mercoledì 8 ottobre 2008

Intervista de "Il Giornale" ad Alberto Mondini

Il link che vi metto, rimanda all'articolo "L'eretico che lanciò il caso Di Bella: Ecco tutti i segreti di Kancropoli", del quotidiano "Il Giornale", e pubblicato domenica 5 ottobre 2008.
E' un'intervista ad Alberto Mondini, fondatore dell'A.R.P.C. - Associazione per la Ricerca e la Prevenzione del Cancro.

Naturalmente si parla, nelle poche righe, di un pò di tutto: le vicissitudini dovute subire dallo stesso Mondini, al caso Di Bella, del Dottor Simoncini - il quale, tramite il semplice bicarbonato, ha sconfitto vari casi di cancro! ( ed appunto per questo è stato radiato dall'albo dei medici ) - al problema della chemioterapia, agli interessi che stanno a monte del problema cancro, ecc...
Articolo sintetico ma interessante. Interessante per chi, almeno, ha un pò di coscienza e vorrebbe avere una reale speranza per sconfiggere il cancro. Se non è possibile sconfiggerlo, avere una cura che possa alleviare le sofferenze di chi è ammalto e permettergli di vivere con più DIGNITA' i restanti giorni della propria vita.

Si parla di Tullio Simoncini, ecco, dato che ha considerato il cancro un fungo e ha trattato alcuni pazienti col bicarbonato di sodio, è stato radiato dall'albo dei giornalisti. Ma la faccenda della sua radiazione, non può essere letta anche, o SOLO, sotto l'aspetto del businness? In poche parole, così come detto nell'intervista da Mondini, il bicarbonato non costa neanche un Euro al kilo....Altro da aggiungere?
Si può aggiungere solamente che il caso di Simoncini è uno dei tanti casi in cui un medico, uno scienziato, è allontanato, non perchè ( detta in parole povere ) incapace di esercitare la propria professione, ma perchè condiderato scomodo. Il Dottor Hamer, rimanendo nel campo del cancro, vi ricorda qualcosa? Ci sarebbe da fare un'articolo a parte. Lo farò in futuro. Qui volevo segnalarvi l'intervista de "Il Giornale" ad Alberto Mondini.

Dato che si è andati a sfociare nel businness, vi segnalo l'interessante articolo della Randazzo "Il marketing delle malattie - come creare malattie e malati"



2 commenti:

ginger ha detto...

Quasi ogni settimana si apprendono dai media notizie di scoperte miracolose derivanti dagli studi di scienziati che "presto faranno svoltare pagina" alla lunga storia della cura del cancro. Eppure, siamo ancora sempre allo stesso punto. Di fatto, la gente viene sottoposta alla chemio, e che profitti!
Mi domando solo come possa esserci ancora tanta fiducia nella "bontà" di chi ha potere decisionale al di sopra dei cittadini; è evidente che questi signori sono a conoscenza di metodi alternativi più naturali ed economici -e non meno efficaci, soprattutto nella prevenzione che è la miglior cosa- di quelli ufficiali che impiegano cocktail di preparati farmaceutici con effetti collaterali deleteri per chi già soffre abbastanza per una patologia terribile, contro la quale ad oggi è incredibile che non esista una cura.
Questo argomento è un campo minato. Moralmente, si può solo dire:
ognuno è (e deve) essere libero di decidere per la propria salute e non può esserci alcun obbligo di seguire determinate terapie, presentate come le uniche e quindi, in fin dei conti, imposte;
è bene tener presente che esistono altri studi e mezzi, noti ed avversati dalla medicina ufficiale, su cui ciascuno in autonomia ha diritto a documentarsi e nessuno lo può impedire; se non con la forza, il che...

Ciao Luka.

Luka78 ha detto...

Ciao, Ginger.
Tutto quello che dici e giusto e per me può integrare l'articolo che ho scritto.

"Moralmente, si può solo dire:
ognuno è (e deve) essere libero di decidere per la propria salute e non può esserci alcun obbligo di seguire determinate terapie, presentate come le uniche e quindi, in fin dei conti, imposte;
"

Stessa cosa che penso anch'io. L'idea di dovermi curare forzatamente non mi va giù. Perchè lo stato mi impone certe cure? Dove stà scritto che, per guarire - concesso che ci riesca - devo seguire sempre il solito iter che poi, non dà nessuna o poca sicurezza? Perchè mi devo "bombardare" con la chemio?
Tutto questo solo per resistere 5 anni e risultare, così, come "guarito" e poi, casomai, morire dopo una manciata di giorni?
A me non mi andrebbe di essere trattato solo come elemento che serve ad ingrossare le statistiche ( fasulle ) di chi si salva. A me piacerebbe continuare a vivere ( come tutti, poi ), o comunque, così come scritto nel post, vivere i restanti giorni con meno sofferenze e più dignità.

"è bene tener presente che esistono altri studi e mezzi, noti ed avversati dalla medicina ufficiale, su cui ciascuno in autonomia ha diritto a documentarsi e nessuno lo può impedire; se non con la forza, il che..."

Sì, infatti ce ne sono vari. Bisognerebbe vedre chi è più valido di un'altro. Ma questo Simoncini quella speranza me la dà.

Ciao, Ginger, e grazie per la visita.