lunedì 22 aprile 2013

Che la farsa continui


Il seguente mio articolo, è pubblicato anche sul sito dell'Associazione Culturale Zenit.

Sabato 20 aprile 2013 è stato eletto il nuovo Capo dell Stato. Sarebbe stata una data pur se non storica, sicuramente da scrivere negli annali della Repubblica Italiana, ma lo sarà ancor di più in quanto ha visto la rielezione del Capo dello Stato uscente, Giorgio Napolitano.
La sua candidatura, dopo varie elezioni a vuoto di altri candidati - come Prodi e Rodotà - sono andate mancate anche a causa dello schieramento del centro-sinistra ( il PD ) che ha candidato Prodi ( scelta di per sè non condivisibile, visto il passato di tale personaggio ) ma che alla resa dei conti non gli ha permesso di avere il quorum sufficiente all'investitura. Franchi tiratori? Semplici sbandati? Non si sa.
Sta di fatto che Napolitano, salvo una sua volontà di non proseguire per tutti i sette anni, è e sarà il "nuovo" Presidente della Repubblica Italiana fino al 2020.

Ma un dubbio mi assale: siamo sicuri che l'elezione è stata fatta apposta per porre fine a queste votazioni infruttuose? Non potrebbe esserci l'ipotesi che il tutto è avvenuto perchè, vista la situazione di palese e assodata volontà di non formare il Governo a distanza di quasi due mesi dalle elezioni ( tema già discusso con il mio precedente articolo ), con la presenza di "Re Giorgio" finalmente si sbloccherà lo stallo ( chiamiamolo così ) a Montecitorio? E siamo sicuri che il tutto potrà  originare un Governo che, pur se non costituito da tecnici, ricalcherà la formula "Montiana" delle "lacrime e sangue"?  E, vista la condivisione di tutti gli schieramenti politici, nessuno si sentirà in colpa per la tosatura delle pecore  italiote? Non credo che possa verificarsi diversamente, tipo indire nuove elezioni. Non avrebbe senso. Infatti già  si fa largo il nome di Amato... In sostanza, possibilmente per i prossimi 5 anni, si avrà un Governo alla Monti solamente più "ufficile" del Professore - in quanto eletto dal popolo - e con briglie sciolte. Meglio di così!

Comunque è anche la dimostrazione di come la politica italiana, ormai ridotta a marionetta dei poteri forti, sia costituita da gente altamente mediocre che - chi per scopi meramente personali, chi per ignoranza in materia, chi per un suo fallimento umano - sta portando la gente a stufarsi di essa. C'è da augurarsi solo che le persone incomincino a guardarsi intorno e, con una migliore presa di consapevolezza, si tolgano dalla mente tante tare mentali imposte dal sistema  ( tra le quali i fardelli dell'antifascismo, anticomunismo, e anti-vari che hanno scassato le scatole, visto che creano divisioni
e la nascita di generazioni [ soprattutto nel versante degli "antifascisti" ] di debosciati e ignoranti ) e si uniscano in una visione migliore e illuminata del fare politica. Questa potrebbe essere una grande occasione.

Ricordiamo, per finire queso breve articolo, che Napolitano è ben amato in USA, in Israele e presso l'Unione Europea.
A buon intenditor, poche parole.

Comunque sia, W l'ITALIA!

venerdì 12 aprile 2013

L'Italia fra saggi, politicanti e depressione economica/morale


Il seguente mio articolo, è riportato anche sul sito dell'Associazione Culturale Zenit.

Domenica 24 e lunedì 25 febbraio 2013 sono stati i due giorni nei quali si sono svolte le elezioni politiche italiane. Oggi, venerdì 12 aprile 2013, per l'esattezza 1 mese e 15 giorni dopo tale evento, ancora nulla si vede all'orizzonte. Tra accordi mancati fra le parti - PD, PDL e Movimento 5 Stelle ( i tre partiti che hanno preso la maggioranza dei voti ) - e litigi vari, la realtà è quella descritta nel rigo qui su. Infatti la classe politica ( è difficile chiamarla così, ma sforziamoci ) è impelagata in ( finti ) litigi e i nuovi politici, capitanati dall'ex comico Grillo, pur se tanti in buona fede, si perdono in cavolate da liceali e, credo io, diventeranno carne da cannone per il Movimento 5 Stelle che, per il sottoscritto, potrebbe avere altri scopi. Tra questi ( per sintetizzare ): generare caos.

