venerdì 25 giugno 2010

Crisi economica: la Grecia mette in vendita le sue isole ( articolo di Francesco Tortora ).


Il seguente articolo e relativo screenshot, è tratto dal sito del quotidiano "Il Corriere della Sera".

Come già ventilato mesi fa, anche se poco o nulla ( diciamo nulla ) trapelò nei telegiornali di casa nostra, sembra essere vicina la svendita delle isole greche per appianare i debiti di questa nazione.

Comunque l'economista Eugenio Benetazzo, nel suo articolo "Stella Stellina" del 18 marzo scorso, ne aveva accennato. E come al solito, Benetazzo, non per fare di lui il Frate Indovino dell'economia, aveva visto bene.

Ricordo pure che, a causa di questa crisi, gli avvoltoi girano intorno alla Gecia non solo per accapararsi la sua economia e la sua sovranità ( già persa come tutte le nazione dell'area Euro e non solo ), ma anche per i suoi giacimenti di pterolio ( l'articolo che lincate qui a sinistra, risale, bene o male, allo stesso periodo di quello di Benetazzo. Forse ad aprile, non ricordo ).

Qui sotto l'articolo del "Corriere della Sera".

IL GUARDIAN ANTICIPA IL piano di atene per ripianare i debiti

Crisi economica: la Grecia
mette in vendita le sue isole

Cessione di alcune "perle", tra le quali cui anche parte di Mykonos e Rodi. Le più economiche a 2 milioni di euro


ATENE - Come una nobildonna caduta in disgrazia ha deciso di recuperare il blasone perduto vendendo i suoi gioielli più preziosi. Secondo indiscrezioni apparse sul Guardian di Londra, la Grecia è pronta a mettere sul mercato alcune delle sue isole più belle del Mar Mediterraneo. Altre potrebbero essere affittate per lunghi periodi di tempo. Tutto per ripianare gli enormi debiti che il paese ha contratto negli ultimi mesi con l’Unione Europea e con il Fondo monetario internazionale per evitare il collasso economico.


INVESTIMENTI PRIVATI - Il quotidiano britannico conferma che anche una grande area nella splendida Mykonos, la principale destinazione turistica ellenica, sarà messa in vendita. Questo territorio, di proprietà del governo, dovrebbe essere ceduto a un magnate straniero pronto a investire diversi milioni di euro per la costruzione di un resort turistico iper-lussuoso. Altri lotti di territorio in vendita si trovano sull'isola di Rodi e potrebbero essere comprati da acquirenti russi e cinesi. Anche Roman Abramovich, il ricco proprietario del Chelsea, sarebbe interessato all'acquisto di una delle isole greche, anche se uno dei suoi portavoce - contattato dal quotidiano britannico - ha smentito l'affare.


MINUSCOLE E DISABITATE - La maggior parte delle 6000 isole greche nel Mar Mediterraneo sono minuscole e solo 227 sono popolate da esseri umani. La decisione di metterle in vendita nasce anche dalla consapevolezza del governo di non riuscire a costruire in questi territori infrastrutture di base che possano produrre rendite economiche. Proprio per questo ci si affida ai privati che investendo svariati milioni di euro potrebbero creare nuove opportunità di lavoro in un paese nel quale la disoccupazione sta diventato il peggiore degli incubi. Inoltre i governanti ellenici sperano di attrarre non solo i supericchi, ma anche "semplici" milionari. La quotazione di alcune isole non supera i due milioni di euro - dichiara il Guardian - meno di una casa nei quartieri londinesi di Chelsea e di Mayfair. Secondo il sitoweb "Private Islands" specializzato nella vendita di atolli sparsi nel mondo, alcuni autentici gioielli come l'isola di Nafsika, un'oasi di 1235 acri nel Mar Ionio, potrebbe costare al massimo 15 milioni di euro.

TRISTEZZA E FIDUCIA - Oltre alle isole, la Grecia sta pensando di cedere agli stranieri anche le aziende produttrici di acqua e la rete ferroviaria, mentre poche settimane fa è stato annunciato un accordo con la Cina per l'esportatazione di olio d'oliva. Da parte sua la City di Londra ha accolto favorevolmente l'idea della vendita delle isole: "E' vergognoso che si debba arrivare a questo - dichiarata al Guardian Gary Genkins, un analista della casa d'investimento "Evolution Securities" - Tuttavia ciò dimostra che la Grecia è pronto a tutto pur di rispettare i suoi obblighi". Dello stesso avviso Makis Perdikaris, direttore di Greek Island Properties, che conferma al quotidiano britannico "di essere molto triste perché vendere la terra da sempre appartenuta alla popolazione greca, dovrebbe essere davvero l'ultima risorsa". Poi, senza batter ciglio, continua: "Ora, però la cosa più importante è sviluppare l'economia e attrarre investimenti stranieri per creare infrastrutture. Il Paese deve portare a casa denari"


Francesco Tortora
25 giugno 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA



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