domenica 29 agosto 2010

Notizie dal mondo ( notizie dal 22 al 27 agosto 2010 )

Rieccomi, a distanza di qualche mese dall'ultimo articolo simile, con una nuova rassegna stampa su notizie varie provenienti dal mondo. Notizie serie, particolari e, in questo caso, con una che sarebbe da ricovero non tanto per chi l'ha diffusa ( è il suo lavoro ), ma per chi l'ha pensata.

Buona lettura.


22 agosto 2010
Dal sito de Il Sole 24 Ore: "Tony Blair si dà alla finanza e vara la sua banca per super ricchi".

Il grande statista Tony Blair, quello che era di sinistra, ma che bombardò la Jugoslavia, l'Afghanistan e, mentendo sfacciatamente, l'Iraq, ora si dà alla finanza e, tenendo fede a ciò che era effettivamente, vara una banca dove ... leggete, è meglio. Qui sotto lo screenshot:



23 agosto 2010 Dal sito de La Repubblica: "La formula segreta del volo low cost".

Diciamo che c'è poco da dire; un economista che ti dice che se prenoti con almeno due mesi di anticipo un volo delle compagnie aeree a basso costo, questo ti costerà meno se lo acquistassi dopo le 8 settimane. Davvero? Non lo sapevo, avete visto? Ecco perchè quando ho acquistato qualche volo di una nota compagnia low cost e lo prenotai almeno con quel paio di mesi ( o qualcosina in più ) di anticipo rispetto alla data del viaggio, risparmiai se paragonato ad altri voli, sempre con la stessa compagnia e sempre verso la stessa destinazione europea, acquistati oltre le 8 settimane! Grazie, economista giapponese, grazie! Non si preoccupi, quindi, di svelarci i misteri economici più importanti, ci dia queste fondamentali informazioni che a noi comuni mortali ci sfuggono.

Qui sotto lo screenshot:





Questa notizia, come quella che seguirà qui in basso, mi dà l'aria di una incredibile coincidenza. Proprio nell'anno della penuria di cereali per via degli incendi che ne hanno devastato le coltivazioni per ettari ed ettari in Russia, ecco che spuntano questi scienziati ( sicuramente legati alle multinazionali del bio-tech ) con ritrovati della tecnica che promettono specie migliori e miracoli vari. A proposito, tenete d'occhio le multinazionali del settore e vedrete gli affari che faranno tra poco.

Qui sotto lo screenshot:




Idem come sopra. Ripeto: in queasta estate, un po' troppe cose stanno circolando intorno al frumento. Ma è tutto una coincidenza, tranquilli.

Qui sotto lo screenshot:




27 agosto 2010 Dal sito dell'agenzia Reuters Italia: "Londra, rapporto: verso una nuova ondata di attentati dall'interno".

Stanno preparando qualche false-flag? Incominciano a mettere nuovamente paura alla popolazione? E' scoccata l'ora di ricominciare con gli attentati visto un lungo periodo di calma?

Qui sotto lo screenshot:




27 agosto 2010 Dal sito dell'agenzia Reuters Italia: "Ente europeo farmaci verifica sicurezza del vaccino H1N1".

Avete letto bene? A distanza di un anno e mezzo ( aprile 2009 ) dall'inizio della fantomatica influenza Suina e a distanza di un paio di settimane ( 10 agosto ) da quando l'OMS ha dichiarato conclusa la pandemia , ecco che questo ente certificherà la sicurezza del vaccino. Ma questi, prendono per il culo? Dopo che sono stati spesi dai singoli stati - quindi sono stati usati soldi dei contribuenti - milioni di denaro per l'acquisto ( forzato ) del vaccino e dopo che migliaia e migliaia di persone ( non so se siano arrivati a qualche milione ), in tutto il mondo, si sono vaccinate, questi se ne escono che dovranno testare la sicurezza? Ma andate a cagare!!

Qui sotto lo screenshot:



giovedì 26 agosto 2010

Distinti salumi ( articolo di Eugenio Benetazzo )


Il seguente articolo è tratto dal sito dell'economista indipendente, Eugenio Benetazzo.

Se ci fosse un modo per vendere allo scoperto l’Italia, non ci penserei un attimo. Per chi non è del mestiere con questa terminologia si denominano le operazioni finanziarie effettuate con l’intento di ottenere un profitto a seguito di un trend o movimento ribassista delle quotazioni di un qualsiasi bene quotato in una borsa valori. Fortunatamente, per voi che leggete, il valore delle vostre case, il valore della laurea di vostro figlio, il valore del comprensorio turistico in cui andate a fare le vacanze o il valore del benessere della città in cui vivete non sono oggetto di quotazione presso nessun mercato borsistico. Se cosi fosse infatti, avremmo assistito all’arrivo di migliaia di speculatori pronti a vendere allo scoperto un paese che nel suo complesso è destinato progressivamente a perdere di valore.