Vista la situazione di stallo, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ecco che il 30 marzo nomina "10 saggi" che avrebbero vagliato la situazione alla
ricerca di una via d'ucita. Sta di fatto che, al contrario di quanto dichiarato dal Presidente, la loro opera è andata oltre agli 8-10 giorni stabiliti e a sua volta mai c'è stata una loro conferenza stampa o dichiarazione mezzo comunicato stampa sullo stato dei lavori. Vi sembra normale? Comunque, alla data odierna, i 10 saggi hanno partorito. Cosa hanno proposto? 
Ecco: 1) Legge elettorale da cambiare; 2) Partiti: "Occorre prevedere negli statuti dei partiti norme specifiche per garantire la democrazia interna.."; 3) Giustizia e pene detentive: "Gli obiettivi riguardano principalmente il rispetto effettivo di tempi ragionevoli di durata dei processi..."; 4) Lavoro e modifica art. 19: qualche indicazione in merito al lavoro determinato e le rappresentatività sindacale; 5) Conflitto d'interesse: "la necessità di una legge sul conflitto di interessi costruita non sulle aspirazioni dell'una o dell'altra forza politica, ma su proposte che non possano essere identificate come mosse da spirito di parte.."; 6) Una sola camera con potere con potere di indirizzo politico; 7) In sostanza dicono sì al finanziamento pubblico ai partiti, però deve essere meglio gestito; 8) Il lavoro è un'emergenza ( ma va??? ); 9) Vola il rischi povertà ( ma va anche qui??? ); 10) Serve entro giugno 1 mld per la Cassa Integrazione in deroga. 
Tutto qui! Da domani l'Italia si risolleverà. Per finire, ma quanto ci saranno costati?

Saggi a parte, siamo sicuri che la situazione di stallo sia dovuta proprio alla mancanza di idee in comune fra le parti, tanto da non portarle ad un accordo che possa permettere al paese di avere un governo? Siamo certi che non possa esserci dell'altro? Sono dell'idea che dietro a tale empasse possa esserci la voglia di non andare alla "guida" ( dopo spiego le virgolette ) della nazione in quanto essa, ormai da anni, naviga in cattive acque. Manca l'ufficialità, ma essa è fallita e, dovendo ubbidire a testa bassa ai diktat europei, chi andrà alla sua guida, soprattutto da quando "Re Giorgio" ha incoronato Mario Monti come Presidente del Consiglio, sfacciatamente dovrà seguire la ricetta della Troika consegnata allo Stato italiano a giugno del 2011 ( ecco il perchè delle virgolette messe fra la parola "guida" ). A parte, poi, che anche il "Britannia Boy", Mario Draghi, nel mese di febbraio ammise candidamente - a prescindere di chi avrebbe vinto le elezioni - che "l'Italia ha il pilota automatico inserito". E' vero e mi dispiace dirlo, ma è così. Cosa dovrebbe mai governare un governo in una nazione commissariata dalla Troika ( F.M.I., B.C.E. e U.E. )? Niente, ma solo attuare leggi che vadano nel percorso stabilito e che, "grazie" al pareggio di bilancio imposto dalla UE, attui tagli a più non posso e scateni tempeste di tasse sui cittadini sudditi. E il tutto per 20 anni! In sostanza, vista la situazione creatasi alle urne che, per via dell'attuale legge elettorale, non ha decretato un vincitore assoluto, quale occasione migliore per lavarsene le mani? Anche perchè, diciamo francamente, questi "politici", avranno poi mai tutta questa voglia di inamicarsi il popolo ialiano con leggi "lacrime e sangue"?

Certo, se una di queste tre fazioni politiche avesse avuto la maggioranza assoluta, come si sarebbe comportata? La sfera di cristallo non ce l'ho, ma una volta che si è ha la maggioranza dei voti, si deve fare quello che si è chiamati di attuare. Ma...ce le siamo scordate le eventuali allenze di governo che i politicanti dicevano di mettere in pratica dopo le elezioni? Ci siamo scordati quanti avrebbero tirato per la giacca il Presidente del Consiglio uscente, Mario Monti? Insomma, avrebbero messo la loro faccia, ma in comune con qualcun'altro.

