lunedì 22 dicembre 2008
La militarizzazione della Sicilia avanza inesorabile, funzionalmente all'irrorazione chimica ( articolo di Antonio Mazzeo )
lunedì 15 dicembre 2008
Bush preso a scarpate: No comment ( per quanto è stato bello! ).
La dimostrazione è stata data dal giornalista Muntazer al-Zaidi, il quale, durante la conferenza stampa, gli ha lanciato, una dopo l'altra, entrambe le scarpe.
Nel lancio della prima scarpa, riferendosi a Bush, ha inveito dicendo: "questo è un regalo dagli iracheni; questo è il bacio di addio, cane!"
Successivamente, quando il caos era "esploso", ha tirato l'altra scrapa, dicendo: "questo è da parte delle vedove, degli orfani e di coloro che sono stati uccisi in Iraq."
Il giornalista, come immaginabile, è stato incarcerato, ma oggi, migliaia di iracheni sono scesi in piazza per protestare contro l'incarcerazione di Muntazer al-Zaidi chiedendo la sua scarcerazione. E ben duecento avvocati sono pronti per difenderlo.
Gesto che, pur se non apprezzabile ( ma per me fino ad un certo punto ), dimostra la rabbia che cova dentro la povera gente irachena che, dal marzo 2003, sono stati prima sotto i bombardamenti della cosiddetta "guerra di liberazione del popolo iracheno dalla dittatura sanguinaria di Saddam Hussein", poi dal terrore dell'esercito "made in U.S.A.", poi, sempre a causa dell'esercito pacificatore, al fosforo bianco, poi alla mancanza di cibo, acqua e medicinali. E, beffa nel dramma, dell'aumento del costo del carburante!
E questo è il saluto. Goodbye, Bush! Non ci mancherai.
venerdì 5 dicembre 2008
La Tela nera e la Tela rossa ( articolo della o.n.g. ETLEBORO )
Il "potere nero" e il "potere rosso" continuano a scontrarsi e ad alzare barricate, con la differenza che oggi tutto si gioca in dimensione virtuale, con parole inutili e luoghi comuni che sono solo retaggi del passato che tornano per nostalgia. Con nostro grande stupore notiamo che è stata pubblicata la famosa inchiesta del settimanale "LA RINASCITA" antagonista per caso del quotidiano "RINASCITA". Tra foto con ombre indistinguibili dei vecchi tempi andati, sfilano tutti i nomi dei membri di questa entità scoperta dal settimanale del PDCI. Risuona però con insistenza la parola "tela", e ad un certo punto del servizio si arriva a parlare addirittura di "Tela nera", come una sorta di rete esistente tra i diversi giornali e organizzazioni di destra. A questo punto però non possiamo tollerare che le schermaglie politiche arrivino al punto di screditare e manipolare la struttura della Tela e direttamente la Etleboro ONG. Confondere la "rete" con la "tela" è già di per sé un errore, se non un reato, ma siamo coscienti che l’ignoranza governa e si pagano oggi le conseguenze dell'inganno che è stato portato negli anni, mentendo e tramandando menzogne. Teniamo però a precisare che la cosiddetta rete non è altro che la distorsione e la manipolazione della tela. Il concetto di Internet è stato inventato in Francia, e non in America come molti credono, con il nome di Toile, proprio come una tela da tessere; nasce come un sistema creato dai canali dei CNR (Centri di Ricerca Nazionali) ma nel tempo le società private se ne sono appropriate per utilizzare questo sistema di comunicazione e trasformarlo in un monopolio, tramite dei sistemi di controllo che costituiscono appunto la rete. La logica dei sistemi di comunicazione può essere tradotta in un concetto, in uno schema di organizzazione delle informazioni e dei poteri: in un sistema piramidale, i collegamenti vengono dati dalla rete, ma il potere è dettato da chi controlla le trasmissioni. Al contrario, la tela funge da canale per lo scambio di informazioni, ma non ha alcun controllo centralizzato che va ad interferire con le comunicazioni. Sulla base di tali considerazioni, è stato costruito l’intero lavoro della Etleboro ONG che ha dato vita a un progetto informatico cybernetico per la condivisione delle informazioni, che si è tradotto con il tempo nel portale di notizie di Rinascita Balcanica, frutto proprio dell’interconnessione dei membri della Tela. Stiamo