Vi accorgete di quanto valiamo come paese o come popolazione lavorando o interagendo con altre nazionalità (Stati Uniti a parte), in cui quello che è normale o consuetudinario negli altri stati, in Italia è straordinario oppure eccezionale. Da due anni si continua a parlare ormai di questa famigerata crisi finanziaria che ora è diventata crisi planetaria e che ha ripercussioni molto rilevanti anche in Italia: vi faccio una domanda. Pensate seriamente che le persone al momento al governo o all’opposizione, le quali sono state artefici di aver condotto il paese alla sfida della globalizzazione, senza ipotizzare alcun tipo di difesa, siano adesso in grado di risolvere i problemi che quest’ultima ha procurato allo stesso paese. Chi siede a Bruxelles o Roma a rappresentarci ha un’età media oltre i sessant’anni, lo stesso premier è ormai in prossimità degli ottanta anni: tutti loro sono ormai mentalmente obsoleti, incapaci di astrarsi intellettualmente per comprendere su cosa e come intervenire, capaci solo di aizzarsi per le solite beghe di partito. Non me la prendo più di tanto con Berlusconi, Fini, D’Alema, Bersani, Bossi o Casini, ma con chi li vota. Alla fine gli italiani hanno la classe politica che si merita e la stessa si dimostra un fedele specchio del paese.

Quei pochi vanti che avevamo nei confronti di altre nazioni non li abbiamo mai coltivati a sufficienza, lasciandoli appassire lentamente: qualcuno mi ricorda come in più occasioni abbia menzionato il mancato sfruttamento del potenziale turistico ed artistico italiano. Non rinnego questa mia constatazione, tuttavia soffermiamoci a riflettere su come è strutturato questo potenziale inespresso: migliaia di alberghi, pensioni, residence ormai fatiscenti, la maggior parte a conduzione familiare, risalenti, assieme all’arredamento, a oltre trent’anni fa. Per non parlare delle logiche campanilistiche di attrazione ed accoglienza turistica di enti locali, aziende di soggiorno ed associazioni di albergatori che competono una con l’altra. Piuttosto che fare sistema tra di loro preferiscono perdere il cliente: è la logica dell’orto di casa, quello che è mio non lo condivido con nessuno. Purtroppo manca un disegno di regia unitaria che dia l’imprimatur ad una svolta gestionale e direzionale degna del paese che “in teoria” vanta il maggior appeal turistico ed artistico del mondo. Per questo motivo a guidare il Ministero del Turismo ci dovrebbe essere un “dream team” costituito dai migliori marketing manager del mondo, e non una ex valletta di periferia dalle discutibili competenze professionali ed imprenditoriali.

Qualcuno mi scrive confidando molto presto in una rivoluzione, magari in una rivoluzione culturale per cambiare definitivamente il destino di lento e progressivo impoverimento del paese, che ormai vive solo grazie alle montagne di risparmio accantonato e al mercato sommerso dell’evasione fiscale. Ma chi dovrebbe farla questa rivoluzione ? Le forze giovanili attuali ? Prima mi viene da piangere e dopo da ridere: intere generazioni di ragazzi italiani buoni purtroppo a nulla, senza spirito di sacrificio e con professionalità inesistente, tutto questo grazie a scuole superiori e laureifici (leggasi università di stato) attrezzati per elargire una qualche sorta di riconoscimento accademico o suo surrogato. Le lauree italiane (al pari dei diplomi) non servono ormai più a nulla in quanto è cessata da quasi vent’anni la funzione sociale per cui sono state concepite ovvero fare selezione, individuare i più promettenti, scartare gli inetti e bocciare gli incapaci. Care mamme evitate di scrivermi dicendo che vostro figlio è un genio e che sono esagerato: fate così mandatelo a lavorare all’estero, vediamo chi ve lo assume per una mansione dirigenziale. La formazione accademica italiana era tra le migliori (forse la migliore al mondo) fino a 20/25 anni fa, poi lentamente questo primato ci è stato sottratto per l’incapacità di aggiornare il modello scolastico e soprattutto per la lentezza di ammodernizzarsi dell’intero paese. Sicuramente qualcuno che vale esiste (purtroppo sono veramente molto pochi), ma vale per un qualche dono di natura, non certo per quello che le istituzioni scolastiche ed accademiche gli hanno insegnato.

