giovedì 17 settembre 2009

Via da lì!


E' di qualche decina di minuti fa la notizia di almeno sei soldati italiani morti in un'attentato a Kabul - Afghanistan.
Butto queste righe per scaricare la rabbia che mi è venuta nel leggere, prima sul sito dell'ANSA e poi in quello di altri quotidiani, questa notizia. La rabbia di vedere i nostri connazionali morire per un qualcosa che a distanza di anni - quasi 8 dai bombardamenti U.S.A. in risposta agli attentati dell' 11 settembre 2001 - non è stata risolta e, come tanta gente aveva intuito e scritto anni fa, MAI sarà risolta.
Il finto concetto di "portare la democrazia" ha portato morti, sia nei soldati di tutte le nazioni che hanno e stanno tutt'ora partecipando e sia ( soprattutto ) nella popolazione locale.

Avrei tanto da scrivere, ma di fronte a simili notizie, ma anche di fronte ad un mondo, ad un sistema arrogante, che prevarica altre nazioni e i popoli in cui "vive", ho poco da scrivere.

Quello che mi viene in mente saranno le lacrime di coccodrillo dei soliti politici da strapazzo, le solite frasi tipo: "i nostri ragazzi", "la patria", "non è tempo delle polemiche, dobbiamo rimare uniti nella tragedia", "dobbiamo rimanere lì in Afghanistan, anche perchè il sacrificio dei nostri ragazzi sarà vano", "bisogna continuare nell'opera di pacificazione e democratizzazione dell'Afghanistan", eccetera, eccetera..

Già sono pronto, così come ho scritto prima, ad una valanga di disgustante retorica ad opera dei burattini politici. Burattini in mano ad un sistema che li vuole sotto di sè e che li comanda a bacchetta. Ho pena per loro.

Per finire, un ricordo a tutti gli italiani che, con grandi ideali di pace e democrazia, hanno perso la vita nelle varie guerre e missioni di pace.

Nessun commento: