E' di qualche ora fa la notizia che alcune forze speciali U.S.A., hanno ucciso il terrorista Osama Bin Laden in un rifugio fortificato in Pakistan.
Come notizia, di per sè, è da prendere con "felicità", perchè la morte di un terrorista, pur rimanendo un essere umano, non sarà pianta da nessuno. Pensare a Bin Laden, significa andare con la memoria all'11 settembre del 2001 e ai più di 3 mila morti tra le Torri Gemelle, il Pentagono e i passeggeri dei quattro aerei di linea. La memoria va agli altri attentati che si verificarono in Spagna - 911 giorni dopo quelli negli U.S.A. - e quelli a Londra l'11 giugno del 2005. Ma anche ai morti delle ambasciate in Kenia e Tanzania ( se non ricordo male ) dell'estate del 1998 e a svariati e più "piccoli" atti terroristici che insanguinarono altre parti del mondo.
Quindi, senza sciacalleria, la morte di Bin Laden non la piango e non la piangerò mai.
Certo, ci sono le mia perplessità su questo individuo, che, stando a quello che ci hanno raccontato in tutti questi anni, è stato il capo del gruppo terroristico Al-Qaeda. Gruppo che si è reso responsabile ti tanti attentati.
Ci sono le mie perleplessità se il tutto fosse vero o no, nel senso che, pur esistendo fisicamente parlando, Bin Laden sia stato effettivamente la guida di Al-Qaeda o solo una marionetta che, in maggior modo dopo l'11 settembre 2001, è stata usata per giustificare "guerre umanitarie", spese militari e occupazioni di stati ( con petrolio ).
Ci sono le mie perplessità anche in merito ad Al-Qaeda che, stando ad altre fonti, non è altro che un database della C.I.A. nel quale, durante l'occupazione della Russia dell'Afghanistan a partire dal 1979, venivano reclutati i mujahedin per combattere i russi. E che a sua volta avrebbero dovuto garantire il passaggio degli oleodotti a stelle e strisce. Ma, così come si seppe ( sempre se la memoria della gente non sia corta ), alla fine si misero di traverso a questo progetto. E ciò fece arrabbiare i padroni statunitensi. Ma tanto, il P.N.A.C. era bello che pronto, bastava un pretesto...
Ci sono le mie perplessità in merito all'11 settembre; o meglio, i dubbi se il tutto avvenne così come ci hanno insegnato i mass-media. L'unica cosa certa, purtroppo, sono le persone morte e non più con i loro cari.
Ci sono le mie perplessità in merito alla reale esistenza di Bin Laden in tutti questi anni. A parte il suo ruolo - chissà, forse anche a sua insaputa - di marionetta ad uso e consumo mass-mediatico, ma non era gravemente malato? Non stava per morire? Anzi, non era già morto nel 2002 secondo alcuni suoi familiari?
Ed ora ci sono le mie perplessità in merito a questa notizia. Come mai ucciderlo ora? C'è la necessità, per gli Stati Uniti, di sloggiare dall'Afghanistan e ( probabilmente ) dall'Iraq? E se è sì, per quale motivo? Servono truppe in altre parti del mondo?
E poi, a parte tutte queste mie perplessità sulla figura e il ruolo di Bin Laden, siamo sicuri che la morte dello "sceicco del terrore" non farà fomentare gruppi di fanatici? Che bisogna aspettarci da questi?
Per finire, se Al-Qaeda c'è ma non è così come ce l'hanno raccontata, se Bin Laden era già morto e, quindi, hanno messo su una sceneggiata con un sosia o con una immagine di repertorio modificata al computer o quant'altro, che significato dare a questa notizia? Cosa bolle in pentola?
Dimenticavo; dopo l'annuncio della morte di Bin Laden, il Dollaro si è rafforzato. Ma tanto, da quello che si legge, il collasso U.S.A. , al contario di Osama, è vivo e vegeto.
Dimenticavo; dopo l'annuncio della morte di Bin Laden, il Dollaro si è rafforzato. Ma tanto, da quello che si legge, il collasso U.S.A. , al contario di Osama, è vivo e vegeto.
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