Tra vent’anni in Italia ci scontreremo con un’altra triste realtà, quella di non essere più a casa nostra: grazie infatti ad un liberismo sfrenato alle frontiere, saranno infatti in maggioranza numerica tutte le altre etnie che abbiamo fatto entrare senza tante riflessioni, con un aumento della conflittualità sociale che ora non immaginiamo nemmeno. Aumentano in continuazione invece i paesi occidentali che stanno facendo l’impossibile per far rimpatriare le ondate di immigrazione degli anni precedenti, proponendo addirittura bonus economici a chi se ne ritorna da dove è venuto. Ovunque (persino a Malta), tranne in Italia, ci si rende conto dei disagi e danni economici che hanno provocato gli extracomunitari (abbassamento dei livelli salariali, criminalità per le strade, intolleranza nei confronti della cultura ospitante, prostituzione, disagio e tensione sociale con gli autoctoni). Noi italiani invece per evitare di offendere la sensibilità di qualche attivista per l’integrazione razziale stiamo serenamente lasciando che questa diventi la casa di qualcun’altro. Per le conseguenze che ci aspettano, la gestione dei flussi migratori dovrebbe essere una priorità nazionale. In qualsiasi città italiana andiate vi rendete conto voi stessi di un dato oggettivo: queste persone non solo non si sono integrate, ma nemmeno lo vogliono, ogni etnia infatti si è autoghettizzata per conto proprio (dai cinesi ai nordafricani, ogni comunità vive con le sue regole, fregandosesene del paese che la ospita.

Datemi retta vendete tutto quello che ha senso vendere e accaparratevi quel poco di buono che ancora rimane dell’Italia: tra quindici anni ci chiederemo come sia potuto accadere, come sia stato possibile lasciar marcire il paese fino a qualche anno fa invidiato da tutti. Se qualcuno di voi spera in qualcosa, allora deve sperare che arrivi, emerga o si imponga un nuovo Lorenzo Il Magnifico, una personalità giovane, visionaria, intraprendente, scomoda per l’attuale establishment industriale e politico, che abbia la capacità di rinnovare il paese, e stravolgere la sua popolazione, proprio come fece allora Lorenzo Dè Medici riformando completamente tutte le istituzioni statali dell’epoca e risolvendo le rivalità e le problematiche dei grandi gruppi di potere, assicurando al tempo stesso un periodo di equilibrio, crescita, stabilità e slancio per tutta la penisola. Tuttavia fin tanto che da quasi vent’anni in Italia continuano ad alternarsi a livello politico e mediatico sempre gli stessi attori (da Berlusconi a D’Alema, da Montezemolo a Tatò, da Pippo Baudo a Raffaella Carrà), il problema non sarà tanto come cambiare il paese, ma come cambiare gli italiani, ormai assopiti ed addormentati proprio come recitava il poeta Ugo Foscolo: e mentre io guardo la tua pace, dorme quello spirito guerrier ch'entro mi rugge.


| Altri

Riproduzione concessa con citazione della fonte
EugenioBenetazzo.com

mercoledì 18 agosto 2010

Con Cossiga scompare un testimone dei misteri d'Italia ( articolo di Ugo Gaudenzi )


Il seguente articolo è tratto dal sito web del quotidiano "Rinascita" ed è a firma del Direttore Ugo Gaudenzi.


di: Ugo Gaudenzi

direttore@rinascita.net
La morte di Francesco Cossiga priva il popolo italiano di un protagonista/responsabile della politica governativa della Repubblica dei partiti, e dei suoi misteri più dolorosi avvolti ancora dalle nebbie della disinformazione.
Lo stesso presidente Cossiga infatti si è proposto dal 1991-2 al giorno della sua morte sia quale fonte di rivelazione dei segreti di Stato, sia quale depistatore e sia quale uomo d'ordine che dichiarava la sua ignoranza sulle trame da lui stesso precedentemente confermate.
Un esternatore di tutto e del contrario di tutto.
Un negatore di tutto e del contrario di tutto.
Delfino di Antonio Segni ma sodale con Aldo Moro quando questi di fatto accusò quel presidente di trame golpiste indirizzandolo verso le dimissioni.
Difensore degli arruolati "Gladio" al soldo degli angloamericani per le operazioni "coperte" in Italia e pilotate dai residui "partigiani bianchi".
Delfino di Aldo Moro ma seguace della Dc e del Pci nella cosiddetta "linea della fermezza" che condannò proprio Moro ad essere ucciso dalle Br. E con lo stesso Moro suo accusatore dalla prigionia.
Accusatore della matrice "neofascista" della strage di Bologna, salvo ritrattazione a condanne definitive avvenute e indicatore di una fantasiosa e del tutto improbabile pista palestinese all'origine di quel massacro molto più probabilmente da addebitare al Mossad.
Silenziatore dei fatti militari occidentali antilibici (il mig precipitato in Sila) e delle responsabilità atlantiche nella strage di Ustica.
Un sodale dei socialisti, ma all'ultima ora, fuori tempo massimo, a psi ormai distrutto dall'operazione Mani Pulite organizzata dalla finanza atlantica.
Al tempo stesso disponibile a testimoniare contro Mario Draghi (contro la finanza atlantica e il complotto del Britannia) e a favore di chi scrive, querelato dal governatore della Banca (privata) d'Italia per i suoi articoli di denuncia sul suo ruolo destabilizzatore pubblicati findal 1993.
Non crediamo che chi - con lo stesso potere politico - gli è sopravvissuto (pensiamo a Giulio Andreotti, in particolare), avrà mai la sua stessa onestà, o desiderio, o tentazione, di squarciare il buio, il fumo artificiale, che nasconde eventi e tragedie della più recente storia italiana.