Ma nel frattempo, cosa sta succedendo alla nostra nazione? Diciamo che non sta succedendo nulla di diverso a quando il Governo Monti era alla guida prima delle elezioni. Anzi, il suo mandato doveva terminare il 15 marzo se non erro, ma siccome che il nuovo governo è assente, lui e i suoi ministri sono tutt'ora in carica, quindi nulla di nuovo nel versante politico.
E in quello economico? Idem. Nulla. Licenziamenti, aumento delle ore di Cassa Integrazione ( straordinaria o in deroga, ormai non ci si fa più caso ), fallimenti di piccole o medie imprese e suicidi ( di cui, timidamente, la stampa ricomincia a parlarne ), sono il suono di sottofondo di questo inizio 2013. Lo stesso, da come si evince, di tutto 2012. La nazione è ferma e molte aziende, a parte chi con la crisi ci sguazza, non investono, perchè, giustamente, non hanno una sicurezza nelle scelte che vorrebbero prendere. Non credo che con un governo che attuasse tagli e tasse, ci sarebbe più sicurezza, ma almeno si avrebbe avuto una visione più chiara del quadro d'insieme e chissà, se ubbidendo alla UE, si avrebbe avuto in cambio qualcosa? Non credo, ma sono idee più che legittime quando si è consapevoli di stare in un paese senza sovranità e che deve seguire/eseguire i richiami e le imposizioni di strutture sovrannazionali.

Andiamo avanti, con una nazione morta che al suo interno ha una popolazione deceduta anch'essa. Non si vedono ( ormai da tempo ) scintille di ribellioni, rabbia e orgoglio. Niente! Capita di assistere, soprattutto di fronte a Montecitorio, a qualche sit-in di lavoratori di qualche ditta che sta per chiudere, ma poi...il deserto.
Il nulla attanaglia le menti della gente da svariati anni e credo pure che questa situazione che si sta vivendo, possa contribuire a ciò. E per chi ha le leve del ( VERO ) comando, questa è una grande cosa. Non solo depressione economica, ma anche morale. Goccia dopo goccia, si abitua il popolino a non alzare la testa,
al massimo è permesso qualche starnuto sui forum o sui social network. Ma poi basta, tutti a nanna. E scannatevi per una partita di calcio, per una "nomination"
sbagliata in un qualche reality show, per un piatto premiato in uno dei tanti programmi deprimenti del digitale terrestre, per uno smartphone che costa caro ma che ha le stesse prestazioni del modello precedente, ma oltre NON andate. Mi raccomando. E se ci andate, ecco lo spread risalire, i dati Istat ( comunque limati ) sull'aumento della disoccupazione, la crisi che non accenna a diminuire. Insomma, via con la depressione morale che annienta la vitalià umana e la sue fantasie di vita.

P.S.
Qualcosa nel versante poltico è cambiato; sono i Presidenti di Camera e Senato. Nel Senato è stato eletto l'ex Procuratore anti-mafia, Grasso; nella Camera la dipendente O.N.U. sui rifugiati, Laura Boldrini. Di quest'ultima ne riparleremo in un altro articolo, perchè richiederebbe troppe righe. Ma incominciate, se ancora non lo avete fatto, a tenerla d'occhio.

giovedì 4 aprile 2013

FEMEN: Modelle alla riscossa!



Il seguente mio articolo, è pubblicato anche sul sito dell'Associazione Culturale Zenit.


Questi primi mesi del 2013 potrebbero essere ricordati come l’inizio del tentativo del gruppo di modelle “rivoluzionarie” ucraine, chiamate FEMEN, di far breccia fra la popolazione femminile del bel paese.

Tutto, soprattutto a livello mas-mediatico e con tanto di seni al vento, è incominciato il 13 gennaio quando quattro ragazze, due francesi e due ucraine, si sono messe a “manifestare” in p.za S. Pietro durante l’Angelus di Papa Benedetto XVI. La loro protesta era a favore dei diritti gay.

Successivamente, il 24 febbraio, durante le due giornate delle elezioni politiche, ecco che tre stacanoviste – due ucraine e una francese - della rivolta a tette all’aria, ricompaiono come per incanto di fronte al seggio dove sarebbe dovuto andare a votare l’ex Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Tra queste tre, non poteva mancare la leader  Shevchenko già protagonista di altre manifestazioni in giro per mezzo mondo, tra cui il taglio di una croce a Kiev, che rappresentava le vittime dello stalinismo in Ucraina, come atto di “solidarietà” al gruppo musicale femminile russo ( anch’esso estremamente ribelle al Sistema come le FEMEN ), chiamato “Pussy Riot”. E per questo gesto di alta ribellione, si è beccata, così come riportato da Wikipedia, un mandato di arresto. Ma la rivoluzione non può fermarsi e di conseguenza la Shevchenko si è rifugiata a Parigi.

