12 febbraio 2014: siamo giunti verso la fine di questo governetto da strapazzo “creato” da Re Giorgio nella primavera dell’anno scorso? Si permetterà all’arrivista sindaco di Firenze, Matteo Renzi, di scansare l’attuale Presidente del Consiglio – anch’esso del PD – e sostituirlo? Il Presidente della Repubblica, consentirà tutto questo?
Prima di
addentrarci nello specifico, ricordiamoci che l’attuale governo, dopo le
elezioni di febbraio 2013, è stato il secondo a cui diede vita l’attuale
Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Passati due mesi dalle
elezioni e non essendo giunti alla creazione di un Governo per via delle
percentuali ottenute dal PD, PDL e Movimento 5 Stelle che non consentivano
manovre “indipendenti”, alla fine “l’inquilino” del Colle, per spirito
caritatevole verso la UE e altre strutture sovrannazionali che dovevano avere
un paravento per poter operare, con un giro di consultazioni scelse l’ex vice
presidente dell’Aspen Institute Italia, Enrico Letta.
Il primo
Governo da lui plasmato ad immagine e somiglianza dell’alta finanza e della UE
che fremeva, come ricorderemo, fu quello di Mister Bilderberg/Goldman Sachs/Trilaterale, ovvero Mario Monti, a metà novembre 2011. Vi ricordate le
scene di giubilo della gente in piazza del Quirinale? I canti di gioia e i “Bella
Ciao” che si sprecavano?
Ed ora eccoci
qui, dove in questo anno scarso di Governo Letta, in cui francamente non è
successo nulla di rilevante sulla scena politica italiana, l’Italia è sempre
più povera e gli italiani continuano a suicidarsi per una crisi che, come ovvio
che sia, non ha più termine. Gli unici cambiamenti sono i l’aumento vistoso dei
lavaggi del cervello a favore degli immigrati, degli zingari e degli
omosessuali. Richiami, però, che vengono imposti dall’alto e che, sfruttando il
periodo di crisi economica e di preoccupazioni maggiori degli italiani,
potrebbero dare origine ad un cambiamento potenzialmente distruttivo verso la
società italiana così come l’abbiamo sempre vissuta e conosciuta. Ma questo è
un altro ( e ben preoccupante ) problema di cui parlerò in un altro articolo. L’unica
cosa da anticipare è l’attacco ai bambini e alla loro sfera sessuale ( ancora
da sviluppare ) da parte di lobby
omosessuali residenti a Bruxelles. Attacchi, per finire, che si diramano contro
la famiglia tradizionale.
Se Napolitano
darà l’incarico a Renzi, siamo sicuri di considerarci ancora una democrazia? Renzi
l’ha votato qualcuno? Siamo sicuri che con il terzo Governo uscito dal cilindro
del Presidente della Repubblica, non dobbiamo considerarci a tutti gli effetti
un popolo “superfluo” ( per riprendere un aggettivo usato, con lungimiranza,
dall’Avvocato Della Luna nel suo libro “Oligarchia per popoli superflui” )? C’è
ancora bisogno di recarci alle urne? Visto e considerato che il Governo Monti e
quello Letta si possono definire un unico Governo e quello che potrebbe nascere
col “sindaco d’Italia” ( definizione stolta usata dai giornalai per indicare Renzi
) altrettanto, non si sta di fronte al consolidarsi di un’entità che
sfacciatamente rigenera se stessa e non ha bisogno delle urne? Se la UE non
avrà da ridire su ciò che succederà – e sono sicuro che NON dirà nulla, visto l’alta
percentuale di suoi servi fra le fila del Governo italiota – non potrebbe
essere un campanella d’allarme su come questa Unione Europea si è trasformata
nel corso degli anni? Ennesima avvisaglia su ciò che è la Ue, è data dallo stop ai negoziati sull'elettricità con la Svizzera dopo che essa, il 9 febbraio, con un referendum popolare, ha detto NO ai flussi incontrollati ( ripeto: incontrollati ) di immigrati.
Ma
fondamentalmente, queste domande se le porrà mail la gente? Lo so, è una
domanda con già una risposta e questa sarà: NO! Calma piatta!
Ma con l’apatia,
le menti narcotizzate sapientemente già da vari anni verso un impegno fine a se
stesso, il buonismo imperante ( grazie alla propaganda dall’alto, ma che in
Italia ha un terreno fertile per tante ragioni ) che ci fanno scannare a favore
per l’immigrato e girare le spalle per gli italiani, difficilmente ci sarà un
cambiamento o comunque una sorta di presa di coscienza.
C’è da
continuare a fare la propria vita e tentare di non pensarci più di tanto; ma è
difficile vedere la propria nazione palesemente telecomandata dall’esterno e
con un manipolo di traditori della nazione che fingono di governare.
Nonostante
tutto, W l’Italia.
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