venerdì 13 agosto 2010

E' morta Gabriella Pasquali Carlizzi

Mercoledì 11 agosto se ne è andata la giornalista investigativa Gabriella Pasquali Carlizzi.
Non ho mai dialogato con lei nel suo sito e nè in quelle occasioni in cui partecipò, con i suoi commenti, nel blog dell'Avvocato Paolo Franceschetti. Ma ho seguito, di tanto in tanto, visto l'argomento spinoso e difficile da capire, i suoi scritti nel sito "La Giusta Informazione 2" e, come scritto prima, i suoi interventi sul blog di Franceschetti.

Prima di seguire, 2-3 anni fa, il blog dell'Avvocato sopra menzionato, già conoscevo il suo operato nello spiegare la matassa intricata che si è sempre celata in certi omicidi. Infatti, 5-6 anni fa acquistai il suo libro "Gli affari riservati del mostro di Firenze" e ne rimasi colpito, tanto che mi fu spontaneo, nel corso del tempo, cercare la sua "presenza" anche su internet.

Un saluto, Gabriella, resterai nella memoria di chi ti ha seguito, di chi ti ha conosciuta e di chi ti ha avuto come amica.

Luca


Qui sotto metterò due articoli tratti dal blog dell'Avvocato Paolo Franceschetti.


Gabriella se n'è andata ( di Palo Franceschetti )



Dal sito: La Giusta Informazione 2
http://www.lagiustainformazione2.it/component/content/article/188-gabriella/336-a-gabriella.html


"Alle nuove generazioni
vittime della solitudine interiore
in cui sono abbandonate
da una società che nell'era del consumismo
ha dimenticato il prezioso ruolo
dell'educazione dei valori morali, laici e religiosi
che sono alla base dell'onestà
e del rispetto verso se stessi
e verso il prossimo"


Queste parole di Gabriella (tratte dalla dedica del suo romanzo "Meredith Kercher - Un delitto imperfetto") ci paiono il miglior commiato ad amici, lettori ed estimatori: infatti Gabriella Pasquali Carlizzi, dopo lunga malattia, è venuta a mancare questa mattina alle 7.45, nella sua casa di Via Cassia in Roma.

Il funerale si terrà venerdì 13 agosto, alle ore 9.30, presso l'Istituto delle Suore del Sacro Cuore, in Roma a Via Cassia 1714.

Roma, 11 Agosto 2010


-------------------------------------------------------------------


“Si dovrebbe accogliere la morte con gioia... è uno dei più grandi eventi della vita. Nella vita, esistono solo tre grandi eventi: la nascita, l’amore e la morte. La nascita, per tutti voi, è già accaduta: non potete farci più nulla. L’amore è una cosa del tutto eccezionale... accade solo a pochissime persone, e non lo si può prevedere affatto.
Ma la morte, accade a tutti quanti: non la si può evitare. È la sola certezza che abbiamo; quindi, accettala, gioiscine, celebrala, godila nella sua pienezza.
La morte è semplice svanire nella fonte. La morte è andare nel regno di ciò che non è manifesto: è addormentarsi in Dio.
Di nuovo tornerai a fiorire. Di nuovo rivedrai il sole e la luna, e di nuovo e ancora... fino a quando non diventi un Buddha, fino a quando non riuscirai a morire in piena coscienza; fino a quando non sarai in grado di rilassarti in Dio consciamente, con consapevolezza.
Solo allora, non esiste ritorno: quella è una morte assoluta, è la morte suprema.”