parlando di un progetto molto importante, d’avanguardia per i media, che ha permesso di creare un enorme spazio destinato agli italiani e ai Balcani, sia in termini di cooperazione che di internazionalizzazione. La Etleboro è un’organizzazione non governativa della Republika Srpska, nella Bosnia Erzegovina, è apolitica ed indipendente, porta avanti delle lotte contro la disinformazione sui Balcani ed in particolare sulla storia recente del popolo serbo. Per sua natura e per le molteplici battaglie a viso aperto su temi spesso difficili da capire e da spiegare al mondo occidentale, non può definirsi "fascista" né quanto meno "nazista", avendo attaccato senza paura i crimini compiuti dal regime Ustasha e dalla Banca del Vaticano (IOR) ( si veda "I Crimini della Banca del Vaticano" e "Il Crimine psicologico per nascondere la storia" ). Le nostre inchieste sono indipendenti, trasparenti e apolitiche, volte a far luce sui crimini compiuti nei Balcani dal regime ustasha, dalla Nato e dallo stesso Vaticano. La Etleboro è una delle prime organizzazioni e media a denunciare i crimini dello IOR, lo scandalo dei collaterali, il crimine invisibile, supportando ogni reportage con documenti e prove tangibili. La Etleboro non sta né con i rossi e né con i neri, e dare un’identità politica alla Tela, composta da 723 unità, è davvero sbagliato, proprio perché essa può contenere tutte le molteplicità di culture. Parlare di "tela rossa" e "tela nera", è come parlare di "gladio rossa" e "gladio nera", e fare arretrare la nostra società di oltre trent’anni. Noi siamo un progetto cybernetico che non ha colore, che vuole la nazionalizzazione dei dati e una regolamentazione di internet che rispetti i diritti dei cittadini e dell’uomo, e questo lo abbiamo detto ben 15 anni fa. Già nel 1993 si parlava del progetto ALPHA e di Polo informatico, quando l’Italia decise di passare dal sistema "Videotel" all’Internet senza imporre alcune regole o un codice per la protezione dei dati che qui venivano trasmessi. Ora siamo giunti ad un punto critico tale da poter rimettere in discussione la "rete" e dare un’impostazione regolamentata sulla base delle leggi degli Stati.
La Etleboro non è nata nel '68 ma nel 2005, è composta solo da giovani, ricercatori e professionisti che non appartengono a nessun partito politico, studiano e lavorano ispirandosi alla filosofia dello scienziato Nikola Tesla, della matematica e della cybernetica. Siamo noi che parliamo di Nikola Tesla, di free energy, di "tela" come soluzione possibile perchè rende gli uomini liberi da quei parassiti politici che ci hanno portato in questa situazione. Non chiediamo alla gente di scendere in piazza, di fare "massa critica" per alzare le bandiere, questo lo lasciamo fare a voi, che avete perso la vostra individualità nella logica di partito, nei sistemi vecchi e putrefatti. Bisogna tuttavia rendersi conto che la realtà è ben diversa: i socialisti sono diventati capitalisti, e i capitalisti, quando sono sommersi dai debiti, diventano socialisti. Oggi invece esistono gli invisibili, dei poteri multinazionali che operano grazie all'invisibilità dei protocolli internet, mediante i quali hanno inserito gli Stati in una rete, rubando la "sovranità" delle loro informazioni. La Etleboro e la Tela è fatta di imprese, di professionisti, è una struttura alla continua ricerca di sistemi volta a migliorare se stessa e ad ampliarsi. Invitiamo, dunque, anche il settimanale LA RINASCITA ad entrare nella Tela per vedere con i propri occhi il lavoro che è stato fatto in questi lunghi 3 anni, senza alcun "contributo" da parte dello Stato, impegnandoci ininterrottamente dalla mattina alla sera, senza sfoggiare "mercedes o suv" o gigantografie con riflettori. Il nostro messaggio è sempre stato chiaro, non abbiamo mai voluto entrare nel merito di stupide schermaglie politiche e né lo faremo ora, per assecondare questa "lotta alla sopravvivenza" di due sistemi falliti da molto tempo e che stanno per morire lentamente, schiacciati dall’avanzare dei meccanismi cybernetici ed invisibili.
