mercoledì 11 marzo 2009

Internet verso la censura?


Nel mese di febbraio di quest’anno, il Senatore Gianpiero D’Alia ( U.D.C. ) ha proposto un emendamento all’articolo 50 del ddl 773 ( pacchetto sicurezza ) che prevede, su richiesta del Ministero degli Interni, l’oscuramento dei blog e siti - compresi i famosi “social media” come Facebook e YouTube - nei casi in cui in essi ci siano articoli o ( addirittura!! ) commenti che istigano a delinquere o che commettono apologia di reato. Il tutto succederà se l’articolo e/o i commenti non saranno rimossi entro 24 ore dal provider. In caso di non rimozione dei suddetti, scatterà una sanzione amministrativa compresa tra 50.000 e 250.000 Euro. Come si legge, al punto 3 dell’emendamento ( Art.50 – bis: ”Repressione di attività di apologia o di incitamento di associazioni criminose o di attività illecite compiuta a mezzo internet” ):“Entro 60 giorni dalla pubblicazione della presente legge il Ministro dello sviluppo economico, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'interno e con quello della pubblica amministrazione e innovazione, individua e definisce, ai fini dell'attuazione del presente articolo, i requisiti tecnici degli strumenti di filtraggio di cui al comma 1, con le relative soluzioni tecnologiche.
Per poi continuare, al punto 4:“I fornitori dei servizi di connettività alla rete internet, per l'effetto del decreto di cui al comma 1, devono provvedere ad eseguire l'attività di filtraggio imposta entro il termine di 24 ore. La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000, alla cui irrogazione provvede il Ministero dello sviluppo economico.
Insomma, verso metà aprile sarà tutto pronto per questi filtraggi? Sarà approvato questo emendamento? Le domande ce ne sono tante, ma non per il concetto dell’incitamento all’odio, oppure, come successo – purtroppo – su facebook dove alcuni utenti avevano creato un gruppo a favore dell’ex boss di Cosa Nostra, Provenzano, ma per un’altro concetto, ovvero: come farà il Ministero dell’Interno a stabilire che ciò che è scritto su un blog o su di un sito è apologia o meno? E poi, controllare significa, letteralmente parlando, guardare i blog e i siti e leggerne il contenuto. Chi si prenderà la briga? Queste persone, chi saranno? Non è che già sono operanti e presenti in qualche blog/sito? Oppure, in pieno stile Orwellano, ci sarà la psicopolizia? Quindi, saranno gli stessi cittadini a controllare i loro simili? E perciò a segnalarlo al Ministero degli Interni? Io cittadino, diventerò il vigilante di altri come me che discutono e scrivono sui blog propri ed altrui per uno scambio di opinioni?L’opinione altrui e propria, la libertà d’espressione, sono concetti ancora validi? Hanno un significato degno del loro nome? Oppure, con la scusa ( giustissima ) alla lotta al terrorismo e alle varie “apologie”, si vuole mettere il bavaglio alla popolazione? Una popolazione che discute, dice la sua, si confronta, e, grazie alla rete, scopre nuove tematiche, dà fastidio? Bisogna essere necessariamente imbambolati? L’imbambolamento, quindi, è più bello della vitalità e della libertà mentale? E’ vietato sentire altre campane fuori dai soliti schemi? E’ vietato dire la propria? Non è che con internet stanno venendo alla ribalta certi argomenti un pò scottanti? Se è sì, non bisogna farli conoscere? Di che cosa si ha paura? Se non sarà approvato l’emendamento, oppure, PRIMA della sua approvazione, sul web succederà qualcosa di eclatante tanto da indurre il Parlamento ad approvarlo? E’ una domanda che io e altri frequentatori di blog ci siamo posti. L’Italia sarà un caso a parte qui in Europa o sarà, in generale, l’inizio della fine della libertà in internet ovunque? Ma anche in questa circostanza vale la stessa domanda di prima: si verificherà qualcosa di “grosso” tanto da portare ad un ridimensionamento della rete?

Intanto, in internet, anche se a livello globale ( ma qui mi riallaccio all’ultima domanda di prima ), si sono verificati dei fatti, a mio avviso, un po’ sospetti:
31 gennaio: Google, il motore di ricerca più importante del mondo e che possiede la piattaforma “Blogger” per la realizzazione di blog, va in tilt. Dalle ore 15,30 alle 16,25, ad ogni ricerca che si faceva, non dava nessun risultato. O meglio, dava la seguente scritta:”Questo sito potrebbe arrecare danni al tuo computer”: Quindi i link avevano la scritta che il collegamento era sospetto e a rischio di contenere materiale pericoloso. Alla fine, Google, con un suo comunicato, fece sapere che era stato un errore umano in seno all’Organizzazione no-profit StopDadwere.org che si occupa di controllare i siti a rischio. La lista, per la delicatezza dei dati, viene gestita manualmente e non tramite macchine. Saputo ciò, tutti tranquilli.