Per finire – almeno per la data di pubblicazione di questo articolo – l’ultima loro sparata in terra italica è del 12 marzo, nuovamente in p.zza S. Pietro, durante ii Conclave per l’elezione del futuro Papa Francesco. Sui corpi da modelle delle due ucraine ( nuovamente loro!! ), la frase “Pope no more” e in mano un candelotto rosso per dimostrare … non si sa cosa.

Da notare, soprattutto nelle manifestazioni del 13 gennaio in p.za S. Pietro e del 24 febbraio presso il seggio elettorale a cui fa capo Silvio Berlusconi, che le modelle sono quasi sempre le stesse. Da qui la domanda più ovvia: chi le paga? Come è possibile che, se fossero comuni mortali, si trovano sempre in giro per il mondo e sono quasi sempre le stesse? Cosa fanno in vita loro? Domande ovvie e legittime.

Qui sotto – giusto per rimanere agli avvenimenti sopra descritti – la foto di una manifestante ( non se se francese o ucraina ) che si è trovata in entrambe le manifestazioni:



Insomma, va bene l’impegno, però…c’è un però.

Ma chi sarebbero queste FEMEN?

Stando a quanto riportato da Wikipedia, questo movimento è nato in Ucraina nel 2008 contro il turismo sessuale e le discriminazione verso le donne in quel paese. Con tale causa, si voleva ridare una nuova immagine all’Ucraina verso l’estero,  "incrementare le capacità intellettuali e morali delle giovani donne in Ucraina" e "… smuovere le donne in Ucraina, rendendole socialmente attive; organizzare entro il 2017 una rivoluzione femminista." Nulla da eccepire. In fin dei conti, come dicono anche loro, l’Ucraina era ( ed è ) definita come il “Bordello d’Europa”. Non certamente bella come immagine; sia per la nazione in sé che, in maggior modo, per le donne.

La fondatrice è una tale Anna Hustol - un’economista  nata nel 1984 con un background nell'ambito del teatro che usa per far guadagnare attenzione mediatica alla sua causa – che ormai dal 2008 dedica tempo e risorse a questa causa. Si legge che vive tra Kiev e Parigi, città nella quale gestisce un “centro” di allenamento per allenare e organizzare al meglio le ragazze francesi che vorrebbero diventare anch’esse delle ribelli. Tanto è vero che “Il 18 Settembre 2012 è stato aperto un centro FEMEN nel diciottesimo arrondissement di Parigi e il giorno seguente l'associazione è stata ufficialmente riconosciuta in Francia.”

I finanziamenti avvengono tramite donazioni mezzo il loro shop-online e da gente comune. Così è quanto viene dichiarato. Poi…

Ma siamo sicuri che sia tutto così?

Il sottoscritto ha qualche dubbio. E non da ora. Basta osservare la loro presenza in ogni dove, il tipo di protesta che mettono in piedi e i fisici da modelle e già le idee possono incominciare a schiarirsi.

Primo: come fanno a stare da ogni parte? Quanti soldi hanno? A quanto ammontano i ricavi delle donazioni? Certo, se la gente si lascia circuire ben bene, le donazioni – con o senza l’acquisto di gadget – possono essere sostanziose, non metto in dubbio. Ma bastano per i continui viaggi in mezza Europa dove bisogna far fronte ai biglietti aerei, al vitto e all’alloggio? E per il “campo” di addestramento in Francia? E’ possibile che un movimento del genere, pur se incomincia a fare proselitismo, raccolga ingenti somme di denaro che possono soddisfare ogni necessità economica?

Secondo: come mai le loro proteste riguardano sempre ciò che va per la maggiore tra il pensiero dominante? Tra questi temi ricordiamo soprattutto i diritti gay ( matrimonio e adozioni ) e, furbescamente per far maggiore breccia fra le persone, i diritti delle donne. In questi ultimi diritti, però, non si capisce cosa intendono, visto che è un concetto naturalmente giusto, ma anche vago e libero ad  interpretazioni varie.

Perché, visto che sono dalla parte delle “cose giuste”, non si battono anche per altre cause? Tipo la crisi economica? Il problema dell’Euro? Le guerre umanitarie? In fin dei conti, anche questi sono problemi. E anche questi, seguendo la logica “femeniana”, possono portare ad acuire i problemi fra le persone. Donne e gay inclusi, ovviamente.
Facendo così potrebbero toccare tasti da NON toccare? Potrebbero risvegliare un minimo di coscienza in mezzo alla gente?
Non è dato sapersi, sta di fatto che le cose sembrano andare ( sotto un’altra ottica ) così come ho descritto. E loro assomigliano sempre più ad un prodotto, se non costruito a tavolino, sicuramente assorbito gradualmente dal Sistema, da usare là dove serve per gli scopi a lui propri. Tra questi potrebbero esserci dalla semplice distrazione delle masse, all’instillazione tra la gente di concetti nuovi e non ancora condivisi ma che dovranno essere digeriti per un cambio ( cioè uno sfaldamento ) della società futura.