Per concludere, anche se i siti sono registrati a nostro nome, come del resto lo è anche quello del Governo alternativo della Republika Srpska o della "lotta di popolo" e altri 478 domain, questo non significa che la Etleboro faccia parte degli Indipendentisti della Srpska oppure della resistenza irakena, per il semplice fatto che ospitiamo i loro video e forniamo loro un accesso all’internet. La proprietà dei domini non è della Etleboro, i quali infatti vengono assegnati di anno in anno da società maintener. Dunque, non esiste una "Tela Nera", e chi vanta di "avere una tela" per fare propaganda deve farsi carico delle proprie responsabilità. La parola "tela" appartiene al dizionario italiano e tutti possono usarla, ma accostando la Tela della Etleboro ad una propaganda politica si cade in un grande errore, e in una manipolazione della verità. Se vi sono delle "incomprensioni" tra queste due fazioni, possiamo solo proporre di sederci intorno ad un tavolo e di discuterne, proprio come in un talk show popolare, perché siamo stanchi di cadere in questo banale complottismo. Facciano pure le loro guerre, ma tengano fuori la Etleboro.
L'ARTICOLO ORIGINALE, POTETE LEGGERLO QUI
giovedì 20 novembre 2008
Il falò delle banalità ( articolo di Eugenio Benetazzo )
A questo articolo, aggiungo uno degli ultimi video di Eugenio Benetazzo.
sabato 8 novembre 2008
L'Unione Europea e gli O.G.M.
Il quotidiano “Indipendent on Sunday” riporta la notizia – visibile, dal 26 ottobre, sul sito web dell’Indipendent - secondo la quale nell’estate appena passata e il 10 ottobre, ci sono state delle riunioni segrete tra Joao Vale De Almeida, capo di gabinetto di Barroso ( Presidente della Commissione Europea ), e i 27 primi ministri degli Stati membri, ai quali è stato chiesto di nominare un rappresentante speciale. Rappresentanti, quindi, che parteciperanno, o hanno partecipato ( c’è poca chiarezza vista la segretezza dell’incontro ), agli incontri sugli o.g.m. Purtroppo non si hanno informazioni in merito a ciò di cui hanno parlato e i nomi dei 27 rappresentanti speciali. Ma qualcosa, grazie al quotidiano precedentemente citato, è trafilato: per l’Italia vi ha partecipato Massimo Gaiani, coordinatore della segreteria per la Commissione Interministeriale Affari Europei.
Lo scopo di tali incontri, come si può immaginare, è quello di accelerare l’introduzione degli Organismi Geneticamente Modificati nel mercato europeo. Quindi, la loro coltivazione e la loro commercializzazione. Secondo voci, “purtroppo”, noi europei siamo un pò troppo lumache nell’approvazione di una semente geneticamente modificata, ben due anni e questo, per qualche lobbista ( gli U.S.A. ), è un lasso di tempo troppo lungo.
Si presume, perciò, che Barroso, su dictat degli U.S.A. – patria delle Multinazionali biotech – voglia che la U.E. adotti tempi più brevi per l’ok ad un o.g.m., bene o male i 15 mesi che si impiegano negli Stati Uniti.
La Commissione Europea, in sostanza, dovrà scavalcare gli stati sovrani, e perciò i singoli Ministri dell’Agricoltura, della Sanità e dell’Ambiente, per l’introduzione degli o.g.m. Questi, poi, dovranno essere approvati dalla U.E. prima che vengano seminati o venduti in qualsiasi parte del nostro Continente. Dall’alto si farà lobby affinchè i singoli stati adottino una politica di convincimento della popolazione sull’utilità degli o.g.m. Utilità sia sul piano della loro importanza come metodo ( ormai obsoleto ) per combattere la fame nel mondo, ma anche come mezzo per convogliare medicine ( per dirla in due parole ) per sconfiggere malattie, in primis il cancro.
Coincidenza, poi, vuole che proprio il giorno dopo la pubblicazione dell’articolo sull’indipendent, spulciando il sito del Corriere della Sera, mi imbattei nell’articolo “I pomodori OGM anticancro. Studio europeo con Veronesi.” Un titolo, un programma. Ripeto: coincidenza tempistica! Il 26 la diffusione della notizia sull’incontro tra i Rappresentanti speciali e il capo di gabinetto, e il giorno dopo – il 27 ottobre – questo articolo sui pomodori modificati come metodo per combattere il cancro. Subito la propaganda in azione?
Insomma, per difenderci da malanni più o meno gravi, dovremmo ingurgitare chili di o.g.m.? Troveremo sugli scaffali i famosi pomodori viola?
Qui sotto lo screenshot.
