica, secondo cui il NORTHCOM sorveglierebbe le attività delle istituzioni civili coinvolte nei servizi in relazione alla salute.

Secondo il Generale di Brigata Robert Feldermann, vice direttore del direttorato per i Programmi, la Politica e la Strategia del NORTHCOM: “il USNORTHCOM è il sincronizzatore globale - il coordinatore globale – per la pandemia influenzale di tutti i comandi combattenti” (enfasi aggiunta) (Vedere Gail Braymen, USNORTHCOM contributes pandemic flu contingency planning expertise to trilateral workshop, USNORTHCOM, 14 aprile 2008, vedere anche USNORTHCOM. Pandemic Influenza Chain Training (U) pdf).

“Inoltre, gli Stati Uniti nel 1918 sono stati colpiti dall’influenza spagnola. Eravamo gli unici ad avere la massima risposta ad [una pandemia] nella storia più recente. Così ho discusso cosa abbiamo fatto allora, cosa ci aspettiamo che succeda adesso e i numeri che ci aspettiamo in una pandemia influenzale”.

Il potenziale numero di vittime negli Stati Uniti per una pandemia influenzale moderna potrebbe raggiungere quasi due milioni, secondo Felderman. Non solo l’economia nazionale ne risentirebbe, ma il Dipartimento della Difesa dovrebbe comunque essere pronto e in grado di proteggere e difendere il paese e offrire sostegno alle autorità civili in situazioni di disastro. Mentre praticamente ogni aspetto della società sarebbe toccato, “le implicazioni per il Northern Command saranno molto significative”.

“[una pandemia avrebbe] un enorme impatto economico, oltre l’impatto di ‘difesa della nostra nazione’” ha detto Felderman. Gli Stati Uniti non sono soli nella preparazione per questa potenziale catastrofe. (Gail Braymen, citazione sopra).


È stato rilevante anche il rimpatrio delle unità combattenti dal teatro bellico per assistere il Northern Command americano nel caso di un’emergenza nazionale, compresa una pandemia influenzale. Negli ultimi mesi dell’amministrazione Bush il Dipartimento della Difesa ha ordinato il richiamo della prima squadra di combattimento [Brigate Combat Team] della terza divisione di fanteria dall’Iraq.

L’unità combattente BCT era affiancata alla US Army North, la componente dell’esercito dello US Northern Command (USNORTHCOM). La prima BCT ed altre unità combattenti sono state chiamate a prestare funzioni militari specifiche nel caso di un’emergenza nazionale o di un disastro naturale, compresa un’emergenza della salute pubblica:

“The Army Times riporta che la prima squadra di combattimento della terza fanteria sta tornando dall’Iraq per difendere la patria, come “forza federale di risposta immediata per le emergenze naturali o provocate dall’uomo, compresi gli attacchi terroristici”. L’unità BCT è stata affiancata allo US Army North, ovvero la componente dell’esercito dello US Northern Command (USNORTHCOM). (Vedere Gina Cavallaro, Brigade homeland tours start Oct. 1, Army Times, 8 settembre 2008, enfasi aggiunta)


Titolo originale: "Martial Law and the Militarization of Public Health: The Worldwide H1N1 Flu Vaccination Program"

Fonte: http://www.globalresearch.ca
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26.07.2009

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MICAELA MARRI