24 febbraio: Gmail, la casella di posta elettronica di Google ( un’altra volta lui!! ) va in tilt. Milioni di utenti che utilizzano questo servizio di posta elettronica, non possono inviare e ricevere nessuna e-mail. Il tutto è durato ( ore italiane ) dalle 10,30 alle 13,30 Qualcuno ha ipotizzato che il black-out sia stato dovuto alla nuova funzionalità “Choose your colors”, entrata in funzione il 19 febbraio, e che permette di cambiare i colori delle scritte della propria pagina di account. Ma da Mountain View, sede di Google, non comunicarono nulla di ufficiale.


26 febbraio: anche se non se ne parlò, perché il blocco durò una decina di minuti ( ma anche meno ), mi imbattei in dei problemi nella ricerca, sempre con Google ( !!! ), dei blog della piattaforma “Blogger”. Sia se cercavo i blog tramite il motore di ricerca e sia se ci accedevo tramite i “preferiti”, alcuni li potevo visualizzare, altri no. Strano, non trovate?


Nel frattempo, ecco altre novità. Una internazionale e l’altra di casa nostra. La quale ( quest’ultima ) mostra come l’emendamento D’Alia…sia vicino alla nascita:
27 febbraio: Skype, la più grande Società che permette di telefonare tramite internet ( VOIP ), ha deciso di collaborare con le polizie per permettere di intercettare le telefonate. Tramite il VOIP, di fatto, molti criminali la facevano in barba alla giustizia in quanto non era possibile intercettare le chiamate. Dopo insistenza della Eurojust, l’organismo europeo che coordina le indagini in materia di criminalità informatica, Skype ha deciso di collaborare. Anche qui, non è che con la scusa alla criminalità…..?


10 marzo ( ieri ): e qui veniamo a casa nostra, dove, chissà, l’emendamento D’Alia incomincia ad apparire all’orizzonte.
La Cassazione, con la sentenza n. 10535, confermando la legittimità del sequestro di alcune pagine web del sito dell’Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori ( A.D.U.C. ) – nelle quali alcuni messaggi inerenti alla religione cattolica erano stati ritenuti offensivi secondo la Magistratura di Catania – ha fatto intendere che per i siti, i blog e i forum non valgono le stesse leggi sulla libertà di stampa. E quindi ecco che, nel caso in cui ci sia una violazione di una sorta di “bon ton”, può scattare l’oscuramento. Ripeto: è l’avvisaglia di ciò che potrà succede con l’emendamento D’Alia?


Questa è la situazione. Come si evolverà? Avremo, almeno qui in Italia, ancora la libertà di esprimerci, di discutere, di confrontarci in rete? Oppure, con la scusa ( giusta, ci mancherebbe ) di combattere la criminalità, il terrorismo, ecc.. non saremo più liberi? Spero nel buon senso del Senatore D'Alia affinchè la libertà d'espressione possa continuare a vivere su internet.

6 commenti:

Rosario Marcianò ha detto...

Bell'articolo, compplimenti, Luca. Rende bene l'idea di quanto si prospetta, ahinoi.

Io non sono molto ottimista. La dittatura è vicina.

Non dimentichiamo poi che i pretesti sono stati momtati ad arte, proprio per accelerare i tempi necessari alla stretta definitiva.

arturo ha detto...

luka78 le tue considerazioni sono sicuramente condivisibili da tutti gli internauti e le persone di buon senso. il pericolo della censura è reale!!

e intendo anche coso di questo genere:

http://www.youtube.com/watch?v=07HmSQR2gac

cmq io spero che chiudano internet da un giorno all'altro. così magari la massa inebetita si dà una svegliata perchè ormai il mondo è diventato una barzelletta

eSSSe and The Strakerenemies ha detto...

Straker e' rovinato. Le sue idee sull'abbattimento di aerei gli faranno chiudere il blog. Povera stella...

Luka78 ha detto...

Grazie a voi, Straker e Arturo.
Entrambi - e sotto sotto anch'io - la vedo come voi nei punti:
"o non sono molto ottimista. La dittatura è vicina."
e "cmq io spero che chiudano internet da un giorno all'altro. così magari la massa inebetita si dà una svegliata perchè ormai il mondo è diventato una barzelletta"
( anche se poi, in questa circostanza, ci rimetteremo tutti )

@ eSSSe:
????

Zret ha detto...

Ottimo articolo. In prima linea a favore della censura anche la logorroica Carlucci.

Ciao

Luka78 ha detto...

@ Zret:
"In prima linea a favore della censura anche la logorroica Carlucci."

Lo sai che me ne sono ricordato dopo che avevo pubblicato l'articolo?
Eventualmente lo aggiornerò.

Grazie a te, Zret!