Terzo ( anche se meno importante ): che fisici!!! Va bene che le donne dell’est Europa hanno una conformazione fisica diversa, tanto è vero che molte modelle sono di quell’area geografica, ma è possibile che siano tutte esteticamente apprezzabili? Ok, ammetto pure che se vuoi dedicare del tempo a questa attività, per forza di cose…( detto in parole povere ) ti metti a dieta e vai in palestra. Boh…

I dubbi ci sono. Sono semplici ragionamenti, ma ecco che nel corso di questo anno, “Daryna Chyzh, una giornalista del canale “1+1” che è riuscita a intrufolarsi all’interno del movimento in occasione dell’azione anti-islamica tenutasi a Parigi – la giovane giornalista ha partecipato alle loro azioni in topless dopo settimane di addestramento in cui tra le altre cose le è stato insegnato come mostrare il suo seno davanti a una telecamera – ha svelato in diretta televisiva, nel programma d’inchiesta “Groshi”, qualche interessante retroscena. Ogni attivista percepirebbe 1000 euro al mese, i dipendenti della sede di Kiev, da dove si coordinano le varie iniziative, riceverebbero stipendi pari a 2500 euro mensili…” Il tutto lo si può leggere nell’articolo "FEMEN, troppe ombre dietro il movimento", tratto dal sito “Corriere Nazionale”.

Altre info sul “dietro le quinte” delle FEMEN ricordiamo:

Mille euro al giorno per mostrare le tette” ( fonte: Libero quotidiano del 15/03/2013 );

Riconosciute alcune FEMEN come escort” ( fonte: www.nocristianofobia.org del 05/02/2013 );

Le FEMEN a Roma. A voi scegliere da che parte stare”  ( fonte: L’Intellettuale dissidente del 14/01/2013 );

Inchiesta della tv ucraina: le FEMEN si spogliano per soldi” ( fonte: www.ukrainaviaggi.it  del febbraio/marzo 2013 ).

Come stanno le cose?

Ironia della sorte, tra le varie inchieste che ci sono state e che potrete leggere nei link qui sopra, vi è una FEMEN che di professione fa la prostituta ( Escort, per chi vuole stare al passo coi tempi ). Non è un cortocircuito di logicità per chi si batte per i diritti delle donne e contro lo sfruttamento del loro corpo?

Per finire e per riprendere l’argomento con il quale ho iniziato questo articolo, i mass-media italiani, anche e soprattutto ( penso io ) per distrarre l’attenzione della gente sulla situazione di fallimento conclamato dell’Italia, da inizio anno, di tanto in tanto, propongono articoli su queste FEMEN.
Ultimamente il sito web del canale Mediaset “Tg Com 24”, ha dedicato un articolo su di una ragazza italiana, non so se sia la portavoce dell’embrione che formerà ( se mai ce la faranno ) le FEMEN italiane, che parla del loro impegno come FEMEN.
Precedentemente è stato il “Corriere della Sera” a dedicare spazio alle future FEMEN nostrane con l’articolo “Voidiventare una FEMEN italiana? Metti la tua foto in topless su Facebook”.

Vedremo quello che faranno, non sta a me giudicarle. Libere di fare ciò che vogliono. Dispiace solo che tante ragazze, pur se virtualmente tramite Facebook, si lascino trascinare da un progetto – quello delle FEMEN originali – che con i diritti delle donne non c’entra nulla. E’ solo un pretesto, quello di usare tali problemi, per ottenere altro.
Se tanto si devono battere, perché eventualmente non prendere spunto, con modi e mezzi diversi, per formare una sorta di movimento simile tutto italiano e, possibilmente, genuino?


Richiami web sulle FEMEN:

Sito web ufficiale:
Shop on-line con prodotti di merchandising:

Pagina Twitter:

Pagina Facebook ufficiale della fondatrice delle FEMEN, Anna Hustol:

Pagina Wikipedia della fondatrice, Anna Hustol:

Pagina Facebook ufficiale della leader, Shevchenko:

Pagina Wikipedia in italiano sulle FEMEN:

Pagina Facebook ufficiale delle ( future? ) FEMEN italiane:

Blog ufficiale in lingua italiana delle ( future? ) FEMEN italiane: