L’argomento di oggi, da come si evince dal titolo, è incentrato sulle false foto diffuse dalla Reuters durante la guerra in Ossezia del Sud, nell’agosto passato, tra la Georgia e la Russia.
Senza entrare nel merito di ciò che successe, quello che mi preme è mettere in evidenza, così come riportato da fine agosto da vari siti, le false foto diffuse dai principali quotidiani. Le foto false sono come un articolo che dice menzogne, quindi propaganda. Disinformazione diffusa volontariamente per far apparire, in quel caso, la Russia come nemico da contrastare.
Le foto in questione, le ho riprese dalla rete già con evidenziati i particolari che non tornano.
L’unica speranza è che le persone raffigurate morte, soprattutto quella della quarta e quinta foto, non siano effettivamente morte durante i combattimenti, ma solo “comparse” della pantomima. In caso contrario, sarebbe di uno sciacallaggio schifoso.
Senza entrare nel merito di ciò che successe, quello che mi preme è mettere in evidenza, così come riportato da fine agosto da vari siti, le false foto diffuse dai principali quotidiani. Le foto false sono come un articolo che dice menzogne, quindi propaganda. Disinformazione diffusa volontariamente per far apparire, in quel caso, la Russia come nemico da contrastare.
Le foto in questione, le ho riprese dalla rete già con evidenziati i particolari che non tornano.
L’unica speranza è che le persone raffigurate morte, soprattutto quella della quarta e quinta foto, non siano effettivamente morte durante i combattimenti, ma solo “comparse” della pantomima. In caso contrario, sarebbe di uno sciacallaggio schifoso.
FOTO 1
Da notare come l’ipotetico cadavere regga, con la mano destra, il braccio destro della soccorritrice. Occhio al cumulo di macerie alla destra del signore vestito di nero, ed occhio anche a quest’ultimo. Lo ritroveremo più avanti…
FOTO 2
Il signore nel cerchio verde, è lo stesso vestito di nero nella foto precedente. Ora piange un suo caro “perito” nei bombardamenti. Peccato che prima ( nella foto 1 ) fosse vestito di nero e a sua volta non dispiaciuto nel vedere un suo caro, a pochi centimetri da lui, morto a terra. Ma a sua volta, questo “cadavere”, oltre ad essere rivolto da tutt’altra parte ( riguardare il cumulo di macerie della foto 1 ), presenta una specie di coperta gialla sulle gambe.
FOTO 3
Riecco il tizio delle prime due foto. Questa volta è vestito con un mix di vestiti presi dalle foto “1” e “2” con in più una maglietta bianca sotto la camicia nera e un paio di scarpe da ginnastica. E a sua volte urla disperato verso non so che cosa con alle spalle il “famoso” cumulo di macerie a cui dicevo di stare attenti nella prima foto.
FOTO 4
Due ipotetici genitori vicino al cadavere del loro ( ipotetico ) figlio. Immagine più drammatica ( a mio avviso ) delle altre tre. Da notare la distanza del cadavere dal marciapiede.
FOTO 5
Ecco di nuovo i due anziani piangenti il loro “figlio” ( potrebbe trattarsi, accettando la “genuinità della foto, anche di un’altra persona ). Insomma, prima lo guardavano, ora piangono. Va bè.
Ma il bello è che prima il cadavere era a pochi centimetri dal marciapiede, ora un “po’” distante.
Ma il bello è che prima il cadavere era a pochi centimetri dal marciapiede, ora un “po’” distante.
Chi tarocca foto, ed eventualmente le dà a qualche agenzia, la prossima volta faccia più attenzione con la recita.
5 commenti:
Bravo Luca. Bel lavoro.
Ti ringrazio, Straker.
Sulle ultime due foto, stai attento a non farti ingannare dalle diverse focali e dall'effetto di schiacciamento del teleobiettivo.
Ciao, Markogts.
La tua osservazione non è sbagliata, anche se la distanza tra il corpo della persona a terra e il marciapiede sembra cambiare da una foto all'altra.
Potrebbe anche trattarsi, come dici tu, dello schiacciamento dovuto al teleobiettivo.
Dimenticavo, nell'ultima foto, la persona a terra, ha il gomito del braccio sinistro visibile.
Nella prima, no. Da qui i dubbi che forse ci sia stata una recita.
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