Lor Signori sono sicuri che con la loro propaganda riusciranno a spazzar via i dubbi di tutti noi cittadini, di qualsiasi stato, sulla sicurezza degli o.g.m.? Dovremmo credere, non solo ai politici, ma anche a medici e simili che gli organismi geneticamente modificati siano la cura contro cancro e malattie varie? Nessun dubbio su di un loro ( probabile ) conflitto d’interesse tra cure anticancro e o.g.m.? E quindi su di una loro mancata imparzialità in merito a tali problemi?
Agli agricoltori, cosa racconteranno? In merito alle sementi o.g.m., dette anche “terminetor”, come ci si comporterà? Ogni anno toccherà aprire il portafogli e riacquistarle dato che quelle ottenute da piante modificate non possono essere riutilizzate per dar vita ad un’altra pianta? I disserbanti, prodotti dalla stesse multinazionali delle sementi modificate, che impatto avranno sull’ambiente, dato che tutti saranno costretti a coltivare o.g.m.? Queste elementari domande, se le saranno poste?
Qui sotto, alcuni articoli critici sugli o.g.m.:
- "O.g.m., pomodori viola e i grandi disinformatori di professione" ( dal sito "Disinformazione.it" )
- "Il piano segreto dell'Europa per incrementare la produzione di colture ogm" ( dal sito "ComeDonChisciotte" )
- "Barroso trama. Per gli OGM" ( dal sito della casa editrice "EFFEDIEFFE" )
- "Piani segreti in Europa per spingere l'introduzione di ogm" ( dal sito della rivista "NEXUS" Edizione italiana )
...ed altri sugli incontri dei mesi scorsi e i pomodori viola anticancro:
- "Europes secret plan to boost gm crop production" ( dal sito del quotidiano "Indipendent" )
- "Steve Connor: purple tomatoes sow seeds of doubt" ( come sopra )
- "Purple tomatoe created to fight cancer" ( come sopra )
- "Nanotecnologia: la nuova minaccia per il cibo" ( dal sito "ComeDonChisciotte" del 23 novembre 2008 )
domenica 26 ottobre 2008
Strutture aliene intorno alla Terra?
Naturalmente è un’affermazione da prendere con le molle, ma, stando alla mia visione della vita, non c’è da escludere nulla e di conseguenza, l’origine extraterrestre di suddette strutture. Sta alla nostra apertura mentale, quindi, poter ipotizzare ciò che sembra impossibile in base alle nostre conoscenze forniteci dalla cultura e dai condizionamenti in cui ci ha abituati la nostra società. Il tutto, come ovvio che sia, accompagnato dal raziocinio. Quindi: essere aperti a tutto, ma senza costruirsi castelli in aria.
Nel web, o meglio, su YouTube, vi sono vari filmati su queste riprese. Ma il tutto, stando sempre alle informazioni che sono riuscito a scovare nella rete, è condensato nel film “Interstellar”, il cui regista è Jose Escamilla. Film che, fino all’anno scorso, era visibile sul blog di Andrea Doria. Poi, per quanto riguarda il discorso di Doria, le cose sono cambiate.
Si dice, rimanendo col punto interrogativo, che John Lenard Walson abbia scoperto un sistema che può permettere la rilevazione di corpi invisibili intorno al nostro pianeta. E a sua volta, ci si domanda: tali corpi, sono di origine terrestre o extraterrestre? E se sono umani, perché non ne sappiamo niente? Fanno parte del Progetto “Star Wars”? E se sono extraterrestri, qualcuno ne è a conoscenza? Se è sì, è argomento top-secret?
Lenard, in sostanza, ha messo il naso là dove non doveva metterlo? Voi che dite?
Ho letto anche che la casa di questo astronomo è stata sorvolata più volte da elicotteri, privi di contrassegni di riconoscimento, a mò di intimidazione. Detta così sembra la trama di una spy-story, quindi da ridicolizzare al volo. Però è una constatazione di fatto e tale rimane.
Ed ora, qualche filmato delle astronavi/strutture riprese da John Lenard Walson. Buona visione!
mercoledì 22 ottobre 2008
Filmati vari dalla rete
giovedì 16 ottobre 2008
Scie chimiche o scie di condensazione? - SECONDA PARTE
domenica 12 ottobre 2008
Scie chimiche o scie di condensazione?