“Se mi hai amato, per te, io vivrò per sempre. Vivrò nel tuo amore. Se mi hai amato, il mio corpo scomparirà, ma per te, io non potrò mai morire. Anche quando me ne sarò andato, so che tu mi verrai a cercare. Certo, ho fiducia che tu verrai a cercarmi in ogni pietra e in ogni fiore e in ogni sguardo e in tutte le stelle. Posso prometterti una cosa: se mi verrai a cercare, mi troverai... in ogni stella e in ogni sguardo... perché se hai veramente amato un Maestro, con lui sei entrato nel Regno dell’Eterno. Non è una relazione nel tempo, dimora nell’assoluta atemporalità.
Non ci sarà morte alcuna. Ιl mio corpo scomparirà, il tuo corpo scomparirà, ma questo non farà una gran differenza. Se la scomparsa del corpo creasse una pur minima differenza, dimostrerebbe soltanto che tra noi non è accaduto l’amore.”

Osho






Avrei voluto essere al funerale di Gabriella, ma sono in Germania, troppo distante, e per giunta in moto. Il mio modo di stare accanto a Gabriella sarà quindi quello di scrivere due righe per spiegare la sua figura.

Gabriella Carlizzi è un personaggio particolare, controverso, pieno di contraddizioni. Scomoda come nessun altro, ma con meriti che nessun altro ha mai avuto.

Lei è, e resterà, un personaggio unico nel panorama del giornalismo investigativo, perché ha cambiato per sempre il mondo del cosiddetto "complottismo".

Prima di lei, tale mondo era dominato da Icke, il quale scrive moltissimo, ma non dimostra mai, fonti alla mano, le basi delle sue affermazioni; infine, scredita completamente tutto quello che ha detto, nel momento in cui afferma che al vertice della massoneria ci sia una razza di rettili.

Con lei il mondo del giornalismo investigativo si è dovuto confrontare con una realtà nuova, in quanto per prima ha dato un nome ben preciso all'organizzazione che è ai vertici della piramide massonica: Ordine della Rosa Rossa e della Croce d'Oro.

Gabriella per prima ne ha descritto il modus operandi, individuando i principali delitti da attribuire a questa organizzazione.

Prima di lei nessuno aveva mai neanche immaginato che dietro alle stragi italiane, e a molti delitti di sangue, ci fosse un'organizzazione unitaria, e quei pochi che si erano avvicinati alla verità erano morti prima di poterla esternare.

Nelle vicende di sangue della storia giudiziaria italiana, quindi, può individuarsi uno spartiacque: prima di lei si brancolava nel buio, e taluni (come me), pur individuando spesso una stessa tecnica operativa dietro a vicende diverse, non riuscivano a capire quale fosse il nesso. Mancava, insomma, la chiave di volta del sistema.

Dopo di lei questa regia unica (l'entità come l'ha definita Veltroni) ha avuto un nome, una storia, e se ne sono potuti individuare i componenti e le tecniche operative.
Nessuno meglio di lei sapeva descrivere, con poche parole (talvolta con delle battute o delle prese in giro all'interlocutore) il funzionamento del sistema.

Voglio quindi raccontare alcuni episodi, che meglio di ogni altro possono servire per far capire sia quanto lei conoscesse bene i meccanismi operativi della piovra che ammorba la vita di tutti i cittadini, sia di come riuscisse talvolta a descriverli con efficacia esemplare (perlomeno a voce, non avendo invece, nello scritto, la stessa identica efficacia).



Incontrai Gabriella il 23 dicembre del 2007.

Avevo letto il suo libro "Gli Affari Riservati del Mostro di Firenze" e non ci avevo capito molto.

Dopodiché avevo scritto l'articolo "Il Mostro di Firenze, quella piovra che si insinua nello stato". In quell'articolo elencavo i testimoni morti nella vicenda fiorentina, e dicevo una cosa molto semplice e anche banale per certi versi: una simile strage non può essere stata compiuta da un killer isolato. Nominavo di sfuggita la Rosa Rossa, ma quasi per caso, perché all'epoca le teorie della Carlizzi mi parvero fantascientifiche.

Lei mi telefonò e ci incontrammo, insieme a Solange.

Quel giorno mi disse che la Rosa Rossa non poteva essere nominata, e chi lo aveva fatto in genere era morto; e che quindi la mia vita era in pericolo; in alternativa avrebbero cercato di arrestarmi.


