sabato 26 febbraio 2011

Rivolte in Nord Africa - Un'altra visione degli avvenimenti

E' dall'inizio dell'anno che, dalla Tunisia, passando per l'Egitto e arrivando ( per il momento ) in Libia, il Nord Africa è in preda a sommosse di popolo che reclama più democrazia, giustizia e una vita migliore. Senza dittatori e simili.
Sono cose da condividere e da sùbito, schierandomi con chi ha dato anche la propria vita per questi nobili ideali, mi sono ( per forza di cose ) domandato se il tutto fosse stato spontaneo oppure, da dietro le quinte, anche operando nella sola Tunisia - perchè da lì in poi c'è stato ( e potrebbe continuare a verificarsi ) un effetto domino -  ci sia stata una regia occulta. Regia che avrebbe lo scopo di favorire cambi di regime a fovore di chi ha l'interesse ad avere simili aree in mano propria. O comunque, ad avere "democrazie" compiacenti ai propri scopi; presenti e futuri.

La situazione, complice un'informazione non proprio limpida ( la Libia ne è un esempio lampante ), sta creando, a mio avviso, una cortina fumogena, oltre la quale gli accedimenti sembrano tra il reale e l'esagerato. Ripeto: tra il reale e l'esagerato, quindi, pur se reali, vengono volutamente enfatizzati e distorti.

In questi giorni di avvenimenti drammatici provenienti dalla Libia, credo che l'informazione sia stata manovrata ad arte. E i giornalisti, consapevoli o meno, faziosi ( perchè appartenenti a certi gruppi di potere ) o "sprovveduti", abbiano dato briglie sciolte a resoconti diffusi da non si sa bene chi. E la mia domanda su chi è la fonte delle foto e delle notizie, ancora è rimasta senza risposta.

Il sottoscritto ha notato, soprattutto nelle fotografie, una sorta di "regia" che ha voluto la diffusione di foto che, a tratti, rasentano un book fotografico che foto scattate in situazioni di scontri, bombardamenti e morte. Fateci caso, solo foto ravvicinate, primi piani ed effigi di Gheddafi date alle fiamme. Potrei sbagliarmi, come NON potrei, ma questa è l'impressione. Ma lo ripeto: ciò non toglie le vite umane uccise e il sentimento ( a prescindere se aizzato da chi di dovere ) di pace e giustizia.

A proposito di morti; è di questa settimana che i caduti libici sarebbero ben 10.000 e in quella nazione, lungo il mare, si sarebbero scavate delle fosse comuni. Io andrei cauto su simili affermazioni, perchè diecimila morti, pur se, così come diffuso dalla stampa, sono stati bombardati dai mercenari e dall'esercito libico, è una cifra "impegnativa". E le fosse comuni, stando a quanto letto in alcuni siti che riprendono una fotografia aerea di Google Maps, non è altro che un cimitero già presente a Tripoli.

Ricordo, per concludere, che in rete gira un sito ( www.libyafeb17.com ) realizzato, così dicono, da dei volontari. Come sito sembra veramente ben fatto e con foto di buona fattura. Ieri, 25 febbraio 2011, con una semplice ricerca dal sito Whois.Net, è risultato ( e risulta tutt'ora ) realizzato il 16 febbraio 2011, quindi prima del 17 febbraio, giorno della rivolta e del nome stesso del sito! Incredibile, sono dei vegenti.
Sempre ieri, ogni dato ( amministrazione, server, ecc.. ) non aveva informazione ( era tutto Unknow ), oggi, per magia, ha dei dati. E da questi il sito risulta nel Regno Unito. 
Da qui un po' di domande: Questi volontari, saranno dei volontari inglesi? E se è sì, che ne sanno di ciò che avviene in Libia? Gli inviano il materiale audio/video tramite internet? Si può fare, ma internet non è bloccato? Glielo invieranno tramite cellulare? Non so se la rete 3G possa supportare tutto questo flusso di dati, o meglio, quanto ci vuole, per singolo utente, ad inviare il tutto tramite 3G? Le foto sembrano scattate da dei professionisti e sembrano realizzate con macchine fotografiche non certamente del tipo "compatte". Non bisogna certamente avere dell'attrezzatura professionale per fare dei buoni scatti, anche una reflex "consumer" potrebbe andar bene, ma a me hanno lasciato perplesso.
Qui sotto lo screenshot di ieri - 25 febbraio 2011 - della ricerca effettuata su Whois.Net:


Qui sotto lo screenshot di oggi - 26 febbraio 2011 - sempre sulla ricerca effettuata su Whois.Net:



Insomma, tra morti reali, sommose che, pur se spontanee, sono state favorite da dietro le quinte e siti di "volontari", bisogna stare attenti a ciò che si sente, si vede e si legge.

QUI SOTTO, UNA RASSEGNA STAMPA ( cronologica ) CON MOLTI DUBBI, SUGLI AVVENIMENTI IN CORSO SOPRATTUTTO IN LIBIA.

Dal sito Stampa Libera ( 21 febbraio 2011 ) ( qui per scaricare lo screenshot ):


Dal blog della O.N.G. Etleboro ( 21 febbraio 2011 ) ( qui per scaricare lo screenshot ):


Dal sito del quotidiano Rinascita ( 22 febbraio 2011 ) ( qui per scaricare lo screenshot ):


Dal sito di Gianluca Freda - Blogghete ( 23 febbraio 2011 ) ( qui per scaricare lo screenshot ):


Dal sito ComeDonChisciotte ( 23 febbraio 2011 ) ( qui per scaricare lo screenshot ):


Dal blog petrolio.blogsfere ( 23 febbraio 2011 ) ( qui per scaricare lo screenshot ):


Dal sito Voci dalla Strada ( 24 febbraio 2011 ) ( qui per scaricare lo screenshot ):


Dal sito European Journalism Observatory ( 24 febbraio 2011 ) ( qui per scaricare lo screenshot ) :


Dal sito Megachip ( 24 febbraio 2011 ) ( qui per scaricare lo screenshot ):


Dal sito ComeDonChisciotte ( 25 febbraio 2011 ) ( qui per scaricare lo screenshot ) :


AGGIORNAMENTO DELLE ORE 16:00 ( dello stesso giorno dell'articolo )

Neanche faccio in tempo a postare l'articolo, ed ecco che mi tocca fare un aggiornamento. In sostanza, grazie al sito Stampa Libera, vengo a leggere di una lettera di un italiano, residente in Libia per motivi lavorativi, pubblicata oggi sul quotidiano "Il Giornale".

Ebbene, in questa lettera, ripresa ( con tanto di link  riportato ) dalla rassegna stampa della Camera, vi è la testimonianza di questo connazionale che si meraviglia della disinformazione attuata dai giornali occidentali. E in maggior modo quelli italiani ( Repubblica, soprattutto ). Senza scrivere troppo, qui il link all'articolo.

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