Premessa: Questo articolo lo pubblico quando la questione “scie chimiche” ormai è stata letta e risaputa da molta gente. Il blog l’ho aperto da quindici giorni, quindi ecco il ritardo. Come se non bastasse, poi, è arrivato anche il “F.A.Q.” del C.I.C.A.P. sulle scie e perciò qualcuno potrebbe leggere questa mia uscita come un coalizzarsi intorno a tale faccenda pur di difendere a spada tratta l’argomento. Nulla di tutto questo. Ognuno, ovviamente, libero di poter trarre eventuali chiavi di lettura. Ma tanto non ce ne sono.
Tra gli argomenti che vanno per la maggiore sul web, anche se con qualche “capatina” in tv, le scie chimiche hanno il primo posto.
Ma al contrario di altri argomenti, più o meno validi, e a parte la questione su cosa sia effettivamente successo l’11 settembre 2001, le chemical trails – abbreviato in “chemtrails” – più passa il tempo e più noto che incominciano a ritagliarsi più spazio anche fuori dalla rete. Certo, niente di che, ma sempre meglio di 4-5 anni fa ( 2004-2003 ) quando la questione era molto più “underground” di ora.
Ma a sua volta, e nulla in contrario, vi è anche un aumento esponenziale di chi controbatte la tesi dell’esistenza delle stesse scie chimiche. E su internet, ormai, tra siti, blog e forum in cui si discute di tale argomento, districarsi stà diventando un’impresa. La disinformazione, che può colpire anche chi, stando in buona fede, vuole capire qualcosa in merito, la fa da padrona. Tanto è vero è come se ci fosse una guerra “non dichiarata” tra i ricercatori delle scie chimiche - comuni cittadini che si sono voluti immergere a tutto tondo sulle scie chimiche per meglio capire e non dare nulla per scontato - e chi, invece, nega la loro esistenza. Tale guerra, se così possiamo chiamarla, da chi sia stata incominciata non saprei. Ma molto probabilmente, l’aumento di popolarità delle chemtrails ha portato ( così come scritto all’inizio ) ad un dibattito che ha coinvolto così tanta gente che era ovvio che, in mezzo a questa, ci fosse anche gente scettica. C’è chi è scettico a priori e chi, lavorando in chissà quale posto, anche per la posizione coperta durante le ore lavorative. Posizione che per qualcuno è come se lo fosse dalla prima alla ventiquattresima ora della giornata, da lunedì alla domenica. Con un tale atteggiamento, ecco che si è generato il “muro contro muro” in cui si trova la situazione attuale sulle scie. Però, nonostante il caos imperante, pure l’interessamento del famoso C.I.C.A.P. ( Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale ) e suoi collaboratori, tra questi, al primo posto sul piano della visibilità mediatica, Paolo Attivissimo, hanno contribuito, non da poco, alla situazione descritta. Anzi, posso dire – senza accusare nessuno – che da quando tali personaggi hanno messo le mani nella faccenda, la situazione è andata a deteriorarsi sempre più. Ed è sempre più difficile, per chi non conosce ancora il discorso, raccapezzarci qualcosa. Certo, se si è in buona fede e si è aperti mentalmente a nuove informazioni e a modi diversi di poter vedere la vita e tutte le sue sfaccettature, i canali per informarsi ci sono. Ma se si è chiusi di mente e se si è prevenuti su tutto ciò che non passa in televisione e nei giornali, avrete a disposizione tante possibilità per buttar giù qualche barzelletta nei confronti di chi la vede diversamente da voi. E non importa se si è conosciuti l’argomento da poco, lo sfottò non richiede studio. Alla faccia di chi, da anni, si interessa all’argomento e cerca uno scambio di opinioni con altre persone.
Questa, almeno qui in Italia, è la situazione in cui versano le scie chimiche e chi le segue. Ovvero, chi, ormai, si è abituato, anche con un breve sguardo, a cogliere le scie nel cielo. Sia di giorno e, più difficilmente, di notte.
Caos generato ad arte perché si è andati a “pizzicare” qualche nervo scoperto del sistema? O semplice arroganza di persone prevenute? In entrambi i casi, comunque, certa gente, pur di mandare acqua al mulino del discredito, si porta appresso qualsiasi persona che se ne esce con cretinate e offese contro i cosiddetti “sciachimisti”. Da come notate, in mezzo alla giungla, si gioca pure sporco.
Prima ho accennato al C.I.C.A.P., ecco - con rispetto per chi collabora con tale Comitato, in cui, non per sviolinare, troviamo gente di grande cultura ( Piero Angela, Margherita Hack, ecc… ) – non capisco perché questo Comitato si debba occupare a tale argomento.