Mi disse che dopo aver scritto quell'articolo forse mi avrebbero ucciso o arrestato, perché nominare la Rosa Rossa equivaleva a morire.
Quando io le obiettai che avevo scritto un semplice articolo, perlopiù senza neanche approfondire un gran che, ma limitandomi a leggere tre libri in tutto sul mostro di Firenze (tre!!!) lei mi rispose che era da molto che eravamo nel mirino dell'organizzazione.
- Io? Le dissi? Ma che centro io? Perché dovrei essere nel mirino di quest'organizzazione se non ho mai fatto nessuna mossa processuale? -
- Non è così - mi rispose Gabriella. Hai fatto una denuncia ad un magistrato, che, anche se ha archiviato, comunque è nell'organizzazione. E per quale motivo pensi che ti abbiano sabotato la moto? Inoltre controlla tra le tue carte. Se questo magistrato ha archiviato deve averti inviato una lettera firmata in verde, scritta in inchiostro verde, con altre simbologie di non facile lettura, ma in cui comunque troverai molte cose anomale se le leggi attentamente. E se ricevi una lettera del genere, quella è la condanna a morte della Rosa Rossa. Quindi non hai scampo. –
Effettivamente il magistrato cui avevo fatto l'esposto tempo addietro mi aveva mandato una lettera a casa, scritta a mano e in verde, con cui mi comunicava che l'esposto sarebbe stato archiviato. Non essendo stata richiesta alcuna comunicazione e trattandosi di un esposto, questa lettera era assolutamente superflua.

Mi spiegò che l'unico modo per sperare di sopravvivere era occuparmi ufficialmente di delitti e misteri. E continuare a scrivere, affinché la mia morte avesse fatto più casino possibile. Ma questa era l'unica possibilità di salvarmi.

- Ma con che scusa mi dovrebbero arrestare, dissi io?
E lei:
- Depistaggio nei delitti del Mostro di Firenze.
- Depistaggio? – risposi io – ma non è possibile. Per un articolo….
- No, - mi disse lei – Il problema è che tu qualche anno fa difendesti in giudizio una ex fidanzata del Narducci, e quindi verrai accusato di sapere delle cose, e di occultare prove. -
A quel punto rimasi di stucco. A parte che non ho mai capito come faceva Gabriella a sapere questo particolare della mia vita professionale, che lì per lì non ricordavo neanche io. Ma soprattutto, pensai, ci vuole una bella fantasia per associare le due cose e trarne un'accusa di depistaggio. La ex fidanzata di Narducci era stata mia cliente, sì, ma il loro rapporto era durato tre mesi, all'età di 18 anni. Cioè quando Narducci era un ragazzino e quindi ancora non poteva sapere nulla di quello che sarebbe successo in futuro. E tantomeno poteva saperlo la ex fidanzata.
- Bello mio – disse lei – se ti vogliono incastrare ti incastrano, che sia vera o no l'accusa. Quelli sanno tutto di te. E tu, con la tua ingenuità, non vai da nessuna parte. -

A me pareva fantascienza. E le dissi infatti "ma questo a me pare un film di fantascienza".


A quel punto lei mi descrisse il sistema in cui viviamo con poche parole che non dimenticherò e che vi ripropongo, perché credo che poche parole siano più efficaci per capire come funziona il sistema in cui viviamo.


"Non è fantascienza. Il sistema deve essere fatto da persone che siano apparentemente l'una contro l'altra per dare un illusione di democraticità, ma in realtà il vertice è unico.

Se tu hai dei documenti importanti e scottanti che riguardano, ad esempio, il capo del governo, da quale giornalista andresti a portarli? A Vespa? A Fede?

No, andresti da Travaglio, da Santoro.

Se tu volessi portarli ad un politico, da chi andresti? Da Bondi, da Dell'Utri? Certamente no, andresti da Bertinotti, Veltroni, magari Bossi.

E se volessi portarli ad un magistrato? Andresti da XXXX che ha sempre archiviato tutto? No, faresti come hai fatto tu, andresti da un magistrato famoso per il suo impegno nell'antimafia.

Ed è lì che sei morto. Il giorno dopo ti ritrovano morto in un incidente, e nessuno immaginerà mai il perché.

Devi sapere che la realtà è molto superiore rispetto alla fantasia; il punto è che se qualcuno infatti scrivesse in un romanzo la verità, non glielo farebbero pubblicare. Lo ucciderebbero prima".



Questo racconto, con le sue parole, descrive meglio di ogni altro articolo il funzionamento del sistema in cui viviamo.

Aveva, insomma, una conoscenza dei modi e dei tempi del nostro sistema e dei nomi, che nessun altro aveva.

Talvolta è bastata una sua parola per farmi capire ciò in cui non riuscivo da solo in mesi e mesi in cui mi scervellavo.

Qualche tempo fa, ad esempio, un avvocato molto noto, famoso per essere il difensore di un noto boss della mafia, chiese un incontro con me e Solange a Firenze. L'appuntamento era fissato per il 3.3.2010 a Firenze, ma pochi giorni prima io e Solange abbiamo iniziato ad avere dei sospetti. Dopo aver fatto una serie di verifiche ci convincemmo che era una trappola e abbiamo disdetto l'appuntamento la sera prima. L'atteggiamento successivo dell'avvocato (che non ha più risposto alle mie mail né alle mie telefonate) ci ha confermato che era una proprio trappola, ma non riuscivo a capire di che tipo fosse e cosa potessero volere da me. Abbiamo consultato diverse persone, ma le risposte non ci convincevano. "Volevano informazioni" diceva qualcuno (ma la cosa non era credibile, perché per prendere informazioni da noi basta leggere il blog o leggerci le mail, senza bisogno di organizzare un incontro a tu per tu); "volevano uccidervi" dicevano altri; ma anche questa spiegazione non mi convinceva perché una cosa del genere possono farla in qualsiasi momento, ovunque, senza organizzare una messinscena come quella, e per giunta per mezzo di un nome famoso e altisonante.

Dopo qualche giorno telefonai alla Carlizzi e le dissi: "Senti Gabriella, l'avvocato XX mi aveva chiesto un incontro ma io poi non sono andato. Secondo te che voleva?"

E lei:
"Ma sei matto? Guarda che XX non è solo un avvocato di mafia; è l'avvocato di alcuni noti personaggi della Rosa Rossa, ed è nella RR lui stesso. Probabilmente ti avrebbero fatto scomparire nel nulla. Ti hanno dato appuntamento in un posto fuori Firenze, magari in un autogrill?"

"Si - ho risposto - proprio in un autogrill, dopodiché dovevo salire nella loro auto e andare con loro".

"Allora non saresti più tornato. Sai, ucciderti oggi sarebbe difficile, la cosa desterebbe troppi sospetti. Ad un incidente non crederebbe nessuno. Il modo migliore è creare un mistero per la tua scomparsa. Pensa che titoloni: "Mistero sulla scomparsa dell'avvocato Franceschetti. Chi era in realtà l'avvocato Franceschetti?" Del resto quell'avvocato e le persone che difende sono gli stessi che hanno fatto scomparire Narducci. Stessa tecnica e stesse persone. Non hanno neanche molta fantasia. Ma come ti è venuto in mente di andare ad un appuntamento del genere?"

"Ma non immaginavo che XX difendesse persone della RR. I giornali non ne parlano quasi mai".

"Certo che ne parlano poco. Se no come farebbero a tirare trappole agli allocchi come te?"

Aveva, insomma, una conoscenza notevole dei personaggi, dei loro ruoli, dei loro sistemi. Le bastava poco per inquadrare una situazione, per prevedere le reazioni.

Non per niente previde con un mese di anticipo il delitto di Cogne.



*******************************

In questi anni il nostro rapporto è stato spesso tormentato e controverso. In effetti io mal digerivo alcuni aspetti del suo carattere, trovavo troppo misteriose alcune cose, e mi irritavo perché non riuscivo a spiegare alcuni aspetti del suo operato; ci siamo attaccati duramente con accuse reciproche anche gravi. Rimane traccia di queste nostri liti in alcuni articoli del mio blog e del suo sito. In un'occasione arrivò persino a farmi chiudere il forum Poteri Occulti.

Molti allora mi domandano come mai, dopo le accuse che mi ha mosso e queste liti, ho sempre continuato a parlarne bene, sono andato a trovarla quando stava male, e perché scrivo ora un articolo del genere. La risposta è semplice, e in realtà già l'ho data.

Il punto è che al di là dei difetti o delle incomprensioni reciproche, Gabriella ha avuto e avrà sempre il grandissimo e unico merito di avermi aperto gli occhi. Ha avuto e avrà sempre il grandissimo merito di essere la prima che ha capito il disegno unitario e la regia unica dietro alla maggior parte dei delitti che ci propinano in TV. Ha aperto una strada nuova, per prima, e con grande coraggio.

E quel 23 dicembre in cui la conobbi per me segna uno spartiacque nella mia vita, perché la mia visione delle cose è cambiata radicalmente da quel giorno, trasformando completamente il mio modo di pensare, di fare, e di parlare.

D'altronde le nostre liti e i nostri scontri sono giustificabili, in quanto ad occuparsi di certe vicende si finisce per dubitare pure della propria ombra. Logico quindi che quando io presi le difese delle proprietarie della famosa Villa degli orrori di San Casciano, lei non capì la mia mossa e mi attaccò. Peraltro avrei scoperto più tardi che aveva ragione lei e che tutta l'operazione era una presa in giro nei miei confronti.

Io da parte mia non capivo certi suoi modi di fare, che tolleravo a fatica.

Tempo fa un criminologo, contrario alle idee di Gabriella, mi disse: "Ma tu perché dai retta ancora alla Carlizzi, che dice un mucchio di cazzate e dice di parlare con la Madonna?".
Risposi: "Forse la Carlizzi dirà anche delle cazzate, ma credo che nessuno dica solo cose esatte. D'altronde se l'alternativa alla Carlizzi è il Corriere della Sera, o i TG nazionali, che di cazzate ne dicono molte di più, meglio la Carlizzi. Pensa, persino tu potresti dire delle cose esatte, ogni tanto, e Gabriella è riuscita a scoprire ciò che nessuno ha mai scoperto".

Ma, credo, le contraddizioni e le stranezze del suo carattere sono poi quelle stesse caratteristiche che le hanno permesso di restare in vita lì dove invece altri avevano trovato la morte per molto meno.

Anzitutto, infatti, era abbastanza imprevedibile ed istintiva. Dava appuntamenti che poi disdiceva, cambiava orari e abitudini, il che rendeva difficile organizzare qualcosa come un incidente.

Inoltre girava sempre con due angeli custodi, Elisa e Matteo, che la seguivano come un'ombra. In genere le persone scomode vengono eliminate simulando suicidi, o finte rapine, ma sarebbe risultato difficile simulare un triplice suicidio, o una rapina in cui per sbaglio venvano fatte fuori tre persone.

Un altro suo punto di forza era la sua famiglia. Conoscendo il marito Carmelo e i suoi figli, si capiva che la adoravano e si capiva che avrebbero fatto qualsiasi cosa per lei. Non esagerava, quindi, quando nei suoi articoli parlava dell'amore di suo marito e della sua famiglia. Ed è stato quell'amore che le ha permesso di girare il mondo con le sue imprese stravaganti, sicura di avere un forte nucleo di persone che la appoggiava sempre e comunque.

Era quindi protetta da un nucleo di angeli, che le hanno permesso di arrivare lì dove altri non erano mai arrivati.

In futuro verranno altri presunti esperti, molti depistatori, giornalisti, investigatori, ecc..., che si approprieranno del suo lavoro, che cercheranno di distruggerlo in alcuni casi, e che seguiranno comunque la sua strada. Ma lei resterà sempre la prima.

A me Gabriella non mancherà. Mancherà a Carmelo, ai figli, ad Elisa e a Matteo, che verranno privati della quotidianità che avevano con lei. Io dal canto mio continuerò a sentirla vicina, continuerò a leggere i suoi scritti, che spesso rileggo diverse volte trovando spunti nuovi, e continuerò a portare avanti il suo lavoro e le sue ricerche. Quindi, per me, sarà una presenza sempre costante.

Noi buddisti, poi, abbiamo il concetto di Bodhisattva. Bodhisattva è quell'anima che si reincarna per portare a termine un compito ben preciso, utile a chi gli sta intorno; il compito però è spesso duro, e per questo motivo questi Bodhisattva se ne vanno spesso prima degli altri, perché sono stanchi e il loro lavoro è stato spesso molto duro. Se ne vanno però lasciando un marchio indelebile nella società e nella storia, e continuando a vivere nel ricordo e nell'opera di quelli che gli succedono.

Gabriella era una bodhisattva, e sono sicuro che ogni tanto tornerà a trovarci, e molti di noi sentiranno ancora la sua presenza.

Ciascuno di noi la sentirà in modo diverso; qualcuno la sentirà rileggendo i suoi scritti; i familiari aggirandosi tra le cose a lei care, col pensiero, con gli insegnamenti che avranno ricevuto.

Io la sentirò nella parole che dirò, negli articoli che scriverò, e anche nel mio modo di pensare; spesso, ad esempio, utilizzo le sue parole; il racconto di Gabriella di Vespa, Fede, Travaglio e Santoro, ad esempio, lo ripeto di frequente quando devo descrivere con efficacia il sistema, e uso le sue stesse identiche parole.

La sua presenza si sentirà un giorno, quando questi meccanismi di potere saranno portati alla luce, e quando tutti, massoni e non, cittadini comuni o politici, cattolici, buddisti, massoni, capiranno che il sistema nuoce a tutti, non solo alle vittime dichiarate, perché, come lei mi ha fatto capire, la Rosa Rossa uccide prima di tutto le persone che di quest'organizzazione fanno parte o che sono ad essa collegate.

E quando un giorno molto lontano, a livello politico e giudiziario, verra riconosciuta l'esistenza di un'organizzazione al vertice della piramide massonica, e a questa organizzazione verrà dato un nome, e tutto ciò diventerà di dominio pubblico, quel giorno la sua presenza sarà più forte che mai, perché la strada l'ha aperta lei.