Lo scopo originale del C.I.C.A.P., fondato nel 1989, non era quello di indagare sul paranormale? Le scie chimiche sono un fenomeno paranormale? A me, come a tanta altra gente, non sembra. La spiegazione, stando agli ultimi convegni che hanno tenuto a Novi Ligure il 19 settembre passato e del 4 e 5 ottobre a Padova, è che sia una burla metropolitana e perciò deve essere combattuta.
Insomma, non è un fenomeno paranormale, però, dato che ormai ha preso piede tra la gente, il famigerato Comitato gli ha dichiarato, molto sfacciatamente, “guerra”. Va bene ( si fa per dire ), ma continuo a non capire. Se è una burla, perché preoccuparsi tanto? Perché, poi, ultimamente uscirsene con un “F.A.Q.” in cui sono condensate tutte le probabili domande che le persone potrebbero farsi se dovessero incominciare a interessarsi alle scie chimiche? Perchè le risposte che il C.I.C.A.P., tramite il suo “Gruppo di ricerca sulle scie chimiche”, dà alle domande sembrano un guazzabuglio preso nei forum di discussione sulle chemtrails? Perché danno l’aria che chi le ha scritte siano gli stessi autori che postano sui forum o su alcuni blog aperti SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per contrastare sia le scie e chi, in prima linea, fa ricerche? Perché questo comportamento particolare? Se esiste, da chi è formato questo “Gruppo di ricerca sulle scie chimiche”?
Si è sicuri che con questo atteggiamento si ottenga qualcosa? Tutta questa morbosa attenzione, serve per nascondere qualcosa che noi comuni mortali non dobbiamo sapere?
Ma ora andiamo avanti.
Ma quando e dove si è incominciato a parlare di scie chimiche? A che cosa servono?
Nonostante che le segua dal 2002 – ma in parte anche dall’anno prima – di preciso non saprei quando “nacque” la notizia. Ho letto che il tutto incominciò a metà anni ’90, credo nel 1995/96, negli Stati Uniti d’America.
Ho sotto il naso il numero 37, marzo-aprile 2002, della rivista NEXUS ( edizione italiana ), dove, nell’articolo “Scie chimiche – controllo climatico” ( scritto nel 2001 da William Thomas ), si parla di persone che incominciarono ad incuriosirsi nel 1997. Infatti, per via del gran numero di “reticolati” in cielo, la gente si preoccupò, ma dall’alto gli dissero di non preoccuparsi. Tutto era sotto controllo.
Ma qualcuno non si è fidato e le indagini, la maggior parte fatte da comuni cittadini, sono andate avanti.
Continuando con l’articolo, possiamo leggere che qualcuno ipotizzò che, l’uso di sostanze disperse nei cieli, fosse per un controllo climatico. Infatti: “…i tentativi di deviare uragani spruzzando sostanze chimiche assorbi-calore sulla loro traiettoria, risalgono agli anni ’50. La ricetta per creare “scudi di cirri” fu delineata in uno studio dell’U.S.A.F. insolitamente tracotante. Il rapporto del 1996, dal sottotitolo “Possedere il Clima entro il 2025”, spiegava come “specialisti climatici” diffondessero sostanze chimiche dalla coda di aviocisterne al alta quota secondo una procedura che l’Aeronautica denominava “oscuramento aereo”. “
( scarica qui il Rapporto “WEATHER IN THE YEAR 2025”)
Ma subito ci furono le smentite dell’U.S.A.F. :”L’U.S.A.F. non conduce operazioni di irrorazione su aree popolate”.
Ma che aerei si usano per l’irrorazione? Riprendendo sempre l’articolo, indicativamente KC-135 Stratotanker e KC-10 Extender. Ma l’articolo ha sette anni e a distanza di tempo le cose saranno sicuramente cambiate.
Tra le sostanze rilasciate, si parla di alluminio e quarzo ritrovati in campioni di acqua piovana nella località di Espanola ( Ontario - Canada). Ma si parla anche di “Forti emicranie, dolori cronici alle articolazioni, capogiri, pesante stanchezza improvvisa, attacchi di asma acuta e sintomi di “tipo influenzale” senza febbre in un’area di 50 miglie quadrate che coincidevano con ciò che i residenti definivano “mesi di irrorazione” da parte di aviocisterne dell’Aviazione Militare Statunitense ( U.S.A.F. ), identificate tramite riscontri fotografici.” Infatti, i cittadini di quella località, indirettamente accusarono gli U.S.A. per le irrorazioni. Il Canada, almeno alla data di pubblicazione del pezzo, non possedeva flotte di aviocisterne.
La gente, giustamente, era incavolata: “Oltre 500 residenti dell’area di Espanola hanno firmato una petizione che esprime preoccupazione riguardo al possibile coinvolgimento del governo in quello che appare come un veicolo che rilascia una sorta di visibili aerosol; essi hanno scoperto consistenti tracce di alluminio e quarzo in campioni di particolato e di acqua piovana.”
Ma la disinformazione, già 7-8 anni fa, incominciava a muovere i suoi passi. Da una parte è normale, se vuoi tranquillizzare la gente, inventati qualcosa. Ed ecco che qualcuno se ne uscì dicendo:
1) Che, sì, le scie esistono, ma sono “uno scudo celeste per contrastare il riscaldamento globale”. Sarà vero, chi lo sa? “…il progetto dello scudo celeste prevede la distribuzione nella fascia superiore dell’atmosfera, di microscopiche particelle di ossido di alluminio e di altri materiali riflettenti allo scopo, per l’appunto, di riflettere l’uno o il due per cento della luce solare in arrivo.”
L’idea fu di Edward Teller, fondatore del Lawrence Livermore National Laboratory e padre della “bomba-H”.
2) Le scie del cielo, non sono altro che scie di condensazione. Ma qualcuno obiettò, dicendo come era possibile il formarsi di condensazione laddove non era possibile? Ciò è possibile introducendo “finissimo particolato nell’atmosfera.” Infatti, “secondo il Centro Nazionale per la Ricerca Atmosferica di Boulder, Colorado, l’unico modo per formare nubi artificiali in aria secca e calda è quello di introdurre nell’atmosfera particolato sufficiente ad attrarre e a compattare in vapore visibile tutta l’umidità disponibile; se reiterato abbastanza spesso, la risultante foschia senza pioggia può provocare siccità.”
3) Se ci sono scie, lo si deve all’aumento del traffico aereo! ( “…la copertura di nubi cirriformi sugli Stati Uniti è dovuta per il 5% del totale al particolato degli scarichi dei motori che fungono da nuclei per la formazione di nubi” e dato che il numero di voli, col passar degli anni, aumenterà “le nubi artificiali si intensificheranno in concomitanza con la forte crescita del trasporto aereo civile.”
Mi sembra qualcosa di già sentito…e stavamo nel 2001. Mi sa che come scusante, incomincia ad essere vecchiotta. Il bello, poi, è che mettono le mani avanti anche per il futuro.
Questo è quanto si diceva 6-7 anni fa. Le cose non sembrano cambiate. Diciamo che quello che noto di diverso, sono le operazioni di aerosol. Fino, indicativamente, al 2005 erano più visibili. Ora o sono diminuite, o vengono effettuate nelle ore notturne oppure utilizzeranno composti meno visibili. E questa mia impressione è uguale ad altra gente.
Di sicuro, sia prima che ora, di sera possono avvenire con più frequenza data l’oscurità. Il cambiamento delle ore di irrorazione, possono aver subìto un cambiamento visto l’aumento di interesse alla questione da parte della gente? Non saprei, ma può darsi.
Ma confermo: tempo fa erano più sfacciati. Ricordo un giorno, inizi di maggio 2005, mentre camminavo con l’automobile, l’occhio mi andò ad una scia lunga parecchi chilometri. Con lo sguardo la risalii fino all’aereo, ma, con mia sorpresa, vidi che non c’era solo un tanker, ma ben dieci. Dieci aerei, divisi in due gruppi da cinque ciascuno! Ogni aereo emetteva due o quattro scie, le quali, si andavano a “fondere” con le altre degli aerei del gruppo. Così facendo, ogni gruppo aveva la “sua scia” che, a sua volta, andava ad unirsi alla scia dell’altro gruppo. Alla fine, rimaneva una unica scia chimica! Rimasi, senza esagerare, senza parole. Come era possibile tutto quello? Che piani di volo avevano tutti quegli aerei? Perché volavano in formazione? Stavano svolgendo una sorta di “esperimento”?
Da quel giorno, almeno che non abbia visto male, non mi sono più imbattuto in uno “spettacolo” del genere. Avrei voluto avere una macchina fotografica o una videocamera per ottenere, sempre se ci fossi riuscito, una sorta di spiegazione.
Tra le cose in comune con chi osserva le scie chimiche ci sono: reticolati ( anche se qui a Roma non ne ho visti tanti ), scie che formano delle grosse “X”, scie parallele, scie che, una volta rilasciate, rimanendo per decine di minuti “appollaiate” in aria, a mano a mano che passa il tempo, si allargano sempre di più tanto da formare un velo che, per forza di cose, oscura il sole, sensazione di luce riflessa, cielo grigio e compatto.
Ma anche una presenza costante delle scie aeree negli spot pubblicitari, nelle riprese dei telegiornali, nei film e cartoni animati. E’ come se si volessero abituare gli occhi alle presenza delle scie nei cieli. In tal modo, non si si pongono interrogativi sullo scopo delle chemtrails.
Tra gli altri scopi delle scie chimiche, possiamo ipotizzarne varie. Grazie al contributo di un comune cittadino - che ha preso a cuore la questione - di nome Rosario Marcianò ( nickname “Straker” ) e all’aiuto di suo fratello Antonio ( nickname “Zret” ), tramite il blog “Tanker Enemy”, facciamo l’elenco:
· Diffusione di “trimetialluminio” ( vi è anche un’articolo di uno scienziato che conferma )
· Esperimenti dell’Aeronautica: prima parte, seconda parte, terza parte
Per quanto concerne il contributo dei singoli cittadini preoccupati delle scie nei cieli, da citare anche Corrado, amministratore del blog “La scienza marcia e la menzogna globale”, che ha stilato un dossier e Vibravito, il quale, partecipando ad un convegno del C.I.C.A.P. sulle scie chimiche, ha aperto un blog dove ha buttato, “nero su bianco”, le sue impressioni su tale conferenza.
Se cito questi cittadini lo faccio non perché stò in contatto con loro tramite lo scambio di commenti su alcuni blog, ma perché sono un esempio di cittadinanza attiva su ciò che succede nella loro nazione e non solo. Non si lasciano tranquillizzare da esperti di turno, ma se hanno un dubbio, giustamente lo approfondiscono e ne scambiano impressioni con chi è aperto al dialogo e alla discussione.
Per finire, non possiamo non parlare del Morgellons. Questa malattia, ancora poco studiata dai medici con la “M” maiuscola, è stata correlata alla diffusione di aerosol nei cieli. In Italia c’è stato anche qualche caso, ma non si sa molto. Il tutto inizia come se si fosse punti da un’insetto e si ha la sensazione di un formicolio sottocutaneo. Successivamente si formano delle pustole dalle quali escono peli che sono risultati “sintetici”!
Abbastanza inquietante, tanto è vero che ci si domanda: “cosa viene rilasciato dai tanker oltre alle sostanze per il controllo del clima?” Noi ci facciamo queste domande, anche perché c’è gente che soffre, qualcun’altro, invece, molto più “intelligentemente” ci si fa quattro risate sopra.
Varie analisi sono state fatte dalla Dottoressa Staninger. Per una migliore comprensione, vi rimando ai seguenti link:
· Morgellons, chi vuole nascondere la verità?
· Morgellons, nuove acquisizioni
· Morgellons, fantascienza o oscuro male?
· Morgellons causato dall’irrorazione chimica?
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· Intervista ad una paziente affetta da Morgellons
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· Sito web della Dottoressa Staninger
Per un riepilogo sulle scie chimiche, può rivelarsi utile l’intervista a Straker su “Altrogiornale” ( intervista prima parte, seconda parte ), l’articolo di Straker, “Cosa sono veramente le scie chimiche”, le confutazioni, sempre dello stesso Straker, al “F.A.Q.” del C.I.C.A.P. ( faq, il cui link l’ho messo all’inizio dell’articolo ).
Sono stato sintetico, ma, grazie ai link al di Straker, credo che grossomodo abbia toccato un po’ tutti i punti.
E’ un argomento che può spiazzare, che, per chi lo segue da poco, potrà sembrare ridicolo, ma quello che penso è che, se si è interessati, basta informarsi senza essere prevenuti. E seguire, per quanto si può, le informazioni giorno dopo giorno. Naturalmente, se non si è convinti, liberi di lasciar stare. Nessuno è costretto, ci mancherebbe.
Un saluto a tutti.